Bologna, stadio “Renato Dall’Ara”, sabato 28 settembre – 6a giornata serie A – ore 20.45

Bologna – Atalanta 1-1 (0-0)

BOLOGNA (4-3-3): Skorupski 6,5; Posch 6,5, Beukema 6,5, Lucumì 5,5, Lykogiannis 7; Aebischer 6 (23′ st Erlic 6,5), Freuler 6, Fabbian 5,5 (1′ st Urbanski 6,5); Orsolini (cap.) 6 (9′ st Casale 6,5), Castro 7 (23′ st Dallinga 6), Ndoye 7 (39′ st Holm sv). A disp.: 23 Bagnolini, 34 Ravaglia; 16 Corazza, 29 De Silvestri, 33 Miranda, 6 Moro, 10 Karlsson, 14 Iling Junior, 30 Dominguez, 21 Odgaard. All.: Vincenzo Italiano 7.

ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 6; Kossounou 5,5 (18′ st Retegui 5), Djimsiti 6, Kolašinac 6 (34′ st Zaniolo 7); Bellanova 5,5 (18′ st Cuadrado 6), De Roon 6,5, Éderson 6,5, Ruggeri 5,5 (34′ st Pasalic 6); Brescianini 6 (45′ pt Samardzic 7); De Ketelaere 5,5, Lookman 6. A disp.: 28 Rui Patrício, 31 Rossi; 5 Godfrey, 49 Del Lungo, 27 Palestra, 77 Zappacosta, 6 Sulemana. All.: Gian Piero Gasperini 6.

Arbitro: Rapuano di Rimini 6 (Zingarelli di Siena, Politi di Lecce; IV Perenzoni di Rovereto. V.A.R. Massa di Imperia, A.V.A.R. Di Paolo di Avezzano).

RETI: 1′ st Castro (B), 45′ st Samardzic (A).

Note: serata tiepida, spettatori 27.126. Ammoniti Freuler, Bellanova, Kossounou, Fabbian ed Ederson per gioco scorretto, Skorupski per ritardata rimessa in gioco. Espulso Lucumiì al 7′ st per fallo su chiara occasione da gol. Tiri totali 5-23, nello specchio 1-5, parati 0-4, respinti/deviati 3-7, legni 0-2. Var: 1. Corner 2-9, recupero 3′ e 4’30”.

BolognaCastro trova l’angolo opposto in scia a Ndoye, sfuggito a Bellanova, dopo due legni di cui uno suo Samardzic (primo gol nerazzurro) firma il pari a giro al novantesimo. L’Atalanta a Bologna fatica e zoppica anche in superiorità numerica per 42 minuti e mezzo abbondanti, dopo essersi vista negare un penalty (solo calcio franco dal limite; contatto di piede fuori che non ha fatto cadere De Ketelaere), ma la sbracciata era davanti al dischetto), senza riuscire a ritrovare gli equilibri perduti e perdendo per soprammercato anche Brescianini oltre a Hien in vista della seconda di Champions a Gelsenkirchen contro lo Shakhtar. 7 punti in 6 giornate sono davvero poca roba.

Botta e risposta tra 4′ e 6′ con Lookman ad allungarla un po’ troppo per Kolasinac e Castro a svettare alto sul cross di Lykogiannis dopo la prima rimessa dal lato con Ndoye a ridargliela, un cruccio gasperiniano specie nel ko da poker a San Siro alla terza giornata. Kossounou, da braccetto destro e non più perno come martedì sera, arriva al tiro precocemente, stavolta di sinistro, all’ottavo, ma senza misura e sbilanciato all’indietro col busto, da poco oltre una ventina di metri. Superati i brividi freddi per un tocco sospetto di Brescianini sul cross del greco, De Ketelaere alza di fronte sul primo angolo di Lookman da destra alla sporca dozzina, precedendo di un minuto la masticata di Orsolini, ex come Freuler dal giallo frettoloso per fermare Bellanova, suggerita dalla punta centrale e stoppata da Djimsiti. Al 16′, la fotocopia, ma su una situazione ben più arroventata per via del liscio di Ruggeri che non ferma il lungolinea di Posch dalla trequarti difensiva.

A due corsette dal ventesimo è il nigeriano a sfiorare il vantaggio: palla dentro del fiammingo, taglio di Ademola e Skorupski ci mette il corpo per deviare in corner. Il mastino albanese si ripete chiudendo Castro poco più tardi, mentre dopo una lunga fase di studio, a 9′ dalla pausa o poco di più, CDK si fa recuperare dal terzino dirimpettaio. Al 38′ Brescianini allunga il passo e nel ciancicare il tiro mancino sul servizio dal fondo di Kolasinac si fa la bua al flessore: risentimento, entra Samardzic in capo a qualche minuto per sprecare di destro alle soglie del recupero l’appoggio a rimorchio della sua punta mancina come lui.

Il primo tiro di casa nello specchio in avvio di ripresa costa carissimo, poi sfuma la chance di raddrizzarla. CDK soffia l’attrezzo a Lucumì che lo trattiene pestandogli pure la scarpa e l’arbitro rivede il rigore (assegnato al 5′): il fallo inizia fuori, il colombiano viene espulso e lo schema di Samardzic vede Lookman servire forse involontariamente Bellanova che davanti all’area piccola la scaglia sulla traversa (7′). L’anglo-nigeriano scarica sull’esterno della rete il corner dalla sinistra del serbo ex Udinese al decimo. Sventata da Posch di petto la combinazione De Roon-Lookman in scavino, si riforma il tridente con Retegui in mezzo e Ruggeri a scalare a terzo di sinistra. Al ventesimo, altro rischio dall’asse Castro-Ndoye, ma Ederson, poi punito per la spallata alla new entry Dallinga, lo contrasta da par suo. Finale da follie pure. Carnesecchi (38′) arrischia il dribbling macchinosissimo su Ndoye, Lookman scambia con Zaniolo che gliela rende di tacco ma non controlla bene (42′), l’ex romanista se la vede deviare in corner di schiena da Lykogiannis, Samardzic coglie il legno sulla rifinitura di Pasalic e De Ketelaere viene stoppato al dunque (44′) in attesa del sospirato 1-1 a giro dal limite, davvero splendido, su assist di Zaniolo. Al 2′ di extra time, sull’onda lunga del nono angolo, Erlic stoppa Pasalic e Lookman sbaglia la mira quasi all’intersezione sinistra della lunetta. Il pareggiatore non completa l’impresa telefonando all’estremo polacco (4′) e Cuadrado non corregge il tracciante al fotofinish di Lookman con velo di CDK.