Terminato il girone d’andata è tempo di bilanci. La Real Calepina – attualmente in isolamento fiduciario e quindi impossibilitata a scendere in campo nelle prossime giornate – è una delle più liete sorprese del girone B di Serie D. Una partenza sprint fatta di vittorie (con tanto di vetta della classifica raggiunta) e un finale di girone caratterizzato da un evidente quanto fisiologico calo. 

Sulla pagina ufficiale del club, l’allenatore Simone Carminati ha tirato le somme proprio in corrispondenza del giro di boa del campionato:

Stiamo facendo troppi errori banali e non prestiamo sufficiente attenzione ai particolari, che invece in questo campionato fanno la differenza. Ci tengo però a sottolineare che abbiamo sì perso quattro partite, ma contro le prime cinque in classifica e che non abbiamo mai trovato una squadra nettamente più forte di noi o che ci abbia messo totalmente in difficoltà e per questo il rammarico è ancora più grande»

SUL CALO POST NATALIZIO – «In effetti dopo la sosta di Natale si poteva e doveva fare di più. Il calo è stato sia fisico, legato sicuramente alle tante partite ravvicinate che ci hanno fatto giocare, sia psicologico. Penso sia anche una questione di maturazione dei ragazzi, abbiamo tanti giovani e questo è un elemento da tenere in considerazione. Dobbiamo riprendere consapevolezza nei nostri mezzi, che sono tanti e lo abbiamo dimostrato, ma i 25 punti che abbiamo in classifica sono sicuramente un buon viatico per il girone di ritorno, perché vogliamo tornare nelle posizioni che meritiamo»

RIMPIANTI – «Ripensando a come sono andate le cose nel girone di andata, mi rimprovero forse il fatto di aver gestito male il mese di stop deciso dalla Lega a ottobre a causa del Covid-19, anche se va detto che ci hanno cambiato più volte le date del ritorno in campo e questo non ha sicuramente aiutato con la preparazione. Ma che questo sarebbe stato un campionato anomalo lo sapevamo fin dall’inizio e riuscire a portarlo fino in fondo credo sarà un grande traguardo per tutti».
 
LE SORPRESE – «Parlare di delusione mi sembra forse eccessivo, stante l’anomalia di questo campionato, che rende obbiettivamente difficile giudicare le varie squadre, perché entrano in gioco tante, troppe variabili, molte delle quali non hanno nulla a che vedere con il campo in senso stretto. Se però devo scegliere una formazione dalla quale mi sarei aspettato molto di più, per i punti fatti direi il VillaValle». Tra chi ha stupito in positivo invece: «Valutando la rosa, come qualità dei singoli, sicuramente il Seregno, ma come gioco espresso sul campo, scelgo la mia Real, ovviamente quella prima di Natale
 
Michael Di Chiaro