In uno dei momenti storici calcisticamente (e non solo) più tormentati, da Clusone arriva un bellissimo spot per il nostro pallone tanto sofferente: il protagonista è Sergio Simonetti, centrocampista del Baradello Clusone che – dopo la concessione di un calcio di rigore a proprio favore nella sfida contro l’Oratorio Albino dell’11 ottobre – ha corretto la decisione del direttore di gara riconoscendo di non aver subito alcun fallo nel frangente che ha indotto l’arbitro all’errore:
“Sugli sviluppi di un’azione dalla destra – spiega il classe 1998 – mi sono inserito in area su scarico del mio compagno e, complice il campo umido, sono scivolato da solo procurandomi una distorsione alla caviglia. Le mie urla di dolore hanno tratto in inganno l’arbitro, il quale ha ravvisato un intervento falloso del mio marcatore e ci ha concesso il penalty. Inizialmente non mi sono accorto di nulla, poi quando ho visto gli avversari protestare ho preferito riferire all’arbitro che in realtà non vi era stato alcun contatto irregolare“. Un manifesto di sportività e di onestà, sempre più merce rara quando ci si sfida sul rettangolo verde: “Ho pensato al mio avversario e mi sarebbe dispiaciuto molto se a causa di quell’equivoco avesse subito una ramanzina dall’allenatore o dai compagni. Per questo ho detto semplicemente la verità“. E questo vale più di un gol. Chapeau, Sergio!
Michael Di Chiaro