Una bellissima storia di promesse che si rispettano sempre, perché la parola data è sacra, anche se ormai sono passati quasi dieci anni e all’epoca la serata era stata bagnata da qualche bicchiere di vino rosso. I due ragazzi in questione sono due persone speciali, rare nel nostro pallone. Il primo si chiama Matteo Bonomi ed è da un ventennio uno dei più forti numeri dieci nati in Val Seriana, il secondo si chiama Giorgio Robecchi ed è il ds di una Gandinese col vento in poppa, un club che sabato pomeriggio inaugurerà uno stadietto unico nel suo genere, un gioiello, una sorta di Juventus Stadium in miniatura, qualcosa che può essere pensato (e poi costruito) solo da quei folli geni che sono i muratori della Bergamasca. Da aggiungere la cosa più importante: i due sono entrambi uomini di cuore, che mettono gli amici al primo posto. Forse proprio per questo, da ragazzi Matteo e Giorgio diventano come fratelli. Bonomi è la stella della Pro Vercelli, Robecchi, che si diverte a vincere campionati su campionati nel Csi a sette con la mitica Ecocostruzioni, ogni sabato prende il treno e lo raggiunge in Piemonte. Troppo bello andare a vedere le giocate sopraffine del talento di Albino, troppo bello passare del tempo con lui e i suoi compagni di squadra, ragazzotti super in campo e strasimpatici fuori. La domenica la partita, uno sul rettangolo di gioco, l’altro a sostenerlo sugli spalti, poi il ritorno in Valle Seriana, in macchina insieme, a chiacchierare, ovviamente, di pallone. Arriviamo così a una sera del 2010, qualche bicchiere di vino rosso ed ecco il patto tra i due amici: la promessa che l’ultima stagione della carriera da calciatore di Matteo sarà con Giorgio come ds.
Gli anni passano, Matteo lascia la Pro e torna nella nostra provincia regalando grandi emozioni ai tifosi delle nostre big di Serie D, ad Alzano, a Ciserano e a Scanzo. Dribbling secchi, gol a giro da appena fuori area, assist deliziosi di un calciatore che sembra aver fermato il tempo. Si arriva all’ultima stagione, Matteo, neo quarantenne, le tenta tutte pur di salvare una Nuova Selvino con la sfortuna addosso, ma le sue reti e la sua classe non bastano e i biancorossi scendono in Seconda. In quella categoria c’è la Gandinese di Giorgio, anima della rinascita rossonera, ds di una società che ha l’entusiasmo a mille. Ignoriamo cosa si siano detti quindici giorni fa i due amici, se si siano ritrovati a tavola, con lo stesso vino rosso di allora, quello che sappiamo è che Matteo Bonomi giocherà nel 2019-2020 nella Gandinese di Giorgio Robecchi e, anche solo per il patto tra loro due, chi scrive spera che a Gandino sia un’annata di grandi vittorie.
Matteo Bonfanti
Nelle foto: Matteo e Giorgio nel 2010 ai tempi della Pro Vercelli, poi Bonomi con la divisa del Ciserano e Robecchi in bicicletta con la maglia rossonera