Sog..Nando Rega. Sì, tranquilli era Beckham, ma anche nella vigna di Gianfranco Lochis è roba da farci un film. E, come attori, tutti i suoi operai. Perché, nella domenica delle Palme, sotto il monte degli Ulivi, il Valcalepio ritrova l’Eccellenza, e la ritrova con merito, dopo la mesta retrocessione di 11 mesi fa, quando l’Orsa Iseo costrinse i colori rosso-blu ad alzare bandiera bianca. Sconfitta all’andata, sconfitta al ritorno, senza storia, e da lì è iniziata un’altra storia, questa volta di trionfi in serie. Con Ferdinando Rega, professione bomber, a sbarazzarsi delle avversarie, domenica del San Paolo, doppietta che vale la promozione matematica, ma, soprattutto, con Luca Bosio a comandare le operazioni fuori e Maffioletti quelle sul campo. Ed è proprio da loro che vogliamo cominciare, perché l’ex AlzanoCene e Scanzopedrengo fa centro al primo tentativo da direttore sportivo e ci scherza su: “Mah direi che come inizio non c’è male, sono contentissimo per questo grande traguardo e ringrazio la società che mi ha dato le chiavi per riportare la barca a centrare di nuovo e subito un obiettivo importante: ampiamente raggiunto e meritato per quanto dimostrato in tutto l’arco della stagione. Ora inizia una nuova sfida e terminata la stagione inizieremo subito a lavorare per affrontare l’avventura con la E maiuscola. Quando ho capito che l’uva era matura? Dopo il primo tempo col Forza e Costanza, indipendentemente dal risultato finale, ma quel 2-0 parziale mi ha fatto pensare molto, in positivo”.
Quasi commosso mister Max: “Dedico questo trionfo ai miei collaboratori, da Mario Bettoni a Morotti, dal presidente al direttore sportivo, ma anche a coloro che lavorano dietro le quinte e non vengono mai menzionati, che mi hanno messo a disposizione materiale e organico per poter puntare a qualcosa di importante. Li ringrazio sentitamente e faccio un plauso ai giocatori, ultimamente la tensione era salita a discapito di un po’ della concentrazione: in fondo, con l’aumentare della posta in palio, ci sta”.
Che dire che non hanno già detto a caldo i due grandi protagonisti di questa stagione di successi? Che la riscossa calepina ha una data precisa, il 23 maggio del 2018, giorno di una decisione presa dal presidentissimo Gianfranco Lochis, scelta assai intelligente, che nell’arco di questa annata si è rivelata vincente: ricostruzione affidata a due giovani ex calciatori, il figlio Matteo, team manager, e Luca Bosio, direttore sportivo. I due, a nostro parere, sono stata l’arma in più del mercato estivo per via di qualcosa che altri dirigenti non hanno, la dettagliata conoscenza dei giocatori poi ingaggiati, conosciuti a trecentosessanta gradi perché spesso affrontati sul campo, valutandoli nei pregi e nei difetti, pecche che, va detto, i ragazzi di mister Massimiliano Maffioletti hanno dimostrato di non avere.
Passiamo quindi in rassegna i campioni rossoblù partendo dal bomber, l’uomo copertina, appunto Ferdinando Rega, quindici golassi in questo campionato del girone C di Promozione, prestazioni da attaccante di un’altra categoria, l’ultima a San Paolo mostruosa. Classe, ma anche potenza, senso del gol, ma pure l’altruismo di chi dopo un dribbling mozzafiato mette in porta il compagno di reparto, il signor Andrea Valli, dodici marcature all’attivo, tanto lavoro al servizio della squadra, raro esempio di uno che ai piedi buoni buoni riesce ad abbinare lo spirito di sacrificio. A ispirarli Fabio Ubbiali, sceso di un paio di categorie per fare la differenza sulla trequarti, cosa che in questo palpitante finale di stagione ha fatto in modo straordinario cercando spesso la porta, a riprova le sette reti messe nel sacco, parecchie per un centrocampista. Lui e il suo alter ego, che di cognome fa Thiam, classe 1990, esplosivo, stessi golassi del compagno di reparto, pedina preziosissima nello scacchiere disegnato dal sapiente mister Maffioletti. Avanti coi talenti della mediana, alzando il sipario su Matteo Adobati, duemila, ma che in campo ha l’esperienza di un vecchio leone, su Paolo Licini, altro elemento forte forte, così come Fontana, per tutti Jimmy, nonostante il suo nome di battesimo sia Ivan, centrocampista di assoluto valore, uno che ha fatto la storia del calcio bergamasco e che continua a farla, che i calepini hanno soffiato nel mercato di dicembre a due squadroni di Eccellenza come Brusaporto e AlbinoGandino, club che si erano fatti avanti con insistenza per avere le prestazioni dell’ex stella del Verdello. Mostruosi davanti, reparto in cui vanno assolutamente menzionati il baby d’oro Nicolò Pezzotta e l’ex stella del Rovato Stefano Dalola, perfetti in mezzo al campo con all’occorrenza un ispirato Michael Malzani da spendere per trovare la via del gol, fenomenali in difesa, settore con una serie di ragazzi che farebbero la differenza persino in Eccellenza. Su tutti Luca Vigani, centrale abbonato al sette in pagella, e Roberto Pietta, affidabile, pronto ad annullare il malcapitato fenomeno avversario di turno grazie a un’ottima tecnica e alla grinta che hanno i trascinatori. Sulle fasce l’ex Brusaporto Giorgio Zenoni ed Edoardo Piana, classe 1999, la rivelazione di questa annata 2018-2019. In porta Paolo Trilli, una garanzia. Detto dei titolari o dei primi rincalzi, giusto e doveroso parlare degli altri, chi ha giocato poco, ma che quando è sceso sul campo di gioco non ha fatto rimpiangere i mostri sacri di mister Maffioletti. Parliamo di Pietro Bizzoni, Stephen Boateng, Matteo Curnis, Davide Giardini, Mattia Micheletti, Matteo Pagani, Alessandro Pastori, Matteo Piantoni, Amedeo Sina e Wallyson Wender Sousa Silva.
Della dirigenza qualcosa abbiamo scritto e va ricordato il prezioso lavoro del vicepres Pierluigi Corna, del segretario Simone Curnis, della cassiera Anna Maria Ferro e del tesoriere Marco Maurizio Pagani, a questo punto merita una parola in più il presidente, Gianfranco Lochis, persona che conosciamo di persona, uomo dall’immensa passione calcistica, uno di quelli che fa grandi sogni e li realizza. Questa Promozione in Eccellenza è tanto merito suo.
Fabrizio Locatelli – Matteo Bonfanti