Giocatori che sono finiti sul trono di “Uomini&Donne” e poi altri che si sono atteggiati da star del calcio mondiale: negli ultimi anni la televisione italiana ha provato ad entrare negli spogliatoi di alcune squadre di calcio dilettantistiche per provare a raccontare da dentro la vita di spogliatoio. Il tentativo è anche riuscito visti gli ascolti ma c’è sempre stata la sensazione che fosse tutto un po’ troppo spettacolarizzato e che a emergere fosse sempre la figura del calciatore ‘leccato’, ‘pettinato’, ‘curato’, con anelli, braccialetti, catenine tanto che in molti sono finiti poi a fare i tronisti. Tutti li abbiamo guardati e abbiamo atteso la trasmissione quotidiana ma spegnevamo la tv sempre storcendo un po’ il naso o sorridendo. E allora ci proviamo noi di Bergamo&Sport a dire come stanno realmente le cose in una squadra di Seconda Categoria, quali sono i personaggi che ne fanno parte, quali umori circolano nello spogliatoio, come viene vissuta la partita della domenica, la vigilia del sabato e il post partita del lunedì. Proveremo a raccontare come riescono ragazzi tra i 20 e i 35 anni ad allenarsi e a giocare col caldo e il freddo, il sole cocente e la pioggia battente o la neve dopo 8 ore di studio o di lavoro in molti casi anche massacranti. Entreremo nello spogliatoio dell’ Usd Loreto per cercare di far capire a chi vede il calcio da fuori, cosa si prova a stare in un gruppo di una trentina di persone, quali sono le battute più frequenti, i modi per divertirsi, i riti, i difetti dei compagni, le liti, gli screzi, la figura del mister e dei dirigenti. Proveremo a raccontare la partita in “prima persona” da chi in campo c’è e può sentire odori, rumori, voci, particolari che da fuori nessuno può vedere e nemmeno capire. Lo faremo con 4 appuntamenti a settimana su www.bergamoesport.it ogni lunedì (dopo la partita della domenica), mercoledì (dopo il primo allenamento settimanale del martedì), venerdì (dopo il secondo di giovedì) e sabato a poche ore dal calcio d’inizio. Sarà un diario di viaggio, un “Loretario” abbiamo deciso di chiamarlo, un cammino lungo nove mesi sperando di partorire qualcosa di nuovo e curioso.
PRIMA PUNTATA – Il giorno della vigilia, domenica 7 settembre
E’ un giorno speciale per Loreto oggi perché l’urna della Federazione ha voluto che l’esordio in campionato mettesse di fronte subito i “cugini” dell’Excelsior per uno dei derby più storici e sentiti del calcio provinciale. Abbiamo già avuto un antipasto di quello che potrebbe accadere oggi durante la seconda giornata di Coppa Lombardia che si è chiusa con una nostra vittoria in rimonta (2-1). Sono volati cartellini gialli e rossi a raffica con gli animi che si sono incendiati ben presto e accenni di rissa che sono scattati dentro al campo e anche fuori trascinandosi anche nei giorni successivi. In tanti quella sera se le sono promesse per la prossima partita e tutto questo non ha fatto altro che alzare la temperatura. In gruppo ci abbiamo riso su, ben consapevoli che, una volta in campo, ci sarà ben poco da ridere e ognuno metterà in campo tutto per accaparrarsi l’intera posta. La vigilia della partita, e in particolare di un derby, è sempre speciale e diversa: ci si prefissa di andare a letto al sabato sera ad orari decenti, di svegliarsi presto e mangiare poco, sano e coi tempi giusti ma chi davvero ha rispettato queste piccole regole lo si capisce solo alle 14.15, all’ora del ritrovo in campo. Spesso gli occhiali scuri cercano di coprire notti brave, anche l’andatura con cui si arriva è un segno così come i racconti di chi preferisce confessare. “Sei arrivato direttamente dalla serata?”: è la battuta più frequente che viene rivolta ma quando il mister negli spogliatoi mette a sedere tutti davanti a lui e inizia il lungo discorso prepartita gli umori cambiano, le facce si fanno serie, il battito accelera e i respiri diventano profondi. Ci si guarda negli occhi, si dicono poche cose, ci si scalda e poi si entra in campo per 90′ in apnea. La settimana è trascorsa bene, caratterizzata dal 3-3 di giovedì sera in coppa contro la Voluntas Osio. L’allenamento di venerdì è stato blando, l’umore alto e le gambe stanche. “Dona” (Fabrizio Donadoni) è comparso a bordo campo camminando rigido per un dolore al coccige e le battute su una doccia a due nel post partita di giovedì col “Momo” (Samuel Sackey) si sono sprecate. “Cino” (Matteo Scintu) (il cui soprannome è arrivato direttamente da mister Sergio Poli al primo allenamento per una chiara somiglianza con Alvaro Recoba) ha assistito ai nostri scatti e alla nostra tiratissima partitella senza prenderne parte a causa del lavoro che lo ha trattenuto fino a tarda sera ma la casacca rossoblu del Cagliari con scritto Gigi Riva 11 ha fatto scalpore. Quanto la partita d’esordio sia attesa lo si capisce dai messaggi che hanno riempito nel weekend il nostro gruppo whatsapp: l’ultimo è giunto alle 23:49, poi tutti a letto. Forse.
A cura di Federico Biffignandi