Pompea Mantova – Bergamo Basket 2014 69-78 (21-17, 31-37, 46-55)STINGS MANTOVA:
Vencato (cap.) 6 (2/6, 0/2, 2/3, 8 r., 8 ass.), Veideman 5 (1/5, 1/5), Raspino 5 (1/3, 1/3, 7 r., 4 ass.), Ghersetti 19 (2/5, 5/7, 3 ass.), Morse 10 (3/7, 4/4 tl, 7 r., 1 st.); Guerra n.e., Maspero 5 (1/2, 1/3), Visconti 10 (2/6 da 3, 4/5 tl), Albertini n.e., Ferrara 1 (1/2 tl), Poggi 6 (3/3, 0/1 tl, 1 st.), Metreveli 2 (1/3). Coach: Alessandro Finelli. Rimbalzi 8-28, assist 20.
BB14: Taylor 14 (3/7, 2/4, 2/2, 5 rec., 3 ass.), Roderick 21 (3/7, 2/5, 9/12, 15 r., 9 ass., 1 st.), Sergio (cap.) 8 (3/5, 0/2, 2/2, 1 st.), Fattori 11 (1/3, 3/5, 5 r., 1 st.), Benvenuti 11 (4/7, 3/3 tl); Zugno 11 (1/1, 2/3, 3/3), Bedini, Casella 2 (1/2, 0/5), Zucca (0/1 da 3), Piccoli n.e. Coach: Sandro Dell’Agnello. Rimbalzi 4-29, assist 15.
Arbitri: Dori di Mirano, Rudellat di Nuoro e Valzani di Milano.
Note: timeout 5’15” B (15-11), 14’20” B (28-24), 15’45” M (28-28), 18’35” M (28-34), 28’24” M (46-53), 31’20” B (54-57), 35’26” M (59-67), 37’10” B (64-71), 38’16” M (66-75).
Mantova – Finché c’è Terrence Roderick e il suo ginocchio tiene, la speranza di vincere l’ottavo di playoff di A2 con Mantova per Bergamo rimane più viva che mai. Il titolare di punta dei gialloneri non deve nemmeno strafare, ma soltanto spianare la strada assumendosi onori e oneri nel primo tempo (14 e 9 tabelloni, per gradire) per poi delegare progressivamente le responsabilità redistribuendole ai nove impiegati del roster di Dell’Agnello. Buono il 2-1, domenica al PalaBam si può strappare il ticket per i quarti di finale.
L’uomo di Philadelphia risponde subito per le rime all’ex Ghersetti dalla lunga, il gioco da tre di Benvenuti la porta sul 7-3 e per ribaltare l’inerzia ci vuole l’imbucata pesante di Visconti sul 13-11 a metà del guado della frazioncina iniziale. Sul pari a quota 28 nel secondo quarto, ecco lo stacchetto a suon di triple di Taylor, Roderick e Fattori al rientro dalla sospensione. Nella ripresa, start col più 8 dell’ala di Cecina (42-34, 1’30”), ma Raspino e Veideman ci prendono da dove vale dispari e coi virgiliani a distanza dell’ennesima bomba ci vuole l’imbeccata della guardia Usa per il suo centro (51-46, 3’32” da fine cronometro). Il vantaggio resiste, anzi tende a irrobustirsi grazie al contributo di un panchinaro efficace come Zugno (siluro del più 6 sul 60) e al solito Benvenuti (67-59, 2′ alla sirena), aggiungendoci la piastrella implacabile di Fattori che uccide il match alle soglie dell’ultimo timeout. C’è pure il 77-66 by BT, giusto per provocare la reazione dell’ex per ridurre il gap.
S.F.