Genoa – Atalanta 3-1 (1-0)GENOA (3-5-2):
Radu 6; Biraschi 6,5, Romero 6, Criscito (cap.) 6; Romulo 7, Hiljemark 6,5, Veloso 6 (1′ st Rolon 7), Bessa 7, Lazovic 7,5 (37′ st Pedro Pereira sv); Kouamé 6 (26′ st Sandro 6,5), Piatek 8. A disp.: 1 Marchetti, 25 Vodisek, 2 Spolli, 5 Lisandro Lopez, 87 Zukanovic, 40 Omeonga, 19 Pandev, 26 Dalmonte, 39 Favilli. All.: Prandelli 7.
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha 6; Toloi 5, Palomino 5,5, Mancini 6; Hateboer 5, de Roon sv (5′ pt Pessina 5), Freuler 7, Gosens 5,5; Gomez (cap.) 6 (18′ st Rigoni 5,5); Ilicic 5, Zapata 7 (29′ st Barrow 5,5). A disp.: 31 Rossi, 95 Gollini, 5 Masiello, 19 Djimsiti, 7 Reca, 21 Castagne, 4 Valzania, 88 Pasalic, 20 Tumminello. All.: Gasperini 6.
Arbitro: Doveri di Roma-1 5 (Passeri-Meli, IV Fabbri; Var Orsato e Liberti).
RETI: 50′ pt aut. Toloi (G), 10′ st rig. Zapata (A), 22′ st Lazovic (G), 43′ st Piatek (G).
Note: spettatori 19.841 di cui 1.837 paganti (incasso 38.328 euro) e 18.004 abbonati (rateo 177.837). Ilicic sbaglia un rigore (parato) al 36′ pt. Ammoniti Romero, Palomino, Criscito e Rolon per gioco scorretto. Espulsi Palomino al 36′ st per somma di ammonizioni e Toloi al 48′ st per fallo da ultimo uomo. Allontanati Perinetti (dg Genoa) al 36′ pt, Raimondi (collaboratore tecnico Atalanta) e Bangsbo (fisiologo-preparatore Atalanta) al 40′ pt, Scarpi (preparatore dei portieri Genoa) al 27′ st, tutti per proteste. Var: 3. Corner 9-6, recupero 6′ e 4′.
Genova – Un rigore sbagliato, quello azzeccato dopo la rincorsa e il crollo finale chiudendo addirittura in nove. Il racconto in soldoni del disastro dell’Atalanta sull’infuocato campo del Genoa, che coglie la prima vittoria dell’era Prandelli dopo parecchie settimane di digiuno frenando la corsa dei Gasperini-boys all’Europa League. Troppi errori e rapidità altrui subìta oltre il lecito.
Pronti, via, de Roon va subito ko (c’è Pessina) sul tackle di Romero e all’8′ c’è il brivido sul cross di Lazovic non intercettato da Berisha, ma Kouamé è in offside. Dubbi, invece, sul fallo fischiato a Zapata che al 16′ prende la linea di fondo a Lazovic (arbitro forse ingannato dalla caduta rovinosca del serbo) sul la di Ilicic, mentre all’alba del 19′ il contrasto Mancini-Kouamé consente a Veloso di battere il piazzato dall’out sinistro dritto in curva. Al ventesimo Toloi gira di tacco dal limite con una mossa alla Ibra lungo la traiettoria della punizione dalla trequarti di Ilicic, senza sorprendere Radu che si distende salvando in corner. Un poker di cronometro e ancora l’iperattivo esterno sinistro di casa s’incunea tra Pessina e Gomez trovando la deviazione di schiena del capitano nerazzurro; una cinquina più tardi e il traversone a rientrare è preda del portiere albanese. La possibile svolta al 32′, o meglio due giri di lancetta dopo, causa secondo intervento del silent check, per il mani netto di Romero, ma Ilicic si fa intercettare il penalty da Radu. Alle soglie del recupero, il terzo caso da moviola (Criscito e il suo braccino) del pomeriggio sul conato di testa di Gomez sul palo e la successiva ribattuta preda di Radu sul pallone di Freuler. Nell’extra time della prima frazione, anche il mancino da fuori di Hiljemark deviato dal muro in angolo, il cabezazo di Piatek alzato da Berisha sopra il montante e il gol fortemente voluto dallo stesso polacco in stacco sull’ennesima parabola dalla bandierina, con la difesa bergamasca approssimativa nel piazzamento e Toloi a deviarla nella sua porta.
La ripresa si apre con l’azione atalantina sviluppata a sinistra con Zapata a usare lo stesso piede senza incrociare il tiro dall’area (2′), mentre al raddoppio cronometrico è ancora il rompighiaccio rossoblù a riprovarci, stavolta di piede, da fuori, assistito dall’avanzata di Criscito. Lo specchio rimane un miraggio, finché proprio il capitano non stende Freuler in chiusura di triangolo con Duvan: è il decimo e il combiano dagli 11 metri è più freddo del compagno sloveno, anche se Radu intuisce e la sfera gli passa sotto l’arto superiore destro. Al quarto d’ora i liguri si ridestano con il colpo di fronte di Kouamé sul calcio franco dalla destra di Criscito, ma è una botta dritta sui tabelloni. Entra Rigoni per Gomez anziché per un Ilicic ancora fuori fase, ma la mossa non fa in tempo a pagare: al 22′ Romulo è libero di crossare, Hateboer cicca l’intervento e lascia spazio al missile di Lazovic a mezz’altezza nell’angolo opposto. Prandelli si blinda con Sandro per Kouamé, il Gasp inserisce Barrow per lo stanchissimo Zapata, tremando ancora quando il Rayo concede la ripartenza a Piatek sul cui suggerimento Bessa impegna Berisha in punta di falangi. Palomino becca il secondo giallo per fermare lo scatenato centravanti, con i padroni di casa a sfiorare il terzo al 38′ quando il bomber alza la mira sprecando l’assist pulitissimo di Rolon. Quello di Bessa, invece, vale davvero il tris sotto l’incrocio. Toloi si fa cacciare per l’entrata da ultimo uomo sull’assistman e il patatrac è bell’e confezionato.
Simone Fornoni