Monza – Atalanta 2-2 (1-0)MONZA (3-5-2):
Mazza 8; Lupinetti 5,5, Brugarello 6, Ravelli 6 (12′ st Postiglione 6); Marras 6,5, Dell’Acqua 6,5 (25′ st Bagnaschi 5,5), Berretta 7, Dien 6,5, Capolupo 6 (12′ st Domanico 6); Antunovic 6, Ferraris (cap.) 6,5 (32′ st Fernandes sv). A disp.: Bifulco, Cattaneo, Martins, Zini, Nenè, Graziano, Ballabio. All.: Alessandro Lupi 6,5.
ATALANTA (3-4-2-1): Pardel 6; Guerini (cap.) 6,5, Comi 6, Tornaghi 6; Ghezzi 6 (1′ st Capac 6,5), M. Colombo 6,5, Manzoni 6,5 (38′ st Riccio sv), Armstrong 7; Vavassori 7, Bonanomi 6,5 (47′ st Fiogbe sv); Vlahovic 7. A disp.: Leto, Sala; Obrić, Chiggiato, Tavanti, Ragnoli Galli, Jonsson, Martinelli. All.: Giovanni Bosi 6,5.
Arbitro: Vergaro di Bari 4 (Brunetti di Milano, Macchi di Gallarate).
RETI: 16′ pt Ferraris (M), 25′ st e 43′ st rig. Vlahovic (A), 46′ st rig. Antunovic (M).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 300. Ammoniti Capolupo, Armstrong, Dell’Acqua, Capac, Lupinetti per gioco scorretto, Tornaghi e Vlahovic per proteste. Occasioni da gol 8-14, tiri totali 11-17, parati 2-8, respinti/deviati 2-4. Corner 3-9, recupero 1′ e 5′.
Monza – Fallo di confusione, tra il doppiettista Vlahovic in caduta che forse l’ha subìto lui, Tornaghi (su Brugarello, che si lamenta indicandolo) a saltare sull’ultimo corner e Bonanomi in disimpegno su Postiglione (è lui a sbilanciare il 9 bergamasco) e non si capisce nemmeno a danno di chi, sicuramente non di Antunovic che trasforma il regalo dal dischetto, e il protagonismo dell’arbitro Vergaro al “Luigi Berlusconi”-Monzello toglie alla Primavera dell’Atalanta i 2 punti che le avrebbero consentito di staccare il Sassuolo issandosi al sesto posto solitario. Ancora a braccetto, invece, a quota 30. La spizzata su ammollo di Guerini per il 17 del capocannoniere di categoria porta male al Monza solo perché chiama anche il 18 su rigore per l’illusoria rimonta, causa scivolata più palla che piede di Postiglione su Vavassori nell’asse a sinistra di quest’ultimo con Colombo. Ma ancora prima la giacchetta colorata aveva sorvolato su una sbracciata di un difensore brianzolo. Insomma, disastri in serie. Nel prossimo weekend sale ad Alzano Lombardo la Sampdoria, che oggi ha fermato sempre sul 2-2 i neroverdi rivali della Baby Dea nella corsa ai playoff.
Se zio Vanja si fa vedere per la prima volta al minuto 58 scarso, per l’Under 19 nerazzurra è comunque segno che è stata dura, visto che nel primo tempo la porta l’ha vista solo il pendolino Armstrong, sinistro dal vertice salvato da Mazza in tuffo e quindi destro da seconda palla, sugli sviluppi del corner susseguente, fuori misura. Due occasioni a punteggio sotto un paio di corsette oltre la mezzora, e meno male che Pardel a ruota è un gatto magico nel negare il raddoppio in gioco aereo al primo marcatore innescato da Dené. La zampata mancina sotto la traversa del bomber locale alle soglie della doppia cifra, figlia della respinta pardeliana di pugno su cross teso di Dell’Acqua e del muro bergamasco sulla conclusione del regista Berretta, non lasciava presagire nulla di buono. Leggi, pressione costante dei portacolori del calcio della corona ferrea che col loro bomber costringono Pardel all’uscita di piede un metro fuori area replicata poi a metà campo invertite, anche se la squadra di Bosi sa uscire bene alla distanza.
Nella ripresa, consumata la botta appena sopra il montante del serbo, dopo una conclusione storta dalla lunetta di Dell’Acqua, a metà del guado c’è la puntata secca di Vavassori che da destra non può trovare che i pugni serrati del portiere di casa, mentre una manciatina cronometrica più tardi a Bonanomi mancano i centimetri nel gioco delle torri con Tornaghi da palla inattiva dettata da Colombo dall’out sinistro. Inerzia comunque ribaltata e Manzoni, a giro, non sfrutta le battute di dribbling dello slalomeggiante Capac solo per il braccio disteso dell’ultimo ostacolo. Occasione che precede le occasionissime al 34′, un tris di portate Vanja-Comi-Manzoni, colpo di testa su azione da colpo di reni, idem da angolo di Bonanomi dalla destra e ribattuta tesa in mischia.
Altra pezza miracolosa di Mazza all’ottantunesimo, sempre sul centravanti, sbucato con la zampatina da pallone a rientrare di Vavassori, e qui c’è il giallo: è il braccio alto di Bagnaschi, alzato sopra la testa tanto per non sbagliarsi, sul tap-in dello stesso italobrasiliano, a negare praticamente un gol fatto. Subìto il sorpasso lo stesso, i Lupi-boys, con l’ex Floccari, oggi dirigente, in panchina insieme a lui, si rendono subito pericolosi col sinistro di Berretta intercettato da Pardel nell’angoletto. Tutto inutile, il tiro dalla bandierina innesca un paio di mischie di troppo e il direttore di gara indica risoluto il dischetto. Fiogbe, verso il gong, slalomeggia col sinistro ma non trova la via della porta.