23a (4a rit.) serie A – Bergamo, Gewiss Stadium, sabato 1 febbraio (ore 18)
Atalanta – Torino 1-1 (1-1)
ATALANTA (3-4-2-1): Rui Patricio 6; Djimsiti 7, Hien 6,5, Kolasinac 6 (30′ pt Toloi 6); Bellanova 7, De Roon (cap.) 6,5, Ederson 6,5, Ruggeri 6 (12′ st Cuadrado 7); Brescianini 6,5 (12′ st Samardzic 6), De Ketelaere 6 (12′ st Pasalic 6); Retegui 5,5 (40′ st Scamacca sv). A disp.: 31 Rossi; 52 Obric, 27 Palestra, 6 Sulemana, 25 Cassa. All.: Gian Piero Gasperini 6.
TORINO (5-4-1): Milinkovic-Savic 7; Lazaro 6,5 (40′ st Masina sv), Pedersen 5,5 (1′ st Walukiewicz 6), Maripan 7, Coco 6,5, Sosa 5,5; Vlasic 6,5, Ricci (cap.) 6,5, Tameze 6 (31′ st Gineitis 6,5), Karamoh 5 (18′ st Njie 6,5); Adams 5,5 (18′ st Sanabria 6). A disp.: 1 Paleari, 17 A. Donnarumma; 21 Dembelé, 72 Ciammaglichella, 77 Linetty, 99 Yesin. All.: Paolo Vanoli 6,5.
Arbitro: Piccinini di Forlì 5,5 (Bercigli di Firenze, Bahri di Sassari; IV Perenzoni di Rovereto. V.A.R. Pezzuto di Lecce, A.V.A.R. Di Paolo di Avezzano).
RETI: 35′ pt Djimsiti (A), 40′ pt Maripan (T).
Note: Retegui sbaglia il rigore (parato) al 29′ st. Ricordato il doppio ex Emiliano Mondonico. I tifosi dell’Atalanta con due striscioni in Curva Nord Pisani hanno ricordato il gemellaggio con quelli dell’Eintracht Francoforte: “Da 25 anni un vanto il nostro legame fraterno: Bergamo e Francoforte unite in eterno”. Mezza sera piovosa, spettatori 22.547 per un incasso complessivo di 531.908,81 euro. Ammoniti Coco e Tameze per gioco scorretto, Milinkovic-Savic per comportamento non regolamentare (provocazioni alla Curva Nord). Tiri totali 21-5, nello specchio 10-3, parati 6-1, respinti/deviati 8-2. Var: 4. Corner 9-0, recupero 3′ e 7′.
Bergamo – Retegui si conquista il penalty per rimetterla avanti e col saltello evita di spiazzare il lunghissimo dirimpettaio facilitandogli il compito. Risultato, l’Atalanta butta via una vittoria che sarebbe stata strameritata al cospetto del Torino più barricadero e furbo mai visto. Al netto che aio bergamaschi manca un primo rigore, un plot da thrilling che fa sfumare definitivamente i sogni scudetto. Bellanova si vede annullare per un tocco di mano il possibile vantaggio dopo ventuno minuti di vuoto spinto, la difesa ne riperde un altro rimanendo contata più che mai ma è proprio uno dei superstiti, Berat Djimsiti, a schiodare gli occhiali casalinghi col Torino a undici dall’intervallo. Maripan all’altra parte la pareggia con la stessa specialità da palla inattiva e nonostante gli sforzi, e una enorme occasione per Pasalic nel finale, l’1-1 non si muove d’una virgola.
Un derby dell’infermeria, comunque. Toro senza Schuurs, Vojvoda, Ilic, Ilkhan e l’ex Zapata; bergamaschi privi anche di Carnesecchi per un guaio all’adduttore destro in riscaldamento e già privi di Kossounou, Scalvini e Lookman. Brescianini carica subito fallosamente Maripan tagliando sul pallone da destra di Bellanova, poi il tiro-cross di Kolasinac al quarto d’ora dopo il nulla assoluto. Scollinato il ventesimo, Brescianini la scodella per uno degli ex in campo, il laterale destro, che fermato in gioco aereo dal rimpallo con Sosa, ha comunque spazio e tempo per il tap-in lungo il primo palo. Un breve check di Piccinini con la sala Var e il tocco di mano rilevato porta all’annullamento del gol. Kolasinac, scavigliato a Barcellona, viene sostituito da Toloi alla mezzora, stavolta per problemi al flessore destro. Il parabiaghese, che si mangia Sosa come fosse il rinforzino dell’aperitivo, guadagna e batte personalmente il secondo corner dalla destra consentendo al braccetto albanese uno stacco a mezza altezza piuttosto agevole. Ma il centrale cileno altrui la impatta entro la cinquina cronometrica, saltando tra Ruggeri e Retegui, sullo schema di Lazaro dalla trequarti guadagnato da Vlasic, spinto da Brescianini. Nel recupero, Milinkovic-Savic in uscita e Lazaro fermano Brescianini, smarcato rispettivamente da De Ketelaere e dalla destra da Retegui.
La ripresa s’avvia al quinto col recupero prodigioso di Hien su Adams lungo la ripartenza di Tameze. Al 12′, dopo un check per tocco eventuale di mano di Coco sulla palla rimessa dentro da Djimsiti, dentro Cuadrado, Samardzic e Pasalic per Ruggeri, Brescianini e De Ketelaere. Il serbo viene fermato in angolo dallo stesso centrale sinistro ospite e sugli sviluppi ecco il destro centrale al quarto d’ora dello stesso Panita su invito dell’albanese. Retegui col sinistro alza troppo la mira, ma è una soluzione estemporanea, dettata dalla disperazione di non riuscire a rompere le maglie fitte della difesa torinista. Idem il colombiano al 24′ a più d’un metro dalla lunetta, la cartacarbone del conato precedente. Tris di lancetta e il Chapita cade sulla trattenuta di Tameze: rigore, l’oriundo saltella e il serbospagnolo in porta la intuisce alla propria sinistra. Occasionissima al 34′ per Pasalic, che calcia alto al volo di sinistro sul pallone di Bellanova spondato dallo stesso Retegui. Due minuti e il croato è imbeccato stavolta sulla fronte da Samardzic, senza stress per il baluardo altrui.
Rientra Scamacca dopo il crociato sinistro rotto in agosto e colpisce centralmente di testa sulla palla di Cuadrado al 41′, cui risponde Njie col tracciante debole a pelo d’erba dalla lunga. Al novantesimo è centrale pure il tentativo di Cuadrado su apertura di Pasalic.