Ciserano 10:

il capitano è tornato e il Ciserano non sbaglia più. Se c’è Ghisalberti, fantasista, bomber, trascinatore, santo del dio pallone, i rossoblù sono un’altra squadra e raccolgono punti pesanti anche nei difficilissimi derby bergamaschi. Domenica in casa di un Grumello mai domo, la squadra di Dossena ha vinto con le unghie e con i denti, grazie ai suoi due fenomeni là davanti, il già citato Ghisalberti e bomber Serafini, attualmente una delle coppie più belle dell’intero girone B di Serie D. La classe e la potenza, il fioretto e la clava, i rossoblù si godono due giocatori straordinariamente complementari, che se stanno bene possono salvare in carrozza il club della famiglia Foglieni. Diciamo famiglia perché non c’è solo il grande pres, Olivo, quello che ha reso possibile in paese il sogno del semiprofessionismo, ma pure i figli: il talento che di nome fa Stefano, che non ha neppure vent’anni, che gioca da terzino e che ogni volta risulta tra i tre migliori in campo perché si fa la fascia a cento all’ora almeno una ventina di volte, e Chiara, la prima tifosa, una delle poche donne del pallone orobico che ci capisce un sacco.

Scanzo 9: Giangaspero, Aranotu e mister Valenti: lo Scanzo che strapazza 4-1 la Romanese ha tre grandi protagonisti, due stanno a fare sfracelli in attacco, il terzo sta in panchina a inventare meravigliose trame di gioco per I suoi ragazzi che lo seguirebbero persino all’inferno, se servisse a conquistare tre punti per la salvezza diretta. Applausi, nuovamente, ai giallorossi, che, siamo pronti a scommetterlo, capitanati dai tre moschettieri centreranno l’obiettivo stagionale.  

Virtus Bergamo 8: dove può arrivare la fenomenale Virtus Bergamo degli ultimi quattro mesi? Di certo nei play-off, in C lo vedremo, e sarà bellissimo seguire la cavalcata di Germani e compagni verso un traguardo che ormai sogna l’intera Val Seriana. In casa del Dro solita partita meravigliosa, 3-0 che poteva essere ben più rotondo se la formazione di Madonna avesse spinto sull’acceleratore fino alla fine. Strepitosi tutti, senza alcuna eccezione, qui ci piace citare il capitano, Germani, uno che, nonostante l’immensa classe, lotta manco fosse un medianaccio cuore e polmoni.

Matteo Bonfanti