Il Pontisola per ripartire nel suo viaggio verso la vetta dopo l’immeritato stop in casa della capolista Rezzato, la Romanese all’ultima spiaggia, obbligata a fare i tre punti, per dare un senso ai mesi finali di questo campionato. Il testa coda di domenica in Serie D, fischio d’inizio alle 14.30 sul terreno del mitico Legler, è una partita da dentro o fuori, di quelle delicatissime.
Il Pontisola ci arriva un po’ malconcio, con due calciatori fondamentali, Ientile e Rondelli, fermati dal giudice sportivo e, soprattutto, con il leader Ferreira Pinto che nella sfortunatissima sfida contro la corazzata bresciana si è fatto male al ginocchio destro. Assenza pesantissima perché dal brasiliano passano più o meno tutte le azioni offensive, al bravissimo mister Curioni il compito di ridisegnare la squadra per non far sentire (troppo) la mancanza del fenomeno blues. Probabile lo spostamento in avanti di uno dei due talenti del centrocampo bergamasco, gli ormai famosi Pedrocchi e Ruggeri, per rendimento, classe e determinazione considerata ormai da tutti tra i giocatori più forti dell’intera categoria. C’è, ovviamente, anche la carta Signorelli, uno che sta facendo benissimo, e che domenica è entrato nella ripresa per dare vita all’assalto alla capolista. Pareggio in rimonta al 90’, gol del solito immenso Recino, poi penalty agli avversari, assai dubbio, insomma parecchio generoso, e rete al 95’ per il 2-1 del Rezzato. Sconfitta ingiusta, che il Pontisola deve dimenticare al più presto e l’occasionissima c’è già questa domenica, l’abbordabile gara interna contro la Romanese ultima in classifica.
Che dire dei ragazzi di Romano di Lombardia? Che se la giocano sempre con tutti fino alla fine, ma vista da qui sembra che sia la tipica annata storta, di quelle che ogni domenica succede un imprevisto che porta alla sconfitta. Così in questo mese, così domenica contro il Dro. I bergamaschi hanno fatto la partita, tenendo a lungo il pallino del gioco, ma sono caduti per via di due prodezze avversarie e dopo aver fallito due occasionissime, una con Marchesi, un’altra con Guariniello e aver siglato il 2-1 con Franzoni. Per fare punti a Ponte San Pietro servirà la massima attenzione e una maggiore dose di fortuna, componente necessaria, ma non sufficiente, nel nostro calcio.
Matteo Bonfanti