Atalanta – Genoa 0-2 (0-0)ATALANTA (4-3-3):

Sportiello sv; Bellini (cap.) 5,5 (37′ st Monachello 6), Toloi 5,5, Paletta 6, Brivio 6; Grassi 6 (26′ st Migliaccio 5,5), Cigarini 6,5, Kurtic 5 (38′ st Estigarribia sv); D’Alessandro 5, Denis 4, Gomez 6. A disp.: Radunovic, Bassi, Stendardo, Masiello, Conti, Cherubin, Dramé, Ranieri. All.: Reja 5.
GENOA (3-4-2-1): Perin 6; Munoz 6, Burdisso (cap.) 6, Izzo 6; Ansaldi 6, Rigoni 6 (24′ st Dzemaili 7), Rincon 6, Laxalt 7; Suso 5,5 (1′ st Capel 6,5), Tachtsidis 6; Pavoletti 6,5. A disp.: Lamanna, Donnarumma, De Maio, Gakpé, Marchese,  Ntcham, Pandev, Lazovic. All.: Gasperini 7.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata 6 (Tasso-Stallone, IV Pegorin; add. Irrati e Baracani).
RETI: 34′ st Dzemaili (G), 36′ st Pavoletti (G).
Note: pomeriggio coperto, spettatori 13.946 di cui 3.409 paganti (incasso 32.157,90 euro) e 10.537 abbonati (quota 150.056,63 euro). Ammoniti Suso (simulazione), Paletta, Izzo e D’Alessandro. Corner 4-5; recupero 2′ e 4′.

Bergamo – Senza Maxi si gioca poco e si vince ancor meno. Alla seconda dell’anno nuovo senza il Frasquito, un’Atalanta con poca qualità crolla davanti all’uno-due nella ripresa di un Genoa affamato di punti confermando la propria inconcludenza. Per i Reja-boys è la quarta sconfitta in serie, per Sartori il campanello d’allarme per strappare un paio di nomi al calciomercato.
Da palla inattiva il primissimo sussulto del match, al minuto numero cinque: corner di Gomez da sinistra per la pennellata di Cigarini e svettata di Grassi a lato. A parte un angolo di Suso sfiorato col braccio da Bellini, il Grifone non punge e al quarto d’ora solo un recupero in extremis di Rigoni evita guai peggiori su una puntata a due in area tra D’Alessandro e Denis. Lo spauracchio Pavoletti riesce a rivitalizzare i suoi, reduci da una cinquina secca di battute d’arresto: al 39′ si fa vedere su filtrante di Rincon (contrato da Paletta) e in gioco aereo su ammollo di Laxalt, senza trovare la porta. Al 42′ la rasoiata da fuori di Gomez non spaventa Perin, ma a rischiare è Sportiello al secondo di recupero: Rincon prova la botta del limite, Cigarini gli devia la sfera sulla faccia superiore del montante.
Gasperini, che più di scambiare posizione a Tachtsidis e Rigoni non può inventarsi, e il cabezazo privo di slancio di Burdisso (corner di Rincon da destra) che inaugura le occasioncelle nella ripresa (5′) finisce dritto sui tabelloni. Continua a succedere davvero pochino – Kurtic lamenta un mani di Munoz su una sua staffilata dal vertice mancino al 19′ -, finché Capel non fa venire i sorci verdi ai nerazzurri girando di sinistro davanti all’area piccola su cross di Laxalt (29′): Paletta è provvidenziale nel metterci la gamba deviando sul fondo. Ma sulla magata di Rincon al 34′ Dzemaili, l’idolo dei fantacalciofili per il vezzo di entrare e fare qualcosa di buono a freddo, indovina di potenza quello che non era riuscito al compagno pochi attimi prima per il sorprendente vantaggio ospite. E in capo a due giri scarsi di lancetta Pavoletti allunga la scarpa per infilare il raddoppio approfittando di ripartenza e cross di Laxalt. Inutili e tardivi, in mezzo alle scene mute di un attacco sterilissimo, gli innesti di Monachello (sinistro fuori al 43′ dopo lancio di Cigarini corretto da Migliaccio, destro parato da Perin nell’extra time) ed Estigarribia. Sabato alle 15 arriva l’Inter: urge correre ai ripari.
S.F.