Diciamo la verità, tra maratone a tavola e compagnie non sempre graditissime a volte le cene natalizie rischiano di essere un po’ una “palla”, e per evitarle ogni scusa è buona. Non è voluto invece mancare praticamente nessuno sabato scorso all’attesissima serata di gala dell’Osio Sopra, con la società biancorossa che si è data appuntamento al ristorante Daina di Dalmine per la tradizionale cena di Natale. E che, come ormai accade da diversi anni, si è subito trasformata in vera festa, grazie alla simpatia e alla verve di dirigenti e calciatori. A svettare su tutti, e chi lo conosce lo sa bene, il mister della prima squadra, un Charlie Doneda straripante e incontenibile, perfetto anche in versione cantante nel trascinare i commensali con la sua personale versione del suo cavallo di battaglia, “Gente della notte” di Jovanotti, un inno alla vita e al (sano) divertimento.
Applausi per tutti, e in particolare per il presidente Giovanni Ferrari, sempre disponibile e alla mano, e per questo premiato dai ragazzi della squadra che quest’anno hanno deciso con un bel gesto di omaggiare lui e gli altri dirigenti della società con un imponente cesto natalizio, consegnato anche ad un commosso Fabio Spaterna, giornalista della nostra testata che da anni segue con passione le gesta della squadra biancorossa. Passerella per tutti, quindi, dal direttore sportivo Mauro Savio al preparatore Roberto Tironi, fino ai fidati dirigenti Lecchi e Marta Abati, che capitan Simone Alborghetti nel suo discorso alla squadra ha voluto celebrare con simpatia e anche un briciolo di giusta emozione.
Una serata da ricordare, quindi, anche per l’ottimo e abbondante menu preparato dallo chef del Daina: perfetta l’ospitalità di Daniela, la simpaticissima “wag” di Pietro Suardi (fantasista straripante in campo e a tavola) a contendersi la palma della simpatia con bomber Enzo Brischetto e tutti gli altri protagonisti della banda osiense, con il portierone Stefano Viviani, la giovane sorpresa Luca Doneda e il pupillo di Doneda, Abdul Dabre sul podio dei più stilosi, insieme ai già citati Suardi e Brischetto. Ma “ol balù”? Di calcio non se ne è praticamente parlato: dalle parti di Osio Sopra, infatti, si pensa prima al gruppo e al divertimento, a costruire uomini di spessore sin dalle giovanili. Se poi vengono anche i risultati, che peraltro in questi anni sono sempre arrivati, tanto meglio. Auguri a tutti.