Manolo Gabbiadini, risultato positivo giovedì, non poteva sapere di avere appena scoperchiato il vaso di Pandora degli infetti da Coronavirus in quota Sampdoria. Oggi se ne sarebbero aggiunti altri tre, secondo Il Secolo XIX. Solo che dopo i quattro di ieri più il medico sociale, adesso, il club blucerchiato ha deciso di mettere i titoli di coda alla comunicazione delle risultanze anagrafiche dei propri tesserati coinvolti “per evitare inutili allarmismi”.
Dopo il bergamasco (di Bolgare) Gabbiadini, che non ha mai presentato un solo sintomo, venerdì è stato il giorno di Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina, Morten Thorsby e del dottor Amedeo Baldari (il medico). Il sabato, giorno infausto, ecco la cortina di silenzio: “L’U.C. Sampdoria comunica che, onde evitare fughe di notizie ed inutili allarmismi, ha scelto di non dare più informazioni sui propri tesserati che, in presenza di lievi sintomi, sono stati sottoposti agli accertamenti previsti in merito al Coronavirus-COVID-19. L’unica notizia importante è che i ragazzi stanno tutti bene e sono nei loro domicili a Genova”.
La nota ufficiale, con la Lega Calcio di Serie A a fare l’in bocca al lupo ai giocatori doriani, si conclude con un pubblico appello alla stampa: “In un momento così complicato per il nostro Paese e nel rispetto di chi sta operando in prima linea è doveroso non alimentare ulteriori preoccupazioni per situazioni sotto controllo. Invitiamo gli organi d’informazione a rispettare la nostra scelta”. Più tardi, il coming out sanitario di Bartosz Bereszynski e Fabio De Paoli sui rispettivi profili Instagram: “Sfortunatamente sono risultato positivo al Covid-19. Sto bene. Nonostante le adeguate precauzioni, non sono riuscito a evitare l’infezione”, scrive il polacco.
Il jolly veneto, invece, usa parole più rabbiose: “Purtroppo sono risultato positivo al COVID-19. Ci tengo a rassicurarvi che sto bene! Questo mostro invisibile ci sta colpendo indistintamente, ma adottando le giuste misure e seguendo la direttiva sanitarie, possiamo vincere la nostra più grande partita e tornare più forti di prima. Un abbraccio a tutte le persone contagiate e un ringraziamento a tutti i medici che ci stanno aiutando”.