BENEVENTO-ATALANTA 0-3BENEVENTO (3-4-2-1):
Puggioni 6,5; Billong 5 (8’ s.t. Sagna 6), Djimsiti 5,5, Tosca 5; Venuti 5, Delpinto 5, Viola 5, Lombardi 5,5 (8’ s.t. Djuricic 6), Brignola 6,5, Parigini 6 (23’ s.t. Iemmello 6); Diabatè. A disp. Brignoli, Sparandeo, Gyamfi, Rutjens, Letizia, Sagna, Cataldi, Volpicelli, Sandro, Djuricic, Iemmello. All. De Zerbi.
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha s.v.; Mancini 5,5 (1’ s.t. Castagne 6), Caldara 7, Masiello 6,5; Hateboer 6,5, De Roon 7, Freuler 7; Cristante 6,5; Petagna 5,5 (1’ s.t. Barrow 7), Gomez 7 (43’ s.t. Bastoni). A disp. Gollini, Rossi, Del Prato, Haas, Kulusevski, Latte Lah, Barrow. All. Gaperini.
ARBITRO: Ghersini. Ass.ti Manganelli-Crispo. IV Martinelli. Var Doveri. Avar Di Vuolo.
RETE: 21’ p.t. Freuler, 4’ s.t. Barrow, 21’ s.t. Gomez.
BENEVENTO – I Romani sconfissero Pirro proprio in queste terre del Sannio e cambiarono il nome della città: Maleventum in Beneventum facendo felici e contenti i sanniti ma anche l’Atalanta che ha affrontato la sua battaglia calcistica, conquistando la settima vittoria. 3-0 senza particolari problemi, più un calcio di rigore fallito da De Roon e almeno altre due parate decisive di Puggioni. Il sogno d’Europa continua e mettono paura alle altre contendenti . I nerazzurri non hanno avuto bisogno di particolari amuleti per vincere la loro caccia alle streghe sannite. Dieci minuti iniziali con un’Atalanta distratta che ha esaltato un po’ il Benevento, poi non c’è stata partita e i i trentacinque punti di differenza in classifica si sono fatti sentire.
Gasperini conferma la formazione della vigilia anche perché non ha molti cambi mentre De Zerbi cambia parecchio e tatticamente si mette a specchio. Avvio lento e quasi distratto da parte dei nerazzurri che patiscono l’aggressività dei giallorossi più convinti e più propositivi senza creare pericoli vistosi anche se al 6’ su angolo Gosens quasi sulla linea di porta salva su colpo di testa di Diabatè. I nerazzurri sembrano in letargo e il primo tiro in porta, peraltro lento e prevedibile ad opera di Gomez, Puggioni para senza problemi. La partita sale d’intensità al 19’ quando Brignola, uno dei migliori, salta Masiello e lancia Diabatè. L’attaccante maliano s’allarga a destra e tenta col pallonetto di saltare Berisha, occasione sciupata. I nerazzurri si svegliano e un minuto dopo si rendono pericolosi con Hateboer dopo un tiro di Gomez respinto da Tosca. Al 21’ Atalanta in vantaggio: Petagna conquista palla al limite e lancia Cristante che da destra si presenta solo davanti a Puggioni, appoggia a Freuler che con un velocissimo inserimento, da sinistra, insacca. Quarto gol in campionato del centrocampista svizzero. Da questo momento l’Atalanta controlla senza affanno e cerca di giocare con maggior convinzione mentre sono sporadici i tentativi offensivi del Benevento , in vantaggio solo con i calci d’angolo (4-0) e niente più. Mancini e Petagna ammoniti e poco brillanti, sostituiti subito da Castagne e Barrow che segna il primo gol in serie A al 4’ dopo un sontuoso anticipo di De Roon su Viola che propizia il raddoppio, al 9’ Gomez lancia Barrow, salva in extremis Djuric, sull’angolo Masiello sfiora il 3-0, si salva Puggioni. Al 19’ Tosca stende Gosens su lancio di Gomez, appena dentro. Rigore per il Var, lo batte De Roon che scivola e calcia fuori, due minuti dopo gran gol di Gomez che ne salta tre e insacca, dopo una bella combinazione tra Gosens e Freuler. Al 27’ bella combinazione tra Barrow e De Roon, tiro sopra la traversa. Al 32’ Gomez lancia Cristante che si fa parare la palla del 4-0 da Puggioni. Al 36’ Caldara interrompe una pericolosa combinazione tra Brignola e Sagna. Al 41’ si vede anche Berisha che para una pericolosa punizione di Viola.
Giacomo Mayer