Pro Sesto – AlbinoLeffe 0-0PRO SESTO (4-2-3-1):
Del Frate 6,5; Giubilato 6, Pecorini 6, Caverzasi 6, Gualdi 6,5; Brentan 7, Gattoni 6 (30′ st Buongiorno 6); Capelli 6 (12’ st Ghezzi 6), Marchesi 6, Scapuzzi 6,5; Capogna 5,5 (39′ st Grandi sv). A disp.: Bagheria, Maldini, Marzupio, Lucarelli, Motta, Ferrero, Silba. All.: Stefano Di Gioia 6 (Simone Banchieri squalificato).
ALBINOLEFFE (3-5-2): Rossi 7,5; Gusu 6, Marchetti 6, Miculi 6; Poletti 6,5, Giorgione 6,5, Nichetti 6, Piccoli 6,5, Petrungaro 6; Galeandro 6, Zoma 6 (12′ st Tomaselli 6,5). A disp.: Facchetti, Michelotti, Doumbia, Muzio, De Felice, Freri, Concas, Angeloni. All.: Michele Marcolini 6.
Arbitro: Zucchetti di Foligno (Toce di Firenze, Tomasi di Schio; IV Gauzolino di Torino).
Note: al 12′ pt Rossi para il rigore a Capogna. Pomeriggio velato, terreno in discrete condizioni. Spettatori 438 per un incasso di 1.825 euro (compresa la quota abbonati). Ammoniti Giubilato, Caverzasi (fallo di mano), Nichetti e Galeandro. Tiri totali 10-8, nello specchio 4-4, respinti/deviati 2-0, parati 3-4. Corner 1-5, recupero 0′ e 2′.
Sesto San Giovanni (Milano) – Il sogno di Capogna dal dischetto sbatte contro le manone di un 2000 che, al netto dei penalty da lotteria intercettati in Coppa Italia, con mezzo organico fuori per acciacchi è letteralmente l’ultimo baluardo dell’AlbinoLeffe. Non c’è due senza tre e Matteo Rossi, millennial carpigiano che sostituisce tra i pali gli spallati da infermeria Savini-Pagno, para un altro rigore a tiro di quello del lecchese Iocolano dopo averlo fatto in precedenza col seregnese D’Andrea. Quarto punto, quello sul campo del fanalino di coda Pro Sesto, sui 22 di squadra che finora valgono la quinta piazza del girone A di serie C in un novembre ancora da chiudere a doppia mandata: mercoledì 24 il quarto casalingo di Coppa Italia col Catanzaro (14.30) e l’ospitata al Piacenza il 28 (17.30) per la sedicesima di un campionato a ostacoli.
Zoma, il risolutore del Rigamonti-Ceppi, sbuca di testa (8′) senza centrare lo specchio, cosa riuscita invece dalla loffia di Giorgione (5′), sul pallone dall’out di Poletti, proprio un tris cronometrico prima della possibile svolta scongiurata dal portiere seriano: a tiro del tentativo sull’asse Scapuzzi–Capelli da sinistra con conclusione ciccata, Brentan sulla ribattuta del muro sul suo stesso tiro sposta l’attrezzo facendo cadere il trappola il capitano bluceleste. Rossi mette una pezza anche sul tap-in di chi s’è guadagnato il rigore. Nel primo tempo, occasioncelle anche per l’accentrato Petrungaro dal limite (centrale, 17′), con la bordata in diagonale da 25 metri del sannita respinta da Del Frate (20′), lo schema da fermo di Gualdi a una manita dalla pausa con Scapuzzi a tirare male e la punizione crossata di Giorgione dalla destra alle soglie dell’intervallo ricacciata fuori dallo specchio.
Nella ripresa, al 4′, apertura col gioco da quinto a quinto non chiuso di destro dal pendolino sinistro romano da pochi passi, quindi Giubilato dalla lunga spara in curva (10′) prima dell’unico cambio di Marcolini che avanza lo stesso ex Primavera granata con Tomaselli a sostituire lo scorso match winner. A tiro del quarto d’ora il mancato match winner sestese scodella per Gattoni che manca di fatto la sfera; poco dopo, Scapuzzi da destra trova un guardiano dei pali insormontabile. Al ventesimo tocca anche ai bergamaschi, con Piccoli a sterzare su Giubilato senza superare l’ostacolo del numero 1 di casa in uscita tempestiva. Al 28′ il piazzato forte ma centrale di Marchesi, al 34′ il tiro-cross della punta locale più attiva sventato dalla new entry davanti alla riga. Il paratutto la prende anche a Gualdi, che tenta la magia alla Socrates col taco de ouro a 9 dal novantesimo deviando la palla di Ghezzi da mancina, mentre l’ultimo sussulto di qua è l’acrobazia volante di Marchetti al minuto 87, fuori di poco, sull’angolo da destra del compagno con la fascia al braccio.