Pontisola-Ciserano 3-1Pontisola:
Pennesi 7 (89), Mosca 7 (99), Frana 6,5 (00), Ghidini 6,5 (98) (27’ st Valois 6 (00)), Ientile 7,5 (95), Cerini 6,5 (00) (18’ st Sangalli 6 (97)), Ruggeri 7 (89), Capelli 8 (99) (43’ st Rondelli sv (94)), Recino 8 (86), Ferreira Pinto 6,5 (79), Vitali 7 (99) (1′ st Villa 7 (00)). All.: Curioni
Ciserano: Chiovenda 6 (99), Motta 7 (00), Mulac 5,5 (99) (34’ st Mautone sv (85)), Torri 5,5 (91), Adobati 5,5 (88) (31’ st Foglieni sv (99)), Crociati 5,5 (96), Zanardini 6,5 (87), Maspero 7 (97) (20’ st Biraghi 6,5 (86)), Bertazzoli 6 (88) (24’ st De Vita 6 (94)), Ghisalberti 6,5 (89), Achenza 6 (98) (14’ pt Tettamanti 6,5 (99)). All.: Dossena
Arbitro: Julio Milan Silvera di Valdarno
Primo assistente: Luca Bernasso di Milano
Secondo assistente: Luca Noé Marseglia di Milano
Reti: 41’ pt rig. Recino (P), 10’ st rig. Recino (P), 16’ st Ientile (P), 35’ st rig. Biraghi (C)
Note – Spettatori trecento circa, terreno non in buone condizioni, partita molto corretta, ammonito Ientile per gioco falloso
Ponte San Pietro – Il Ciserano fa e disfa, un Pontisola cinico e spietato ringrazia e porta a casa tre punti importantissimi, che allontanano definitivamente i Blues dalla zona calda della classifica. Meglio i rossoblù dal punto di vista del gioco, soprattutto nel primo tempo e nel finale di gara, con la squadra di Dossena a tenere pressoché interamente il pallino del gioco. Due però i problemi grossi grossi da risolvere in fretta e furia per non scivolare nei bassifondi della classifica del girone B di Serie D, per vincere i derbissimi occorrono una maggiore cattiveria nell’area avversaria, troppe infatti le occasioni sciupate, e una bella registrata a una difesa che appare un po’ ingenua.
E qui si apre il capitolo di un giovanissimo Pontisola, che è vero che ha un’età media da juniores, ma ha anche la fortuna di avere una manciata di uomini assai esperti, che sanno punirti al primo errore. Accade al 41’: percussione in area a testa bassa di un ispiratissimo Capelli, che secondo noi si contende con Recino la palma di migliore in campo, Torri e Mulac non si capiscono e vanno entrambi a fermarlo, stringendolo a sandwich. Calcio di rigore che Re Recino tira potente, bordata impossibile per Chiovenda e 1-0 dei padroni di casa dopo un primo tempo molto piacevole, giocato da due formazioni che non buttano mai via la palla a casaccio, ma ragionano a centrocampo perché imbottite di ragazzi dai piedi buoni.
Ma torniamo al tema del giorno, ossia gli erroracci difensivi del Ciserano. Il raddoppio, al 10’ della ripresa, sta tutto qui: Recino s’incunea in area, ma ha accanto Crociati che lo sta portando verso l’esterno, non si capisce perché a un certo punto, e senza che nessuno se lo aspetti, il difensore faccia la frittatona, tenendo platealmente la maglia al bomberone blues. L’arbitro brasiliano, Julio Milan Silvera, uno bravo, non può far altro che fischiare un fallo tanto plateale quanto inutile. Altro penalty, altra bordata di Giorgione-gol e partita quasi archiviata. La definitiva consegna ai posteri del match avviene una manciata di minuti dopo e sempre per un’amnesia della retroguardia ospite, corner di Ferreira Pinto che trova, liberissimo a centro area, Ientile, incornata del difensore e 3-0. Chi doveva marcarlo?
Colpe della retroguardia del Ciserano, meriti del reparto offensivo del Pontisola, nel calcio, si sa, è difficilissimo capire quale sia la ragione di un risultato. I Blues in avanti sono la squadra mostruosa di sempre, Ruggeri a costruire, Pinto e Capelli a inventare, Recino a finalizzare: oggi il Pontisola ha fatto vedere venti minuti di altissima qualità, appunto a cavallo delle tre reti, con re Giorgio che al 43’ del primo tempo si è visto annullare il possibile 2-0 per la scriteriata decisione di Mosca di toccare sottomisura e in fuorigioco lo scavetto diretto in rete del bomberone Blues.
Per un’ora buona, invece, tanto, anzi tantissimo, Ciserano che ha un Maspero super nel ribaltare l’azione con lanci sempre al bacio, ma che sotto porta ne ha sbagliate di ogni con i suoi uomini migliori, magici, ma solo fino alla conclusione. Parliamo, ad esempio, di Ghisalberti, impressionante quando parte palla al piede, ma impreciso, va detto di un nonnulla, sia al 33’ del primo tempo che al 22’ della ripresa con due azioni in fotocopia: doppio e sontuoso dribbling, conclusione angolata che esce di poco e fa gridare al gol i tantissimi in tribuna arrivati da Ciserano per vedere la propria squadra vincere.
Occasioni da una parte e dall’altra, tanti ribaltamenti di fronte, come detto, partita a tratti bellissima per via di interpreti di grande livello calcistico e che non hanno risparmiato neppure una goccia di sudore. Restano due episodi importanti per il Ciserano, il primo che al 4’ avrebbe potuto cambiare totalmente l’inerzia della partita ed è la rete di Motta, diagonale chirurgico annullato per fuorigioco; il secondo è il gol della bandiera, ancora su rigore, questa volta per un atterramento in area di De Vita da parte di Sangalli, che però dalla tribuna sembra andare prima sul pallone. Il direttore di gara la vede diversamente e decreta il penalty che segna Biraghi, ma ormai è l’80’ e siamo sul 3-1, troppo tardi per tentare una rimonta che i rossoblù provano comunque, dimostrando di essere in ottima forma fisica, finendo all’attacco. Ma col Pontisola di oggi non basta. A nulla servono agli ospiti i complimenti a fine gara sia di bomber Recino (“il Ciserano ha dimostrato di essere una buona squadra”) che quelli del presidente blues Bonasio (“ottimo risultato contro un avversario che sa il fatto suo”), domenica in casa con la Caronnese il Ciserano non può più sbagliare. Quanto ai Blues, attesi dal big match sul campo della capolista Mantova, questa vittoria può significare tornare definitivamente a volare verso i quartieri dell’alta classifica.
Matteo Bonfanti
FOTO ALEX