13a serie A – Parma, stadio “Ennio Tardini”, sabato 23 novembre (20.45)
Parma – Atalanta 1-3 (0-2)
PARMA (4-2-3-1): Suzuki 5,5; Couibaly 6 (26′ st Hainaut 5,5), Balogh 6, Delprato (cap.) 6,5, Valeri 7; Estevez 6 (26′ st Almqvist 5,5), Sohm 6,5; Man 6, Cancellieri 7,5 (37′ st Charpentier sv), Benedyczak 5 (1′ st Mihaila 7); Bonny 6 (26′ st Haj 5,5). A disp.: 1 Chichizola, 40 Corvi; 46 Leoni, 77 Di Chiara, 16 Keita, 23 Camara. All.: Fabio Pecchia 6,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 7; Kossounou 6,5, Hien 6, Toloi (cap.) 6 (37′ st Scalvini sv); Bellanova 7 (25′ st Cuadrado 7), De Roon 6,5, Ederson 8, Ruggeri 7; Pasalic 7,5 (10′ st Brescianini 6); Retegui 7 (10′ st De Ketelaere 6), Lookman 7,5 (37′ st Samardzic sv). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 7 Cuadrado, 27 Palestra, 6 Sulemana, 10 Zaniolo. All.: Gian Piero Gasperini 7,5.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6 (Preti di Mantova, Bahri di Sassari; IV Massimi di Termoli. V.A.R. Meraviglia di Pistoia, A.V.A.R. Mariani di Aprilia).
RETI: 4′ pt Retegui (A), 38′ pt Ederson (A), 4′ st Cancellieri (P), 30′ st Lookman (A).
Note: serata tardo-autunnale fredda, spettatori 18.790 di cui 13.151 abbonati e 1.081 atalantini per un incasso complessivo di 227.144,09 euro. Espulso Gasperini (9′ st) per somma di ammonizioni (proteste), ammoniti Ruggeri e De Roon per gioco scorretto. Tiri totali 9-15, nello specchio 3-6, parati 2-3, respinti/deviati 3-4. Vari: 3 (goal check – offside). Corner 2-5, recupero 1′ e 4′.

Parma – I numeroni della settima di fila e del primo posto temporaneo a braccetto con l’Inter vanno oltre il ritorno di Giorgio Scalvini a 174 giorni dal crac al crociato. Il plot rasenta comunque il thrilling in una sfida vinta benone perché impestata. Retegui scrive dodici a referto, a Lookman viene annullata la nona stagionale ma entro l’intervallo Ederson decide di metterla ancora più in discesa. L’Atalanta, a quel punto, deve guardarsi dal Parma per il dimezzamento fragoroso a inizio ripresa di Cancellieri, che gabbato Toloi (ultima partita a San Siro il 30 agosto, ultima da titolare il 2 giugno con la Fiorentina) schiaffa sotto la traversa l’input dell’ex meteora Mihaila: cacciato il Gasp da Manganiello, dopo un altro punto annullato Ademola sbatte in porta di rabbia di sinistro il primo traversone valido di Cuadrado. Mai prima d’ora, 28 punti a questo segno: altro record dell’era del grugliaschese.

La zuccata dopo tre minuti e quindici secondi dell’oriundo, assecondata dall’ammollo di Bellanova dietro input di Pasalic, spiana la strada lungo la via Emilia alla ripresa del campionato. Dpo la partenza sprint in giallo trasferta da terzo kit, occhio alla protezione della palla di Bonny che si gira a un metro abbondante dalla lunetta (7′) disegnando una parabola a scendere che si allarga a fianco del palo alla sinistra di Carnesecchi. Il croato esce imperiosamente in recupero sul centravanti in occasione del raddoppio rimasto in canna al decimo al nigeriano, da lui servito di tacco sulla seconda ribattuta infelice dell’ex Delprato dopo un primo alleggerimento di testa di Balogh, perché in offside lievissimo dopo aver seguito l’azione da lui rifinita dalla sinistra per la sponda aerea del rompighiaccio. Se ‘Mola sbatte su Valeri al culmine d’un’azione molto elaborata al quarto d’ora, il jolly vatreno arpiona male in caduta un nuovo radente dal lato corto del primo assistman della serata e ancora l’argentino, due volte, sfiora il due a zero, al 16′ girando a lato di fronte il nuovo crossetto del solito noto e a un tiretto dal vantesimo alzando di destro in area piccola il tracciante del lussureggiante Ederson.

A un tocchettino dalla mezzora, l’asse slavonigeriano costringe il grassobbiese al recupero in angolo in scivolata per impedire al Chapita di imbracciare comodamente la doppietta. Fotocopia due giri di lancetta più tardi, quando c’è da uscire per murare il brasiliano sul filtrante della Super Aquila, che poi tenta di imitare il compagno di reparto sulla cartacarbone dell’uno a zero. No problem, arriva il tap-in dell’ex Salernitana a correzione della sovrapposizione crossata bassa di Ruggeri a Lookman punendo la smanacciata di Suzuki che legge maluccio la situazione. Il nippostatunitense si ricorda deglo obblighi del ruolo prendendola sia al migeriano che allo zognese (42′) sul velo del primo per fargli arrivare l’attrezzo sospinto in avanti da De Roon, poi una svista arbitrale sullo spintone di Cancellieri a Hien libera Bonny a rimorchio col riminese in porta alle soglie dell’intervallo a dire di no alla chance altrui più pericolosa e quindi alla bordata di Valeri dalla lunghissima.

L’ex veronese la schiaffa di potenza col preferito sinistro inaugurando una seconda metà che avrebbe richiesto maggiore attenzione, specie per le fiammate locali di cui sopra, quindi il doppio giallo per Gasperini per aver protestato una volta di troppo a quanto pare su un contatto non sanzionato. Brividi al dodicesimo, quando l’italobrasiliano si calcia sul braccio sinistro per allontanare il pallone da mancina di Valeri, ma da regolamento non è mai rigore mentre sottopunta e prima punta hanno già ceduto la zolla a Brescianini e De Ketelaere. Il pendolino ex Cremonese induce Ederson a un recupero monstre all’ora di gioco, al ventesimo invece è Coulibaly a scongiurare il tris atalantino anticipando Lookman nel gioco delle torri chiamato dal fiammingo su imbeccata del laterale di Parabiago. Sul tacco del firmatario del 2-0 c’è ‘Mola ancora oltre l’ultimo difendente (27’) per il secondo gol non valido della tredicesima, ma un’occasione dopo dall’area piccola davanti al secondo legno non ci sono dubbi di sorta grazie soprattutto alla pulizia di tocco del panita subentrato al primo uomo-assist del sabato sera. Tempo per il muro addosso a Brescianini su sponda di CDK e pure per il giallo a Ruggeri-De Roon tra 89′ e 94′. Undicesimo risultato utile di fila su due fronti: ora sota coi fer martedì in Champions a Berna dallo Young Boys.