Juventus – Atalanta 1-1 (0-1)JUVENTUS (4-3-3):
Szczesny 6,5; Cancelo 6, Barzagli 6 (16′ st Mandzukic 7), Bonucci 6, Alex Sandro 5,5 (1′ st Bernardeschi 6); Emre Can 6, Pjanic 6, Matuidi 6 (40′ st Kean sv); Cuadrado 6,5, Dybala 6, Cristiano Ronaldo 6. A disp.: 21 Pinsoglio, 32 Del Favero, 3 Chiellini, 4 Caceres, 24 Rugani, 2 De Sciglio, 37 Spinazzola, 30 Bentancur, 41 Nicolussi Caviglia. All.: Allegri 5,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini 6,5; Hateboer 7, Djimsiti 6,5, Masiello 7,5; Castagne 7, de Roon 7, Freuler 7, Gosens 7 (17′ st Mancini 6); Gomez 7 (29′ st Pasalic 6); Ilicic 8 (33′ st Barrow 6,5), Zapata 6,5. A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 41 Ibañez, 7 Reca, 22 Pessina. All.: Gasperini 8.
Arbitro: Rocchi di Firenze 7 (Di Liberatore-Tonolini, IV Sacchi; Var Irrati e Marrazzo).
RETI: 33′ pt Ilicic (A), 35′ st Mandzukic (J).
Note: serata coperta, spettatori 39.531 (197 ospiti) di cui 15.123 paganti (incasso 1.352.250 euro) e 24.211 abbonati (rateo 1.327.070 euro). Ammoniti Alex Sandro e Matuidi per gioco scorretto, Hateboer per fallo di mano. Var: 1 (19′, presunto mani di Sandro su spizzata di Masiello), Ronaldo per proteste. Espulso Bernardeschi al 47′ st per gioco violento su Barrow. Corner 5-8, recupero 2′ e 4′.
Torino – Un’Atalanta coraggiosa a metà e per il resto dispostissima ad asserragliarsi in trincea rischia pure di strappare il bottino pieno allo Juventus Stadium, stringe i denti nel finale e si mantiene (al terzo posto, scontro diretto a favore con l’Inter) a più 1 sul Milan (66 a 65) a una giornata dalla fine. Per la certezza della qualificazione alla Champions League serve il risultato pieno al Mapei Stadium settimana prossima contro i padroni di casa.
Brividi poco dopo lo start, con Emre Can a far velo per la botta alle stelle di Ronaldo al culmine dell’iniziativa di Cuadrado, mentre al 5′ il cross basso di Alex Sandro fa volare Gollini che non lo prende al pari degli avanti bianconeri. Due giri di lancetta e la combinazione Ilicic-Gomez-Freuler trova la sponda di Zapata per il mancino a rimorchio dello svizzero che impegna Szczesny in corner. E da lì, dal piedino del Papu, ecco la doppia chance da urlo: Gosens di testa l’indirizza sui guantoni del polacco, Hateboer scaglia il tap-in sulla parte alta del montante. CR7 ci riprova da fuori al 12′ senza spaventare il portiere nerazzurro, poi non manca nemmeno il caso da moviola al 18′: Sandro tocca con la mano sinistra (braccio non proprio attaccato al corpo) sulla spizzata di Masiello da tiro dalla bandierina dell’argentino, ma per il Var è solo corner; al 28′ Duvan prende d’infilata mezza difesa ma allarga il sinistro di un amen. Al 33′ il tripudio: angolo abbastanza corto da destra del numero 10, Masiello la tocca in area piccola verso il secondo palo dove Ilicic appoggia solo soletto.
A otto dalla pausa il colombiano spreca il bis schiaffandola sulla mano aperta del portiere di casa su invito di Castagne, Dybala come il portoghese premiato quale miglior giocatore del campionato alza la mira. Nella ripresa Cristiano (7′) ci prova al volo da calcio d’angolo senza fortuna; al quarto d’ora dal giropalla locale esce la combinazione Emre-Bernardeschi-Cuadrado con traversone spazzato oltre il montante da Hateboer. Al 26′ Szczesny usa le falangi per evitare guai sul piazzato autoprocurato da Ilicic (fallo di Matuidi) sulla ripartenza a due col Papu, sei giri di lancetta e la seconda palla concessa su ammollo di Cancelo consente a Bernardeschi di allungarla appena di esterno chiamando il Gollo a un tuffo no stress. Peccato che Mandzukic sia un assoluto genio e riesca a tramutare in gol, in spaccata quasi dal fondo di esterno destro fra le gambe del baluardo atalantino, il lancio dall’out destro di Cuadrado (35′). Una decina alla fine al netto dell’extra time, le emozioni mica terminano qui: Zapata imbeccato da Barrow calcia da posizione defilata tra le braccia dell’ostacolo juventino, al 39′ Gollini si allunga per negare il gol a Bernardeschi dal vertice destro, al 1′ di extra time Barrow la serve al sinistro di de Roon che non trova la porta. Va bene così, ma col Sassuolo la vittoria è d’obbligo.
Simone Fornoni
FOTO ATALANTA BERGAMASCA CALCIO