CALCIO – La finalissima dei playoff di Eccellenza valevole per la Serie D e persa per 0-2 con il Pavia è cosa recentissima, ma la testa in casa Calcio Romanese è già proiettata al futuro. Quale la categoria dove verrà iscritta la formazione bergamasca nel 2017-2018? Eccellenza o ripescaggio in D dopo il perentorio cammino fino alla finale? Una domanda alla quale ha risposto senza esitazioni il presidente Ferdinando Forlani:“Ci sono ancora speranze concrete di essere ammessi alla Serie D e attendiamo notizie a riguardo dalla Federazione nel corso delle prossime settimane. Comunque vada, allestiremo una squadra di qualità dopo aver dimostrato in questa stagione di potercela giocare alla pari contro chiunque. In campionato ci siamo comportati benissimo, senza dimenticare il fatto che abbiamo vinto la Coppa Italia Eccellenza Lombardia e siamo arrivati alle semifinali di quella nazionale. Rimane l’amaro in bocca per l’esito della finale con il Pavia, ma va detto che in certe occasioni serve quel pizzico di fortuna negli episodi che a noi è mancato: sarebbe stata la classica ciliegina sulla torta su un’annata già molto gustosa. Abbiamo però costruito qualcosa di importante: il merito è sia dei ragazzi che sono scesi in campo, sia della società che ha fatto quadrato e ha dimostrato unione”.
Capitolo allenatore: mister Giacomo Mignani ha svolto un lavoro esemplare, motivo per cui diverse compagini del territorio hanno messo gli occhi su di lui. La società vorrebbe trattenerlo, ma il diretto interessato ha fatto intendere di essere in una fase riflessiva che avrà la sua sentenza nel breve periodo:“Ho già effettuato un primo incontro con la dirigenza per la questione rinnovo, nello stesso tempo ammetto di essere stato interpellato da altre squadre. Sto valutando con calma, anche in base alla categoria dove giocherà il Calcio Romanese, visto che ci sono possibilità di essere ripescati in D. Mi piace però sottolineare quanto siamo riusciti a fare nel torneo di Eccellenza appena lasciato alle spalle: abbiamo lottato fino alla fine, nonostante il fiato corto e una rosa non troppo ampia in base al numero di partite impressionante che abbiamo dovuto sostenere anche aggiungendo le due coppe. All’inizio poi si sono manifestate diverse difficoltà anche per il mio arrivo in un ambiente nuovo, poi superate con brillantezza. Se mi avessero detto di firmare per una stagione del genere, non ci avrei pensato due volte. Resta solo l’amarezza per non essere stati fortunati in alcune occasioni. Abbiamo vinto un trofeo e sfiorato di un nulla gli altri due: annata dunque fantastica”.
Chiusura affidata al direttore generale Silvio Bianchi:“L’importante prima di tutto è capire in quale categoria giocherà la squadra. Personalmente sono stato confermato dalla dirigenza, mi son preso un pò di tempo per decidere cosa farò. L’annata è stata bellissima, anche se estremamente lunga ed impegnativa: 50 partite sono molte, anzi, troppe, e giocare su tre fronti diventa complicato. Protagonisti? Direi soprattutto i giovani, come Trovesi o Marchesi, e la conferma di un trascinatore super come Guariniello”.
Norman Setti