La Serie D, mai come quest’anno, sta affrontando un autentico percorso ad ostacoli per riuscire nel duplice intento di fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19, da un lato, e per provare a completare la stagione sportiva, dall’altro. Tra protocolli, rinvii, gare disputate a porte chiuse e incertezze varie, la massima espressione del calcio dilettanti ha messo insieme la miseria di nove giornate di campionato. Con doverosa eccezione per Villa Valle, Breno, NibionnOggiono e Vis Nova Giussano, giunte al break natalizio con una gara in meno rispetto alla concorrenza.
Scollinata la prima metà del girone d’andata, in classifica regna un equilibrio pressoché totale con le prime dieci racchiuse in un fazzoletto di soli sei punti. Un campionato senza padroni, dunque, con la testa della classifica attualmente occupata da quattro aspiranti capoliste: Crema, Casatese, Seregno e, soprattutto, dalla nostra Real Calepina. La matricola forgiatasi in estate dalla tripla fusione tra Grumellese, Atletico Chiuduno e Sirmet Telgate è passata nel giro di poche settimane da matricola di lusso ad essere una delle solide realtà del campionato di Serie D e, per il 2021, la truppa di Simone Carminati sogna di proseguire il trend nei quartieri nobili della graduatoria.
Quattro punti sotto, ai margini dalla zona Playoff, ecco il Brusaporto di Filippo Carobbio, capace di imporre la prima sconfitta stagionale alla corazzata Crema proprio nell’ultima gara dell’anno solare. Un segnale importante per i gialloblù apparsi in netta ripresa dopo un inizio intermittente.
Festività tutto sommato serene anche in casa Villa Valle e Virtus Ciserano Bergamo: i giallorossi guidati quest’anno da Marco Bolis viaggiano a quota 12 ma, in attesa di recuperare la sfida contro la Vis Nova Giussano, ambiscono ad accorciare ulteriormente il gap in classifica. In casa bassaiola, invece, inizia a dare i suoi frutti la cura Ivan Del Prato, forte di tre vittorie nelle ultime cinque uscite che hanno raddrizzato un’iniziale situazione di classifica da allarme rosso.
Rimandato invece il Caravaggio, dopo una partenza sprint da sei punti su sei tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Da quel momento la banda Terletti non ha più vinto, racimolando soltanto quattro punti nelle successive sette giornate. In coda, troviamo il trio composto da Ponte San Pietro, Tritium e Scanzorosciate. Ad oggi le compagini nostrane che hanno patito le difficoltà maggiori. Urge un repentino cambio di passo nel 2021 per scongiurare l’inquietante spettro retrocessione.
Michael Di Chiaro