Zingonia

“Siamo in maglia rosa, non sappiamo se vinceremo il Giro d’Italia ma ce la godiamo. La indossano in 4 o 5, mica di più…”. Gian Piero Gasperini alla vigilia della Cremonese da affrontare nel lunch match domenicale riscopre il ciclista che è in lui: “L’avversario di turno ci creerà difficoltà come già fatto con Fiorentina, Roma e Inter. A Firenze ha preso gol all’ultimo, il calendario è stato penalizzante. Noi però in casa dobbiamo essere prolifici, sfruttando l’entusiasmo del pubblico che ci ha regalato un altro pienone”, la premessa a mo’ di imperativo categorico dell’allenatore dell’Atalanta.

GASP TRA DIFESA E ATTACCO. “In questo momento la difesa è una caratteristica che ci premia anche nei contropiedi contro, ma la costante è che corriamo pericoli nei primi minuti: non possiamo permettercelo, è un altro aspetto da correggere. La Cremonese è coraggiosa, dinamica, organizzata e aggressiva – il Gasp-pensiero -. <em><strong>Hojlund</strong> a 19 anni ha margini di crescita sugli smarcamenti e la capacità di muoversi. Deve imparare a conoscersi coi compagni: tende ancora a stare abbastanza fermo, ma alto com’è ha una grande rapidità. Un profilo ideale per un allenatore in cerca di elementi da migliorare”</em>. 

GASP E L’INFERMERIA. “Zapata torna dopo la sosta, a Djimsiti è andata bene l’ultima risonanza e i tempi sono in linea con le previsioni, ha tolto la stampella e il tutore. Zappacosta è guardato a vista, Muriel è recuperato allenandosi tutta la settimana. Demiral però stamattina s’è fermato per un’entrata sul ginocchio ed è in dubbio”.

GASP E IL MAL DI TESTA. “Le prime 5 giornate di campionato per noi sono state positive, sul campionato è presto per fare commenti. Noi possiamo crescere dal punto di vista soprattutto tecnico: il primo posto è come la maglia rosa al giro d’Italia, non pensi sia possibile vincerlo ma la maglia non è che la prendano in tanti. La soddisfazione è grande, cerchiamo di tenerla qualche tappa – la metafora corsaiola su due ruote di Gasperini -. Il segreto della vetta della classifica? Non ce ne sono. E’ figlia del lavoro, dei risultati, delle singole partite che in parte non abbiamo giocato bene. Come le altre siamo in fase di rodaggio”.

GASP E IL LUNCH MATCH. “Sarebbe un errore pensare che i tre punti in qualche modo arrivino. Bisogna difendere e attaccare bene. Essere prolifici in casa comincia a essere determinante. Senza impegni europei c’è più continuità negli allenamenti e più tempo per preparare le partite. In Europa i ritmi sono completamenti diversi e questo ti tempra, ti migliora”.

GASP TRA MODULI E UOMINI. “Abbiamo due o tre moduli, possiamo passare dalla difesa a tre a quella a quattro. Possiamo farli tutti anche utilizzando gli stessi giocatori, i meccanismi sono acquisiti. Okoli ha mezzi importanti, non ci sono problemi a inserirlo – la chiosa del mister -. E’ destinato comunque a fare qualche errore. Però ha giocato subito e ha fatto bene, come Soppy e Hojlund. Altri giovani magari fanno più fatica. Le 5 sostituzioni continuano a non piacermi, ma visto che ci sono le utilizzo. Danno la possibilità di centellinare il minutaggio. Non mi piace nemmeno avere 26 giocatori per volta. Koopmeiners avanzato perché è il tiratore più efficace e il nostro capocannoniere? Lo metto centravanti, se non recupera Muriel…”. In cauda venenum, dicevano i romani:..