Intanto il soprannome, Zen, come il mio adorato figlio, che, solo per questo, anche se Zeno Bortolotti fosse stato un ragazzo cattivissimo, tipo di quelli che non fanno passare le vecchiette al semaforo, comunque ne avrei sposato subito sia le idee che i progetti. Ma il giovane imprenditore di Albino è tutto fuorché una persona antipatica, anzi è un giovane imprenditore entusiasta, simpatico e sorridente. E che fa una cosa buonissima, il gin dell’Atalanta, qualcosa di unico proprio come la squadra del nostro cuore, “una bevanda che vuole rendere omaggio all’orgoglio di Bergamo, la Dea che ci unisce e che ci fa sognare”. Così il produttore ci racconta: “Da vent’anni ho la passione del gin e del calcio ed ho pensato di unire le due cose. Ho iniziato un po’ per caso, cinquanta bottiglie da regalare ai miei amici. Gli sono piaciute molte. Col passaparola hanno iniziato a chiedermele anche i titolari del bar della zona ed ora eccomi qui, anzi, eccoci qui, col mio amico Riccardo Castiglione, che è il mio socio, e con la stretta collaborazione della distilleria Zamperoni di Padova”.
Sipario alzato su Zen Italian Gin di Crazy Spirit, raccontandovi che una sua bottiglia di quelle atalantine l’ho provata, finendola in un secondo, tanto il gusto è travolgente. Via alla descrizione del magico gin di Zeno nonostante io sia un giornalista sportivo, esperto di calcio, non un sommelier. Partiamo dal fatto che ne ho bevuti quattro onestissimi bicchierini senza accusarli il giorno dopo col pesante mal di testa che ho quando finisco la nottata ingurgitando porcherie nei peggiori bar di Caracas. Aroma che non stanca mai, fresco e delicatamente fruttato, un po’ per via che il lavoro è fatto come ai vecchi tempi, in modo artigianale, distillando ogni singola foglia per esaltarne la caratteristica, tanto per gli ingredienti: fiori bianchi, agrumi, pino mugo, rosmarino e menta.
Chiedo a Zeno il motivo della scelta. “Ho pensato a un gin che nascesse coi sapori delle nostre valli e che incarnasse i valori del nostro territorio”. Mai domo, proprio come l’Atalanta che di Crazy Spirit è diventata partner. “Per caso – ci racconta ancora Zeno, ragazzo prezioso, umile, che mi fa l’occhietto chiedendomi di non celebrarlo troppo dopo aver saputo quanto mi è piaciuta una sua bottiglia -. Nell’ambito di Bergamo Brescia capitali della cultura abbiamo fatto una serata chiamata Bergamo Brescia capitali del gin. Eravamo sette produttori bergamaschi e sette bresciani. Con noi c’era un nostro amico, che è un grande appassionato di gin e che è molto vicino ai dirigenti dell’Atalanta. E ci ha proposto. Abbiamo parlato con i responsabili nerazzurri, ci siamo subito messi d’accordo ed ecco pronto il gin della Dea”.
Una bella favola che vi consigliamo di visitare anche sul nostro sito, cliccando sul loro banner, visto che di Zeno e di Riccardo anche noi di Bergamo & Sport abbiamo subito deciso di diventare partner. E adesso ci facciamo l’aperitivo in redazione perché un gin tonic col gin di Zen non è normale, ma qualcosa di fenomenale. Provatelo e diteci…
Matteo Bonfanti