Atalanta – Hellas Verona 2-2 (2-0) ATALANTA (3-4-1-2):
Carnesecchi 5; Toloi (cap.) 5,5 (18′ st Kolasinac 6), Hien 6, Djimsiti 5,5; Holm 5,5 (36′ st Hateboer 6,5), Ederson 6,5, Pasalic 6, Ruggeri 6; Koopmeiners 6; De Ketelaere 5,5 (18′ st Miranchuk 6,5), Scamacca 7,5 (18′ st Lookman 6). A disp.: 1 Musso, 31 Rossi; 43 Bonfanti, 20 Bakker, 25 Adopo, 10 Touré. All.: Gian Piero Gasperini 5,5.
VERONA (4-2-3-1): Montipò 6,5; Centonze 6,5 (45′ st Tchatchoua sv), Magnani 6, Dawidowicz 6, Cabal 6,5; Folorunsho 6,5 (45′ st Coppola sv), Dani Silva 6; Noslin 7,5, Suslov 7 (32′ st Vinagre ), Lazovic (cap.) 6,5 (32′ st Mitrovic ); Bonazzoli 5 (13′ st Swiderski 5). A disp.: 16 Chiesa, 34 Perilli; 6 Belahyane, 37 Charlys, 7 Tavsan, 80 Cissé, 9 Henry. All.: Marco Baroni 7.
Arbitro: Sacchi di Macerata 7 (Lo Cicero di Brescia, M. Rossi di Biella; IV Dionisi di L’Aquila. V.A.R. Di Paolo di Avezzano, A.V.A.R. Maggioni di Lecco).
RETI: 13′ pt Scamacca (A), 18′ st Ederson (A), 11′ st Lazovic (H), 15′ st Noslin (H).
Note: serata tiepida e serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori 14.666 per un incasso di 328.861,25 euro. Ammoniti Suslov e Dani Silva per gioco scorretto. Occasioni da gol 14-8, tiri totali 16-13, parati 6-4, respinti/deviati 2-3. Corner 5-4, recupero 1′ e 5′.
Bergamo – Come buttare via punti preziosi per la scala al quinto posto, a questo punto da abbandonare perché in campionato gli eroi di coppa non vanno. Tranne uno, però sostituito a patatrac consumato dai compagni, mica da lui. Gol e assist per diventare l’idolo dei tifosi che ormai ne ammirano le prodezze sui due fronti. Doppietta imbracciata ad Anfield, rompighiaccio a Bergamo col Verona. Nell’Atalanta è decisamente il momento di Gianluca Scamacca, che apre lo score nel Monday Night corroborato dalla solitaria corsa di Ederson. Lazovic e Noslin riaprono incredibilmente i discorsi prima dell’ora di gioco e, a numero 90 ormai fuori dai giochi, non si riesce più a segnare nemmeno per scherzo. La Roma ringrazia sentitamente: ora per rivedere la Champions serve vincere l’Europa League, meglio lasciar perdere calcoli e tabelle di marcia.
Il centravanti di Fidene ne fa una delle sue, controllo e tiro immediato, mentre il brasiliano s’invola a tio di un errore di Suslov che non riesce a tirare in porta nonostante l’ottimo servizio di Noslin.
Se il destro di Toloi poco dopo il minuto è un alleggerimento da tic-tac, la testa di Hom sbucata al settimo su palla dal fondo di De Ketelaere è qualcosa di più serio, benché molle e centralissimo. Alla sporca dozzina il belga non tira senza sfruttare l’asse tra Toloi e il futuro rompighiaccio, Scamacca, ma è proprio il romano a risolvere la questione del vantaggio, arpionando al volo il suggerimento di Koopmeiners per l’incredibile e improvvisa botta al volo baciata dalla traversa bassa. L’ex Salernitana è servito nella volatona in navata dall’apripista e si vola sul serio, a parte quando Carnesecchi rimette con le mani inavvertitamente per Lazovic che alza la parabola a porta sguarnita dal vertice sinistro. Lo fa anche RoboKoop il minuto dopo su sponda di Cdk in scia alla rimessa laterale di Holm, e Pasalic due, ottenuta palla proprio dall’olandese a rimorchio.
Seguono occasioni su occasioni. Fra 31′ e 32′, volo d’angelo di Pasalic parato da Montipò su suggerimento lungo di Koop, che poi allarga col piede debole sulla palla dentro di Charlesone, il 2001 in prestito dal Milan. Due giri di lancetta e il fiammingo col destro a momenti calava il tris: l’attrezzo rimbalza davanti al portiere ospite, che però sa metterci la pezza. Al pari del portiere di casa, al quarantesimo, sul sinistro di Suslov dalla lunga e poi, dall’angolo susseguente, sulla schiacciata di Magnani. Sprazzetto gialloblù ed ecco lo schema da fermo di Pasalic (dal centrosinistra) per Koopmeiners che imbocca Montipò da più d’una ventina di metri con una staffilata comunque non debole a un paio di corsette dall’intervallo. Ripresa avviata scaldando i guantoni al riminese per tramite del tuttosinistro Cabal dal lato contestuale fuori area (5′), finché il capitano veronese non taglia al limite per tramutare in oro nell’angolino alla destra di Carnesecchi il vassoietto di Noslin, che ci mette quattro minuti scarsi a punire l’incertezza a due tra Djimsiti e il suo numero 29 che esce male firmando il 2-2 in spaccata sul traversone di Centonze. Tutto da rifare, anzi fifa blu sul terzo corner avversario del serbo col terzo tempo alto di Folorunsho (24′). Dea di pura rabbia, anche se un po’ svuotata. Al 28′ Montipò chiude bene il palo da Miranchuk, che incrocia quasi dalla linea di fondo. Ma è Holm, tirandola ai piccioni al 34′, che manca un matchball clamoroso, smarcato dal russo. Swiderski impatta male di fronte la palla di Vinagre (36′). Finale pazzesco, come del resto l’intreccio da thrilling. Miranchuk ci riprova al 42′ trovando la risposta in corner di Montipò, mentre Hien solo soletto spedisce fuori nel gioco delle torri con Hateboer sull’angolo numero cinque di RoboKoop. Nel recupero, Miranchuk non angola da centro area a rimorchio di Koopmeiners e Noslin impegna Carnesecchi da fuori in due tempi.