Mario Pasalic
si sta ancora allenando da solo al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia. Il jolly croato, salvo recuperi dell’ultim’ora, difficilmente potrà andare al di là della panchina domenica sera in casa del Milan. Un concorrente in meno per il ruolo di trequartista, ammesso che l’Atalanta non torni al tridente puro dal 1′ allineando Boga a Lookman e Hojlund dopo ben 4 partite col 3-4-1-2. Col Lecce, l’ivoriano ha giocato sì dallo start, ma tra le linee.
Con Hateboer (crociato destro ricostruito due lunedì fa) e Zapata (lesione di primo grado al semimembranoso della coscia destra) ai box alle prese con le terapie riabilitative, l’allenatore Gian Piero Gasperini pare avere le scelte contate, anche a fronte della squalifica di Demiral. Rientrano, invece, Scalvini in difesa e De Roon in mezzo. Al doppio allenamento del mercoledì, a ruota della ripresa martedì pomeriggio dopo il lunedì da rompete le righe, faranno seguito un’altra sessione spalmata sull’intera giornata e due pomeridiani venerdì e sabato.
Due le ipotesi di formazione, legate al possibile cambio di schieramento, tridente o non tridente. Il tecnico dei bergamaschi, infatti, potrebbe optare per il 4-2-3-1, già utilizzato in stagione dall’inizio, per esempio, a Verona e a Monza, oltre che in corso d’opera anche domenica scorsa. Giusto per essere un po’ più imprevedibili cercando di sfuggire alla regola ferrea dell’uno contro uno coi rossoneri, che ormai hanno adottato la difesa a tre. Ecco le due ipotesi di formazione. (3-4-2-1): Musso; Toloi, Palomino (Djimsiti), Scalvini; Zappacosta, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Lookman, Boga; Hojlund. (4-2-3-1): Musso; Toloi, Djimsiti, Scalvini, Maehle (Palomino); De Roon, Koopmeiners; Zappacosta, Ederson, Lookman; Hojlund.