Un occhio ai bilanci, l’altro ai ragazzi d’oro del vivaio: sarà ricordato così il triennio a Ponte San Pietro del direttore sportivo Gigi Zambelli, prima allenatore di successo, ora dirigente ricercatissimo nel calcio bergamasco.
Regina dei giovani, quelli “D valore”, speciale e importantissima classifica vinta dai Blues sia quest’anno che l’anno scorso, due premi che hanno portato cinquantamila euro nella casse del Ponte, società che mai come in queste ultime stagioni ha lanciato in prima squadra tanti baby dal grande avvenire. Poi la vittoria del campionato Juniores, arrivato dopo dodici lunghissimi anni di attesa.
Zambelli chiude l’esperienza a Ponte dopo tre campionati tranquilli, centrando sempre gli obiettivi di un club che ha la propria forza nel vivaio. “Ringrazio tutti, al Legler mi sono trovato molto bene – spiega il Gigi del pallone bergamasco – . Abbiamo conquistato i traguardi che ci eravamo prefissati, limitando le spese e risultando, di fatto, tra le società che in Serie D spendono meno per il monte ingaggi della propria prima squadra. Non lascio per dissidi con i massimi dirigenti, che anzi ringrazio per questo biennio per me importante, oltre che gratificante ed emozionante. La mia decisione è legata al mio carattere, quello di una persona che ha sempre voglia di nuove sfide”.
Detto dell’addio di Zambelli, pedina chiave per capire le brillanti stagioni in casa Ponte, non sappiamo né dove finirà il dirigente bergamasco, tra i più ricercati e apprezzati nel nostro calcio, né chi sarà il sostituito.
Matteo Bonfanti