Da anni quando vince la Gavarnese, qui in redazione siamo tutti un pochino più felici. Tanto, anzi tantissimo, per mister Foresti, che chi non lo conosce, dovrebbe incontrarlo almeno una volta nella vita per via del sorriso e della gentilezza che ci mette sempre e che di questi tempi è ormai diventata una cosa rara. Quest’estate, chi scrive, l’ha incontrato addirittura tre volte sulla ciclabile della Valle Seriana, ovviamente, chiacchierando del solito fantastico tema, gli arancioverdi. Che, proprio, questa domenica sono tornati a dare spettacolo rifilando un convincente e spettacolare 3-1 all’Accademia.
Primo tempo così così, chiuso sotto di una rete, poi una ripresa perfetta con le reti di Grigis, l’uomo in più della formazione nembrese, un’iradiddio sulla fascia destra, di Silvestri, mediano tuttofare col vizietto del gol, e di Maffioletti, entrato da appena tre minuti, bravissimo ad archiviare la pratica con una conclusione freddissima.
Tre punti d’oro in una classifica cortissima come ogni stagione nell’equilibratissimo Girone C di Promozione. A riprova che la Gavarnese, quint’ultima, è ad appena sette lunghezze dal Casazza, che è terzo, col prossimo impegno della Gavarnese, quello sul campo del non irresistibile Basiano Masate, che potrebbe regalare agli arancio verdi il pass per uscire definitivamente dalla zona rossa.
Ci crediamo perché domenica Vicari (partita da campione) e compagni sono apparsi in gran forma. Bene Persico, portiere spesso coinvolto nel palleggio, benissimo sia Tengattini che il solito monumentale Yankey. Promossi Consonni, nonostante il giallo in apertura che ne ha limitato un po’ la verve, Acerbis, che si è spesso sganciato dalla difesa per dare manforte alla mediana, Andreoni, arma in più perché dotato di una classe sopraffina.
Già detto di Grigis, Silvestri, Maffioletti e Vicari, gli ultimi due nomi sul nostro taccuino sono quelli di Piccinini e Guariglia, bravi a prendere per mano la squadra dopo un primo tempo non brillantissimo.
Avanti così, per mister Foresti e per tutto il nostro calcio, perché la Gavarnese, il club di una piccola frazione della Valle Seriana, che se la gioca e vince contro le corazzate di paesi che paiono città, mette sempre il buonumore.
Matteo Bonfanti