Calafiori avanza, sapendo di dover saltare la prossima per squalifica, e Zaccagni la mette a giro al novantottesimo sotto l’incrocio. Secondo posto dell’Azzurro un po’ sbiadito dietro l’Invencible Armada. Agli ottavi, il 29 giugno, a Berlino, ore 18, c’è la Svizzera dell’ex Remo Freuler. Tra quelli che sotto le Mura giocano ancora, uno parte finalmente titolare da ala sinistra del tridente ma non la vede mai facendosi sostituire da Budimir nella seconda metà; l’altro assaggia la panchina per la prima volta dall’inizio col ct Spalletti virato dall’ostico 4-2-3-1 al 3-5-2, subentrando a Raspadori al settantacinquesimo per la formula inedita del doppio centravanti. Il confronto a debita distanza nel girone B fra campioni d’Europa nell’Atalanta tra Mario Pasalic e Gianluca Scamacca è la sfida nella sfida mancata in Croazia-Italia a Lipsia.
Il primo è quasi certamente fuori, sempre 2 punti ma differenza reti sfavorevole (-3 contro 0) rispetto alla Slovenia dell’altro grande ex Josip Ilicic (non deve perdere con l’Inghilterra martedì; va fuori solo se ne prende 3 senza segnare – 2 gol fatti, altrettanti subiti – e la Cechia vince) fin qui ha il quarto e ultimo posto buono assicurato, anche se la Repubblica Ceca (1 e la Turchia da affrontare) può sbatterla fuori vincendo la gara che le resta. La contestuale sconfitta con una Spagna a punteggio pieno condanna per converso l’Albania di Berat Djimsiti all’uscita dalla competizione da ultima classificata nel raggruppamento. Luka Modric viene fermato dal dischetto da Donnarumma (braccio alto di Frattesi su tiro di Kramaric) ma non sbaglia in tap-in dopo la paratissima sul sostituto del bergamasco onorario issando per 43 illusori giri di lancetta i suoi al secondo posto nel Girone B di Euro 2024.
Il sostituto naturale del romano, Retegui, si vede di testa oltre il ventesimo su uno spiovente di Calafiori guadagnando un corner per il contrasto di Gvardiol, mentre è Stanisic poco più tardi a fargli muro con lo stesso esito sul pallone di Pellegrini dall’out destro. Il portierone del PSG, prima di negare il vantaggio ai Vatreni, mette cuce pezze sui pericoli di Sucic (5′, mancino da fuori), il contraltare di destra del nerazzurro nel primo tempo, imitato da Livakovic (27′) sulla zuccata suggerita all’ex atalantino Bastoni da Barella. Al 42′ Scamacca è in dai e vai con Chiesa, cambio di Dimarco dal 57′, senza arrivare in tempo alla deviazione davanti all’area piccola in scivolata. Il centrattacco di Fidene tenta la fortuna dalla distanza al 92′ guadagnando un angolo e basta. Tocca ad altri salvare la patria.
Djimsiti, infine, chiude gli Europei a Düsseldorf da capitano. Al 12′ si fa anticipare da Joselu, terminale unico delle Furie Rosse (nel finale ci sarà Morata), lasciandolo staccare, e il minuto successivo esce troppo alto sull’ex avversario di Champions (nella Dinamo Zagabria) Dani Olmo che trova l’imbucata del match winner Ferran Torres. Il perno di Gasperini, che in Nazionale con Sylvinho gioca a quattro, ferma invece da par suo l’assistman del rompighiaccio a una decina dall’intervallo su apertura di Grimaldo, avversario il 22 maggio a Dublino nella finale di Europa League vinta contro il Bayer Leverkusen.
Gli schipetari giocano bene ma hanno la colpa di non vedere la porta. Asllani saggia da fuori i riflessi di Raya (45′) prima del rischio di 2-0 dell’avversario diretto di Berat (2′) che inaugura la ripresa con una girata appena fuori su pallone sempre del terzino sinistro iberico. Al 19′ Raya ferma la girata del neo entrato Broja lungo uno schema da fermo battuto dall’interista a sorpresa. A cronometro raddoppiato, il minorenne Yamal tenta la giocata del lunedì mandando in tilt Djimsiti ma senza giungere al dunque e sul ribaltamento Hoxha spreca alle stelle la palla del possibile pari. Al 2′ dei 4′ di recupero sempre Broja, nella mischia innescata da un’altra situazione inattiva stavolta da destra, trova l’esterno destro bloccato in tuffo dal portiere spagnolo.