Calcio Brembate da sogno dopo l’incredibile match giocato domenica pomeriggio contro una Barianese in gran forma e che dirà la sua fino alla fine del campionato. Intanto il presente nel girone D di Seconda è un altro, si chiama, appunto, Calcio Brembate, in vetta col suo eroe, Carminati, l’estroso numero sette della squadra brillantemente allenata da mister Motteran, giocatore di un’altra categoria, che l’ha risolta con una bordata da quaranta cinque metri, dopo aver alzato la testa e aver visto Candilati fuori dai pali, quando correva il sesto minuto di recupero e le due formazioni erano sul 2-2.

Il migliore del big match è ovviamente Carminati, geniaccio del nostro calcio provinciale, il top di una formazione che gira comunque tutta a meraviglia. Due accenni di cronaca della sfida con la Barianese: Calcio Brembate subito avanti di due gol, prodezze di Colleoni e Morisco, poi il ritorno di fiamma ospite, con Rossi che dimezza lo svantaggio a fine primo tempo e la rete del pareggio firmata da Gueye al 93’. Tre minuti dopo il timbro finale già raccontato.

Calcio Brembate mai domo. E per vincere un girone tosto come il D, con corazzate fortissime come Badalasco, Pumenengo, Boltiere, Fara, Bariano, Brignanese e Barianese, serve crederci sempre. Tante le prove maestose tra i padroni di casa. Già detto di Carminati, ecco gli altri top: Tufano, il portiere, poi Ruggeri, Assi, Pagnoncelli, Radaelli, i due Colleoni, La Femina e Morisco.

Gruppo in gran forma e ora in vetta, in attesa di un altro big match da urlo, in programma domenica, contro l’ottimo Boltiere.

Applausi, dovuti, anche alla Barianese che ha tenuto testa fino alla fine alla capolista, grazie alle prove perfette offerte da ragazzi come Gueye, Grisa, Rossi e Pasqualotto. A loro, i quattro moschettieri di mister Pisoni, il compito di trascinare i compagni all’immediato riscatto già domenica quando la Barianese ospiterà l’altro immenso squadrone del girone D, un Badalasco pieno zeppo di talenti, distante appena un punticino dalla vetta occupata dal Calcio Brembate, ma con una partita in più da giocare.

Matteo Bonfanti