32a (13a rit.) serie A – Bergamo, Gewiss Stadium – domenica 13 aprile (12.30)
Atalanta – Bologna 2-0 (2-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 7; Djimsiti 7, Hien 7, Kolasinac 6,5 (45′ pt Toloi 6,5); Bellanova 7 (36′ st Cuadrado sv), De Roon (cap.) 6,5, Ederson 6,5, Zappacosta 7 (40′ st Ruggeri sv); Pasalic 7; Retegui 8 (35′ st Maldini sv), Lookman 6 (36′ st Brescianini sv). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 3 Kossounou, 6 Sulemana, 24 Samardzic. All.: Gian Piero Gasperini 7.
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia 6; De Silvestri 6 (26′ st Holm 6), Beukema 5,5, Lucumì 4 (1′ st Casale 6,5, 32′ st Erlic sv), Miranda 7; Pobega 6, Freuler 6; Orsolini 5,5 (1′ st Dominguez 6,5), Fabbian 5 (1′ st Cambiaghi 5,5), Ndoye 7; Dallinga 5. A disp.: 23 Bagnolini, 25 Pessina; 22 Lykogiannis, 6 Moro, 17 El Azzouzi, 20 Aebischer, 21 Odgaard, 39 Pedrola, 9 Castro. All.: Vincenzo Italiano 5,5.
Arbitro: Mariani di Aprilia 6 (Giallatini e Colarossi di Roma 2, IV Ayroldi di Molfetta. V.A.R. Paterna di Teramo, A.V.A.R. Chiffi di Padova.
RETI: 3′ pt Retegui (A), 21′ pt Pasalic (A).
Note: ricordato Piermario Morosini, prodotto del settore giovanile dell’Atalanta, alla vigilia del tredicesimo anniversario della scomparsa in campo a Pescara in maglia Livorno. Primo pomeriggio coperto, spettatori 23.156 per un incasso di 555.025,81 euro. Ammoniti Hien, Zappacosta, Toloi e Miranda per gioco scorretto, Retegui per comportamento non regolamentare. Tiri totali 4-12, nello specchio 2-5, parati 0-5, respinti/deviati 1-4, legni 0-1. Corner 4-5, recupero 4′ e 6′.
Bergamo – Mateo Retegui insacca da zero metri il pallone servitogli da Bellanova, imbeccato nella corsa da Pasalic, servito da destra dal primo marcatore per il comodo appoggino al volo con lo stesso piede. Poco? Basta e avanza. Due minuti e quattordici secondi per spianarsi la strada di sinistro sottoporta, venti e cinquanta per raddoppiarla. L’Atalanta subisce pure il ritorno del Bologna, ma la sfida per mantenere il terzo posto è vinta mentre gli altri escono dalla zona Champions. Un toccasana a ruota del tris di ko a bocca asciutta con la prospettiva di compiere un ulteriore passo avanti dal Milan la sera di Pasqua. Unico neo, il ginocchio sinistro di Sead Kolasinac che preoccupa.
Pronti via, Carnesecchi interrompe in uscita bassa la verticale di Fabbian per il taglio di Ndoye e alla prima folata i bergamaschi passano. All’ottavo, schema crossato Freuler-Miranda per Fabbian che in caduta manda alto sulla spizzata di Lucumì, mentre alla doppia cifra cronometrica è il terzino sinistro bolognese a evitare guai dalla combinazione da sinistra e dal fondo tra Zappacosta, trovato da Ederson, e Lookman, scodellata duplice da spazzare via in diagonale. Coi nerazzurri in controllo, succede pochino, al netto di un borseggio di Ndoye a Lookman, ma Orsolini viene recuperato da Kolasinac. Siamo al ventesimo, poco più di 50 secondi al bis, col Chapita a vincere il duello contro il centralone colombiano per la scodellata a favore del Vatreno, dalla puntualità del killer.
Non è mica in ghiaccio, però. Al 26′ Zappacosta salva capra e cavoli respingendo la volée di Orsolini, ex come Freuler-Cambiaghi-Holm-Sartori-Befani-Margotto, sull’angolo da destra del sivigliano altrui spondato da De Silvestri difendendo di fatto il secondopalo al posto del portiere. Alle soglie della mezzora, ancora l’apripista riceve da mister 301 presenze De Roon scaricando per l’alzata di Ederson dall’area. Due minuti dopo, alla smanacciata di Carnesecchi sul cross di Miranda sugli sviluppi della punizione di Remo segue lo stop del brasiliano al tentativo di seconda di Pobega.
A undici dalla pausa, la paratissima di Carnesecchi che devia sulla base del palo la conclusione dal limite di Ndoye a rimorchio del nuovo schema freuleriano, con Hien ad anticipare la spaccata di Dallinga. L’esterno alto a sinistra avversario crea grattacapi anche nella mischia da corner susseguente, pur sparacchiando di esterno, mentre Orsolini al 43′ approfitta della caduta di Kolasinac per mettere in mezzo un pallone deviato da Hien fuori dalla portata del terminale unico. Il bosgnacco esce in barella (trauma distorsivo al ginocchio sinistro, entro due giorni la verità), l’Orso ruggisce alle soglie della pausa impegnando di testa Carnesecchi su traversone a rientrare del suo capitano, ma è in posizione irregolare. Al rientro dal tunnel i felsinei presentano Casale, l’altro ex Cambiaghi e Dominguez per Lucumì, Fabbian e Orsolini ed è il secondo dei citati a tenere subito sul pezzo l’estremo riminese (4′) su input dell’onnipresente Ndoye. Sbracciato da Ravaglia il crossetto mancino di Lookman in combutta col contropiedista ex Salernitana, poi Carnesecchi rinvia corto su Miranda e param prima il piattone destro aperto ancora dalla sottopunta argentina (13′) e poco più tardi il tiro-cross del solito notoche sdottoreggia a mancina.
La Dotta del pallone continua a tirare di più ma senza costrutto, vedi Ndoye al qaurto d’ora sull’angolo concesso da Ederson, o Casale che nel rimpallonzo in aria con Toloi manda sopra la traversa l’ennesima traiettoria mirandiana da situazione inattiva, stavolta dall’out sinistro (22′). Il Gasp cambia due terzi dell’attacco e la fascia destra; al 39′ Freuler ci prova di seconda dalla distanza dopo un cross di Ndoye rinviato di fronte da Hien: attrezzo alto, Italiano rimandato. Il digiuno di vittorie casalinghe in campionato, con soli 4 punti nelle ultime 7 di campionato, perdurava dal 22 dicembre, 3-2 all’Empoli con doppietta del neo infortunato Charles De Ketelaere. I conti fateli voi…