Il Casazza vince e convince contro la Gavarnese, 3-1 il risultato finale, e si coccola il suo campione, l’attaccante più forte nella storia del calcio provinciale bergamasco, ossia Roberto Pellegris, arrivato a quota 350 gol in carriera. Così il bomber a fine gara, come sempre umile e sorridente, insomma super: “Per me sono sempre uguali, dal primo al trecentocinquantesimo, e sarà uguale il prossimo, spero già domenica. Il gol è quello per cui gioco, perché il mio ruolo porta a quello. Certo, fa piacere raggiungere un traguardo, la cifra tonda, ma sinceramente dal lato mio avevo detto la stessa cosa al trecentesimo, che sarebbero stati più belli il trecentouno, il trecentodue e così via. Alla mia età giocare con quelli che hanno vent’anni in meno fa un po’ specie, però io sto bene fisicamente e me la sento ancora di giocare: quest’anno ho trovato una società, una squadra, un mister, un ambiente a 360 gradi nel quale ho potuto esprimere tutte le mie caratteristiche. È ovvio che se mi fai fare un lavoro diverso o non mi dai tanta fiducia come poteva essere l’anno scorso, quando magari segnavo e poi venivo sostituito, perdi un po’ di quel qualcosa che ti porta invece a lottare, facendo gol al 90’, dopo aver sbagliato lo stop (ride, ndr). Nei professionisti non c’è stato nessun gol, poi comunque ho incontrato mia moglie, ho deciso di sposarmi, farmi una famiglia: ho preferito trovarmi un lavoro e godermi la famiglia, che è la cosa più importante, perché una categoria non cambia niente. Alla fine va bene così, mi sono sempre divertito”.

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