Sampdoria – Atalanta 1-1 (0-1)SAMPDORIA (3-5-2):
Saio 6,5; Aquino 6, Siatounis 6,5 (26′ st Francofonte 6,5), Obert 6; Ercolano 6,5, Trimboli (cap.) 5,5, Yepes 7 (41′ st Paoletti sv), Brentan 5,5 (1′ st Somma 6), Giordano 6; Prelec 5,5, Di Stefano 7 (41′ st Marrale sv). A disp.: Zovko, Napoli, Malagrida, Montevago, Pedicillo, Canovi, Angileri, Gaggero. All.: Felice Tufano 6.
ATALANTA (3-5-2): Dajcar 7,5; Cittadini 5,5 (24′ pt Grassi 5,5), Scalvini 6,5, Ruggeri 5,5; Ghislandi 6, A. Oliveri 6,5, Giovane 6, Sidibe 7, G. Renault 6,5 (26′ st Kobacki 5,5); Cortinovis (cap.) 6, Rosa 6 (26′ st Italeng 5,5). A disp.: Sassi, Hecko, Berto, Scanagatta, De Nipoti, Ghisleni. All.: Massimo Brambilla 6.
Arbitro: Giordano di Novara 6 (Poma di Trapani, Cortese di Palermo).
RETI: 14′ pt Sidibe (A), 5′ st Di Stefano (S).
Note: ammoniti Trimboli e G. Renault per gioco scorretto, Giordano per proteste. Tiri totali 12-12, nello specchio 5-3, respinti/deviati 1-3, parati 4-3, legni 1-1. Corner 6-7, recupero 3′ e 3′.
Bogliasco (Genova) – Dopo la patta col Sassuolo facendosene rimontare un paio, eccone un’altra. A dispetto dell’undicesimo risultato utile consecutivo, all’ammiraglia del settore giovanile dal modulo incerto da andirivieni col 3-5-2, ma con 4-3-3 almeno dalla sostituzione obbligata, qualcosina manca. L’ottava sinfonia di Alassane Sidibe, roba quasi da livelli goleadoristici dei tempi dell’Under 17, avrebbe potuto essere musica per la Primavera dell’Atalanta. Invece il pari locale nella ripresa dell’ex capolista Sampdoria (l’Inter la scavalca, 46 a 45), complice il contemporaneo tris dell’Empoli alla Lazio, la fa retrocedere al sesto posto, l’ultimo utile a strappare la post season passando però dai playoff anziché accedere alle Final Four. Fatto sta che a 39 punti c’è anche la Spal, per adesso in vantaggio nello scontro diretto dell’andata: finisse oggi la regular season, tutti in vacanza e Zingonia deserta fino a nuovo ordine. Per rimediare alla pareggite, giovedì 27 c’è la Fiorentina ospite al Centro Sportivo Bortolotti e domenica 30 la discesa a Formello al cospetto della pericolante Lazio, ai titoli di coda di un trittico un po’ troppo faticoso e coi ricambi contati iniziato coi neroverdi.
Del resto le recriminazioni stanno a zero. Due e belle nitide, al contrario, le chances in avvio per il futuro pareggiaore Di Stefano, al decimo su la di Prelec e sei giretti più tardi su un ribaltamento con errore in disimpegno dell’infortunato Cittadini, caviglia destra ko. A metà del guardo la mezzala ivoriana rompe il ghiaccio con una splendida volée di piattone destro a incrociare a correzione del primo tiro della bandierina per i suoi colori, da sinistra, di Renault: attrezzo a mezz’altezza e Trimboli gabbato, prodezza notevole. Ma non si vive di colpi gobbi. Fiera delle chance cominciata a onor del vero all’ottavo col numero 8 ospite, l’eclettico palermitano Andrea Oliveri, a provarci sempre di prima (a lato) su cross mancino dal lato corto del falso nueve Rosa, punta sgusciante che al 29′ sbuccia il pallone delicatamente ammollatogli dal cambio Grassi. Un arpione improbabile, così come lo è il conato da fuori di Brentan (35′), di seconda, sull’iniziativa del suo pendolino a destra; Cortinovis, di suo, ispira e sta all’erta saggiando la mira dapprima alzandola da posizione centrale e al 38′ allargandola in conversione da sinistra. Ispirazione pochina, nondimeno.
A una sporca dozzina dalla pausa, il doppio disimpegno in gioco aereo di Ruggeri e dell’autore del rompighiaccio agevola il tiro al volo dalla lunetta di Yepes che costringe il portierino sloveno a rispolverare anche il colpo di reni a pugni uniti. Preludio all’ennesimo riacciuffo del nemico in stagione, grazie al legno interno del regista basso doriano, tagliando tutta la linea a quattro da sinistra, che funge da assist al tap-in sempre mancino dell’autore delle due occasionissime di casa nella prima metà. La risposta dell’aspirante doppiettista (8′), liberato al limite dalla percussione di Oliveri, scheggia la traversa, ma è l’ex capolista che sfiora la freccia, quando un poker di lancetta dopo Ercolano erutta dal centrodestra gabbando anche il tuttosinistro di Zogno “prestato” dal Gasp e soltanto l’ultimo baluardo gli nega in angolo la gioia del sorpassino. Al 18′ Cortinovis prova la scucchiaiata pretenziosa sull’apertura del battistrada, al 23′ la lunga discesa non premia Ghislandi che del resto non incrocia schiaffeggiando la sfera di collo esterno.
Fortuna che al 26′ Prelec sfiora appena con la sommità del capo il tracciante del compagno di reparto, mentre Oliveri stringe verso il centro approfittando della chiamata del francesino di Desio (26′) vedendosi rintuzzare la minaccia in corner da Saio. Due minutini e il fantasista di Monterosso gli apre un sinistro piuttosto strozzato; al 33′ l’impattatore fa tutto da sé col solito movimento allargando la traiettoria. Nei pressi del novantesimo, sospiro di sollievo per la posizione irregolare di Ercolano che devia invano nel sacco, spiazzando l’incolpevole e anzi eroico numero 1 venuto dall’Est sulla botta a rimorchio di Marrale.
S.F.