di Anna Arsuffi

Venerdì mattina parte il nostro treno per Roma, io, mio papà e mia sorella ci svegliamo ad un orario improponibile ma la voglia di partire è più forte del sonno perché dopo la prima trasferta a Genova non poteva mancare quella di Roma! Arriviamo in stazione e ci vengono a prendere i nostri amici romanisti dai quali dormiamo la notte, il pomeriggio facciamo un giro tra vie e negozi in centro Roma e la sera andiamo a mangiare insieme. La mattina dopo non se ne parla neanche di puntare la sveglia, infatti colazione alle 11.30 anche se un’ora dopo ci portano a mangiare da Trapizzino, un posto in cui ci si sbrodola molto ma è strabuono. Proprio li inizia a farsi sentire l’ansia pre-partita, non aiutata certamente da tutti i romanisti con la maglietta numero 10. Arriviamo allo stadio Olimpico, ci dividiamo dai nostri amici che chiamo al telefono durante la partita e la Curva Sud canta i cori fortissimo, anche se i miei preferiti restano quelli della Nord atalantina. Il primo tempo è stato fantastico, con il gol di Kurtic, nel secondo invece è entrata in campo una Roma completamente diversa e non credo di aver mai sofferto così tanto per una squadra di calcio, ma è sempre meraviglioso. La partita è finita 1-1, io, mio papà e mia sorella siamo felicissimi e ci portiamo a casa il nostro punto meritato. Alla prossima trasferta!