San Paolo Apostolo – Pozzo Calcio 7-2 (5-2)SAN PAOLO:
Justin Kone; Tommaso Sacchetto (cap.), Giorgio Pansini; Anas Sabar, Edoardo Curro, David Crotti; Tommaso Bianchi. Cambi: Gabriel Dilda Merlo, Nicolas Dilda Merlo, Nicolò Sacchetto, Federico Finazzi. Staff: Vittorino Coffetti, Nicola Sacchetto e Giovanni Camponovo.
POZZO D’ADDA: Catalin Capatina; Fabio Allende, Elvis Kaza; Diego Crippa, Marco Persegoni (cap.), Deivid Syziu; Mattia Bernasconi. Cambi: Matteo Abastante (n.e.); Federico Fiore, Andre Ramaro, Lorenzo Peverada (in porta nel st); Alessandro Scarso, Dominique Kourouma. Staff: Alessandro Allende Villa e Giorgio Peverada.
Arbitro: Roberto Gusmini.
RETI: nel pt 1′ Curro, 2′ Sabar, 5′ Syziu (P), 11′ Crotti, 12′ T. Sacchetto, 23′ Ramaro (P), 25′ N. Dilda Merlo; nel st 6′ Crotti, 18′ T. Sacchetto.
Note: ammonito Ramaro. Corner 5-3, recupero 1′ e 3′.
Bergamo – Niente di meglio di sette ragazzi per volta e per fronte che si contendono l’attrezzo di cuoio nella calda primavera dello sport giovanile alle prese con la ripartenza. Un messaggio di speranza in carne, ossa, facce sorridenti o anche incupìte per un errore, ma la passione e la voglia di divertirsi esondano, coinvolgendo un pubblico che può assistere solo dalla balaustra dell’area ristoro col chiosco in mezzo. I gialloneri dell’oratorio pungono come vespe, gli altri se la giocano ma non ce n’è, soprattutto per il gap denunciato dal kick off all’intervallo, 25 giri di lancetta più tardi. Cinquina nel primo tempo, con doppiette di Crotti e capitan Tommaso Sacchetto, bravi a infilare il bis personale da fermo, poi accademia pura o quasi. Il San Paolo cala il settebello sporco sul tavolo verde di casa ospitando nella prima giornata di ritorno i Giovanissimi di Pozzo d’Adda, già battuti con lo stesso scarto (6-1) a campi invertiti, con due partite a Verdellino e Urgnano da giocare per chiudere il girone C dei Ragazzi a 7. I milanesi, privi di un portiere di ruolo, patiscono per tutta la prima metà gli scarichi di Bianchi, vicino al gol al 15′ in lob e nel finale (parata di Crippa, appena subentrato all’altro esterno riciclato Peverada, e palo) quando libero da incombenze specifiche, vanno sotto subito con l’uno-due Curro-Sabar, ovvero stoccata da fuori deviata da Kaza nel tentativo di rinviarla in extremis e diagonale basso sul secondo palo. Il futuro terzo estremo baluardo dei giallorossi fa le prove generali di assist baciando la spizzata di Bernasconi, saltato in leggero controtempo (3′), per poi imbeccare volata e appoggio del laterale sinistro Syziu che apre il piattone quanto basta sull’uscita di Kone. Quest’ultimo è attento nell’alzare oltre il montante la punizione di Kaza (9′), mentre Crotti in capo a due minuti converte un contropiede convergendo da sinistra per il tocco ravvicinato.
A ruota, e non siamo nemmeno al cinquanta per cento della frazione, il bergamasco con la fascia al braccio indovina lo specchio da lontano. Se il gemello Nicolò dà fiato a mancina, l’altra coppia di consanguinei strettissimi, i Dilda Merlo, pasteggia fino all’arrotondamento: Gabriele (21′) coglie il primo legno del sabato pomeriggio, proprio a un amen dalla seconda e ultima marcatura altrui grazie al corridoio trovato da Peverada (tiro a giro largo di pochissimo al 17′), da sinistra, per la botta a mezz’altezza di Ramaro baciata dalla faccia interna della sbarra verticale; Nicolas, meno numeri ma più concreto, si fa respingere la pallonessa servitagli dal suo falso nueve per poi segnare di forza nel contrasto col cuore della difesa abduana. La ripresa vede due tentativi del nuovo totem avanzato Kourouma (2′ e 7′), che cambia lato senza riuscire a far abbassare la sfera a sufficienza, e qualche residuo di buona cronaca al netto delle due punizioni magistrali di Crotti, procurata dal velocissimo e tecnico Gabriele, e dell’altro doppiettista dalle retrovie con una palombella non priva di potenza. Al 3′ Kaza rischia l’autorete deviando sulla parte alta della traversa il corner da destra di Crotti, che al 7′ infrange contro i guantoni di Peverada le speranze di tripletta in asse con il Dilda più rapido, quindi il batti e ribatti nel quarto d’ora finale in cui non mancano le chances anche per gli avversari. A Syziu, girandosi, e Crippa sull’angolo susseguente sono Kone e il montante a negare il 13; nel finale, Scarso non angola abbastanza di sinistro e Gabriele Dilda per un soffio non fa salire i suoi sull’ottovolante.
Simone Fornoni