di Giacomo Mayer
Marco Sportiello, un’estate tribolata, un avvio di campionato disastroso. Non ci sono più certezze per uno dei migliori portiere del campionato italiano. Che cosa succede? Troppe voci di mercato: va al Napoli, no, sì, forse, lo vogliono alcuni club di Premier. Intanto non si muove da Bergamo. Gasperini si spazientisce e dopo un’amichevole vuole chiarezza e chiede al portiere che intenzioni abbia. Poi comincia il campionato, brutte figure con Lazio e Sampdoria. Negli spogliatoi di Marassi l’allenatore nerazzurro redarguisce duramente il portiere. Così nelle ore finali del calciomercato, Sportiello è in partenza per Firenze, l’Atalanta si tutela col prestito di Berisha dalla Lazio. Salta tutto, il portierone alla fine resta a Bergamo. Durante la sosta entrano in scena le varie diplomazie anche perché Sportiello è un valore importante della squadra, è un ragazzo serio e mite che non alza mai la voce e fino allo scorso agosto è stato il vero fiore all’occhiello della squadra atalantina e in più viene dal vivaio di Zingonia. Gasperini non ha la minima intenzione di relegarlo in panchina, la fiducia è totale.
Adesso comincia una nuova vita senza più incertezze e dubbi. Il portiere titolare della squadra nerazzurra si chiama Marco Sportiello. Col Torino scende in campo con una vistosa mise rosso pompeiano. Subito in palla al 10’: gran tiro di Benassi, lui vola e spedisce il pallone sopra la traversa. Marco è tornato. E anche al 44’ del primo è attentissimo: sventa di piede un sinistro. Nella ripresa torna prepotentemente al centro delle attenzioni di tutti gli atalantini, giocatori, tecnico, pubblico e media. Siamo al 7’: punizione a 23 metri dalla porta: sul pallone Iago Falque, Sportiello aggiusta una barriera numerosa, poi lo spagnolo batte di sinistro sopra le teste dei nerazzurri che, comunque, si aprono e permettono al pallone di infilarsi alle loro spalle. E lui che fa? In mezzo alla porta, fermo, con i piedi inchiodati, sorpreso dal tiro. Ci risiamo sostengono in molti, sfortunato replicano altri. Di sicuro non è guarito del tutto. Stavolta però Gasperini lo difende: “E’ il migliore, deve essere sostenuto da tutti noi”. Più chiaro di così. A difendere la porta del Torino l’ex City John Hart. Il portiere della nazionale inglese non ha fatto di meglio, anzi il gol di Masiello è colpa sua. Insomma non c’è pace per i portieri.
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