Bologna – Atalanta 1-2 (1-0)BOLOGNA (3-5-2):

Skorupski 6; Calabresi 5,5, Gonzalez 6, Helander 6; Mbaye 6,5, Dzemaili 6 (19′ st Poli 6), Pulgar 6, Svanberg 6 (38′ st Destro sv), Krejci 6,5 (28′ st Orsolini 6); Palacio 6,5, Santander 7. A disp.: 1 Da Costa, 29 Santurro, 4 De Maio, 6 Paz, 23 Danilo, 8 Nagy, 35 Dijks, 30 Okwonkwo, 91 Falcinelli. All.: F. Inzaghi 6.

ATALANTA (3-4-3): Berisha 6,5; Toloi 6, Palomino 6,5, Mancini 7; Hateboer 6, de Roon 6,5, Freuler 6,5, Gosens 6; Ilicic 6,5 (37′ st Pasalic sv), Barrow 5 (1′ st Zapata 7,5), Gomez (cap.) 6,5 (43′ st Rigoni sv). A disp.: 31 Rossi, 95 Gollini, 13 Bettella, 19 Djimsiti, 21 Castagne, 53 Ali Adnan, 4 Valzania, 22 Pessina. All.: Gasperini 7,5.

Arbitro: La Penna di Roma 1 6,5 (Prenna-Tegoni, IV Pillitteri; Var Chiffi e Mondin).

RETI: 3′ pt Mbaye (B), 12′ st Mancini (A), 25′ st Zapata (A).

Note: mezza sera coperta e fresca, spettatori 19.038 di cui 5.330 paganti (incasso 235.267 euro) e 13.708 abbonati (rateo 155.848 euro). Ammoniti Ilicic, Gomez e Helander per gioco scorretto. Corner 1-4, recupero 1′ e 3′.

Bologna – L’Atalanta (15 punti in classifica) a Bologna azzecca in rimonta la terza di fila, Mancini la seconda dopo il sigillo nel tris al Parma, Zapata da cambio in corsa la primissima zampata in campionato ribaltando le sorti del match del “Dall’Ara”. Un bottino pieno importantissimo a una settimana dal lunch match casalingo con l’Inter che precederà la terza sosta per le nazionali. 

Pronti, via, piove subito la doccia freddissima della zampata di Mbaye (nemmeno 3 giri di lancetta), un taglio con spaccata sul primo palo imbeccato dalla boa Santander al culmine di una manovra avvolgente con filtrante di Palacio. Il muro rossoblù, a cinque salvo rientri in copertura della mediana in blocco, fa rimbalzare possesso e baricentro alto dei Gasp-boys, finché Ilicic al decimo non riceve una palla lunga e anziché aprire per Gomez s’intestardisce in dribbling reiterati allargando il diagonale destro. Al nazionale sloveno ne capita un’altra sul piede sbagliato a tiro di un paio di corsette di cronometro, servito da Freuler: mira assente. Lo svizzero è regolare come un cucù nell’imbeccare anche Barrow a una scollinata dal quarto d’ora, ma Gonzalez sventa la chance per il gambiano. Al 18′ Mbaye crossa per la fronte di Santander, Berisha blocca in due tempi. Al ventesimo il Papu scodella da calcio franco per la testa di Mancini che colpisce a campanile. Minuto 25, San Josip accompagna la sovrapposizione con retropassaggio di Hateboer, Krejici respinge col corpo la stoccata del capitano a un metro dal dischetto. Una mezza occasione a un paio da quella grossa per il possibile bis dei padroni di casa, con Palacio a schiacciarla di un amen a lato sul solito pallone rovente di Mbaye. Che al 29′ serve l’accorrente Pulgar per una botta appena oltre il montante. Al 32′ ci prova Gosens rientrando sul destro, no problem per Skorupski in presa alta, riprovandoci vanamente in ascensore (la sfera non scende) a un settebello dalla pausa su scavetto dal fondo del Papu, trovato dal mancino col numero 72. A due dal tè caldo ecco Palomino da fuori, sugli sviluppi del tiro dalla bandierina sinistra di Ilicic su cui Barrow arzigogola troppo: quasi una telefonata.

Nella ripresa entra Zapata come prima punta, ma il primo pericolo – alto il destro di Duvan al 7′ sul la di Freuler – è di marca locale con Palomino a stoppare la legnata dal limite di Dzemaili (9′), assistito dalla sponda di Santander. Al 12′ Mancini imbrocca il diagonale, di sinistro, sull’asse Toloi-Ilicic-Zapata con passaggio di quest’ultimo che in realtà voleva essere diretto in porta e rimpalla sul tacco di Gonzalez. L’inerzia sembra proprio ribaltata: al 14′ Hateboer rilancia su angolo a sfavore, Ilicic pesca il corridoio per El Ternero costringendo l’estremo felsineo all’uscita di piede fuori area. E’ un crescendo wagneriano: 17′, apertura di Freuler per Hateboer, tiro-cross bloccato a terra da Skorupski. Al ventesimo il fantasista pennellone trova in controtempo quello corto, ma niente paura: ci pensa il colombiano, al 25′, correggendo nel sacco sotto la traversa l’azione Ilicic-de Roon con cross del tulipano spizzato involontariamente da Mbaye. Inzaghi vira al 4-3-3 tentando la carta dell’ex Orsolini con spostamento dell’apripista basso a mancina. Rischio enorme (36′) sull’appoggio in elevazione di Santander per Palacio (cross di Calabresi), anticipato in tuffo nella sua sforbiciata (Mancini non riesce a spazzare in torsione) da un Berisha a guantoni protesi. Al 1′ di recupero, bicicletta alle stelle dell’Orso su crossa da sinistra di Poli.       Si.Fo.