A guardare la classifica sembrerebbe una partita senza storia, di quelle in cui la capolista fa giocare le seconde linee. Invece Almé-Bergamo Alta non sarà così e l’imbattibile prima della classe dovrà mettercela tutta per non perdere punti fondamentali nella corsa alla promozione in Prima categoria. Perché i cittadini, che hanno appena venti punti in diciannove gare giocate, sono infatti reduci dall’impresa della domenica, il pareggio a reti bianche contro l’altra grande protagonista del raggruppamento, quel La Torre che fin qui era parsa una formazione devastante, una squadra di marziani del pallone.
Ma andiamo con ordine. Domenica alle 14.30 in casa gioca l’Almé, un gruppo fantastico, allenato da un maestro del nostro calcio, mister Ottolenghi, che forse si è messo in testa un pensiero stupendo: arrivare a maggio senza neppure una sconfitta in campionato. Ci riuscirà? Per noi appassionati sarebbe un regalo bellissimo, e, va detto, che i presupposti non mancano. I gialloverdi sono in formissima, e domenica si sono pappati il Ponte Calcio in un sol boccone. Merito di tutti, ovviamente, anche perché nel calcio si gioca in undici e si vince solo se ognuno recita al meglio la propria parte, qualcuno però ha fatto sfracelli. Parliamo di Mattia Caniglia, classe 1992, maestoso, due golassi e l’impressione di essere un centrocampista di un altro pianeta. Da applausi anche Thomas Palazzi, trent’anni il prossimo 29 settembre, goleador imprendibile, l’anno scorso assoluto protagonista della stagione dello Zogno. Squalificato Michele Poleni, quantità e qualità in mediana, pedina importantissima nello scacchiere della prima della classe che ha però rincalzi di assoluto valore.
E gli avversari? Dipende da come scenderanno in campo, se avranno la stessa determinazione ammirata domenica contro il La Torre e nel turno precedente che ha fatto registrare una convincente vittoria a Palazzago. La Polisportiva Bergamo Alta di queste ultime due giornate è una gran bella squadra, forte fisicamente, con diversi elementi che hanno corsa e classe e parecchi giovani interessanti. Ve li presentiamo, con nome e cognome, sono Leonardo Trussardi, che però sarà assente per squalifica, Giulio, Filippo e Mattia Locatelli, Pasquale Paoletti, Vittorio Ponti, Giorgio Remuzzi, Mattia Donadoni, Daniele Frigerio e Diego Manzoni, classe 1997, tecnica da vendere.
Bella sfida, quindi, tra i padroni del campionato e la formazione di Stefano Ardit, una banda che ha tanta voglia di risollevarsi nella classifica del girone A di Seconda categoria.
Matteo Bonfanti