Passando dal cimitero di Bergamo, in questo periodo, ho notato le edicole dei fioristi chiuse. Ieri per la prima volta ho visto che qualcuno stava riordinando il suo negozio in vista del nuovo decreto che, tra due ore, lunedì 4 maggio, permetterà anche a loro di riaprire i battenti. Ho scambiato quattro chiacchiere con alcuni di loro. Mi dicono: “Era l’otto marzo il giorno in cui ci hanno definitivamente ordinato di chiudere. Tra la primavera alle porte e la festa della donna, eravamo pieni di merce che piano piano, al passo con la marcescenza, abbiamo dovuto buttare via”. Tanto spreco dunque per chi tratta prodotti freschi a breve scadenza. Ma il loro lavoro non è solo la rivendita: “Noi qui vendiamo piante e fiori ma ci occupiamo anche della manutenzione delle tombe del cimitero. I bergamaschi hanno grande cura delle loro tombe, ci tengono a che siano sempre belle in ordine. Durante il periodo del lock down, il cimitero era chiuso anche per noi e solo questa mattina abbiamo potuto dare un’occhiata all’interno. Rispetto al solito i monumenti sono in uno stato di non cura incredibile. Oltre all’assenza di manutenzione anche il sole, sempre presente in questa primavera e le alte temperature hanno seccato tutto”. Da lunedì i fioristi torneranno ad accudire il verde e i colori del cimitero facendo rifiorire quel luogo dove oggi riposano tante nuove anime.
Costanza Vismara