Giacomo Ferrari

vola con il suo Cerignola. L’eterno ragazzo bergamasco, ora secondo di Giuseppe Raffaele, sta traghettando la sua squadra verso l’alta classifica. L’Audace è infatti al secondo posto del campionato di Serie C Girone C. Da sempre nei cuori dei lettori di Bergamo & Sport sia per le sue grandi capacità che per l’immensa gentilezza, lo abbiamo sentito per fare il punto della sua carriera. Ricordiamo che il bomber è un ex calciatore bergamasco, nato a Calcinate nel 1967. Esordisce alla fine degli anni Ottanta nell’AlbinoLeffe nel campionato di Serie C e il culmine della sua carriera calcistica è l’esordio in Serie A nella stagione 2002-2003 con la maglia del Modena, all’età di 35 anni. Il ritiro dal calcio giocato avviene nel 2009 dopo l’esperienza con la maglia del Caravaggio. Nell’intervista Giacomo Ferrari ci rivela che: “Mi manca il calcio giocato, ma per come per tutti l’età avanza. Se potessi giocare lo farei sicuramente, ma sono rimasto nell’ambito del calcio come allenatore, e sono molto contento”.
Alla domanda sull’andamento della squadra, Giacomo risponde che “nonostante l’ultima sconfitta contro il Taranto, stiamo disputando un ottimo campionato. Il girone C è molto complesso perché ci sono squadre come Catania e Crotone, che hanno un pubblico importante”.
Giacomo Ferrari vive da cinque anni a Monopoli, in Puglia, e ormai si è ambientato alla vita del Sud Italia, perché come dice “chi deve fare questo lavoro deve adattarsi ai trasferimenti”. Inoltre, il vice allenatore ci spiega che “le partite di questo girone sono molto sentite dai tifosi, perché, anche se di categorie non come la Serie A, hanno un valore importante. Una differenza è che le squadre del Sud Italia puntano su giocatori con più esperienza, proprio per l’importanza delle partite che giocano. Mentre al Nord vengono valorizzati maggiormente i giovani, che hanno maggiore facilità d’esordio”. 
Essendo bergamasco di origine, sul periodo d’oro dell’Atalanta ci dice che: “Negli anni in cui ero calciatore, ho giocato contro l’Atalanta e purtroppo non sono riuscito ad entrare in questa squadra. Penso che abbia il miglior calcio d’Italia e uno dei migliori d’Europa. Ha dimostrato di avere non solo un grande allenatore come Gasperini, ma di essere un’ottima società, pensando a ciò che hanno fatto a Zingonia e con la costruzione del nuovo stadio”.
Federica Passoni