Atalanta – Udinese 0-0ATALANTA (3-4-3):
Musso; Toloi (cap.), Demiral, Djimsiti; Maehle, Koopmeiners (41′ pt Ederson), De Roon, Ruggeri; Lookman (18′ st Muriel), Hojlund (46′ st Vorlicky), Boga (17′ st Pasalic). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 5 Okoli, 77 Zappacosta, 93 Soppy. All.: Gian Piero Gasperini.
UDINESE (3-5-2): Silvestri 7,5; Becao (cap.) 6, Bijol 6,5, Perez 7,5; Ebosele 6 (33′ st Masina sv), Arslan 6 (14′ st Pereyra 5,5), Walace 6, Lovric 6,5 (33′ st Samardzic sv), Udogie 6; Success 5,5 (20′ st Thauvin 6), Beto 5,5. A disp.: 20 Padelli, 99 Piana, 3 Masina, 14 Abankwah, 15 Buta, 24 Samardzic, 80 Pafundi. All.: Andrea Sottil 6,5.
Arbitro: Ghersini di Genova 6 (Di Iorio del Verbano-Cusio-Ossola, M. Rossi di Biella; IV Santoro di Messina. V.A.R. Mariani di Aprilia, A.V.A.R. Massimo di Termoli).
Note: tardo pomeriggio sereno, spettatori 18.475 per un incasso di 367.864,56 euro. Ammoniti Lovric, Becao, Ederson e Djimsiti per gioco scorretto, Ebosele per comportamento non regolamentare. Tiri totali 17-5, nello specchio 5-1, parati 5-1, respinti/deviati 4-1. Corner 12-3, recupero 3′ e 5′.
Bergamo – Un guantone di troppo che la leva dal sette alle soglie dell’extra time. L’immagine simbolo di un match stregato ma comunque non giocato da Dea. L’assalto a Fort Alamo si risolve nell’inforcata occhiali che prefigura la crisetta quantomeno di risultati. Contro l’Udinese, dopo lo scivolone a coppia Lecce-Milan, l’Atalanta è tornata a produrre tanto fumo senza vedere l’arrosto e il sesto posto, con l’attacco così poco permeato di killer istinct, sarà duro da migliorare a breve termine. Con tutto che la lista di indisponibili s’è allungata di un paio di unità fra warm up e partita. A Napoli sabato prossimo sarà quel che sarà, ma Gasperini ha forse ragione nel battere il tasto dei limiti qualitativi e tecnico dei suoi., volenterosi e nulla più.
Al 9′ svetta a campanile Ruggeri, sostituto last minute (inguine) di Zappacosta, sul primo angolo di Boga, destinato a rientrare fra le linee, dalla destra. Nell’occasione Perez si abbatte al suolo rimediando una vistosa fasciatura alla testa. I friulani salgono di rado: al quarto d’ora Lovric taglia la trequarti cercando di innescare il suo centravanti, anticipato da Musso in uscita alta. Lo stesso sloveno spara dritto (17′) di sinistro da posizione pericolosa servito da Beto, mentre la doppia riposta Maehle-Lookman, inserimento lungo la catena di destra e ribattuta da posizione defilata (19′), sbatte rispettivamente addosso a Bijol e alla presa di Silvestri, agevolata dalla smorzata del braccetto sinistro dal turbante. Dalla noia sbuca anche Success per un mancino ciabattato da fuori (26′). Il mastino sul centrosinistra fa diga anche su De Roon (27′) in asse con l’ivoriano, ma è Musso a salvare capra e cavoli sul ribaltamento uscendo alla disperata al limite per evitare guai da Beto, favorito da un rilancio non controllato da Djimsiti.
Ci si trascina a suon di soluzioni estemporanee e il danese alla mezzora ci arriva con la punta, anche se lo spiovente sporcato del tuttosinistro di Zogno non era un granché: palla impattata male e alzata praticamente dalla riga di fondo. A tredici dall’intervallo, ecco lo schema da fermo dello specialista olandese col gioco delle torri Demiral-Toloi senza che Hojlund ne approfitti. E così si scivola stancamente fino al conato dalla lunga di Koopmeiners, all’ultimo e anzi all’unico acuto prima di aggiungersi all’infermeria (stiramento alla coscia sinistra?) cedendo la zolla a Ederson, al culmine di un’elaborata ripartenza da sinistra a destra con almeno sei giocatori a toccare la sfera e Maehle ad effettuare lo scarico: l’ex Verona tra i legni se la cava con la presa in tuffo (38′).
Se a fine recupero il perno ospite non riesce a correggere in torsione verso lo specchio il lancetto di Lovric, l’ex Graz là davanti fa la bella statuina nella seconda parte del dai e vai con l’ex Sassuolo in avvio di ripresa e allora a impegnare il guantato altrui deve pensarci Ederson, di seconda, da una ventina di metri (3′) con la retroguardia di Sottil in affanno sull’iniziativa dello stesso numero 10 penetrato da sinistra. Ormai è assedio. 8′, da Hojlund a Lookman passando da Boga, ancora Perez in traiettoria. 12′, l’anglo-nigeriano ci riprova girandosi di sinistro sullo spunto di De Roon, ma trova i piedi di Silvestri, allargando poi il diagonale dopo aver saltato Becao. Il sinistro di Ruggeri al 16′ è invece invalidato dall’offside di Toloi sul filtrante di Ederson, due giri di lancetta prima del coccodrillo in movimento del brasiliano là dietro per opporsi al rientrante Pasalic a rimorchio di Maehle. L’Udin sbuca alla mezzora col primo tiro in porta, un sinistro loffio di Thauvin, in seguito pennellatore dalla bandierina per una spaccata di rimpallo del suo capitano su Ruggeri, su spunto dal fondo di Beto; l’ex di turno Muriel sposta e sgancia col piede debole (39′) per poi servirla su un piatto al croato che trova una deviazione (41′). L’eroe è Silvestri, che stacca dall’incrocio il tiro a giro di Toloi (44′) servito da Ruggeri a sinistra su azione d’angolo (la decima)