Calcio bergamasco protagonista anche alle latitudini più lontane. Nonché più avverse, almeno sulla carta. Sarà l’effetto del gemellaggio avanzato, in vista del 2023, da Bergamo e Brescia, designate in un colpo solo Capitale della Cultura? Tant’è, l’esodo oltre il fiume Oglio di numerosi esponenti del pallone orobico non lascia indifferenti, considerando l’andamento diametralmente opposto assunto da due piazze-regine della Promozione, indiziate fin dall’estate dei pronostici per un ruolo da protagoniste. Partendo dalle note più grame, è notizia di questa settimana l’esonero comminato dalla Pro Palazzolo a Cristian Forlani, che come spesso accade in questi casi paga a caro prezzo il cattivo andamento della squadra, costruita con le più alte aspettative attingendo a un nucleo numericamente imponente di provenienza bergamasca. Su tutti, “Pupo” Magitteri e Daniele Serafini, ma anche elementi più sottaciuti, eppur particolarmente adatti a rappresentare la Meglio Gioventù che avanza: è questo il caso di due attaccanti, entrambi classe 2000, come Minelli e Alberti. La retroguardia, come tradizione impone quando di mezzo ci sono mister Forlani e la sua fase difensiva, non ha complessivamente sfigurato, ma le sole due vittorie maturate nei nove incontri fin qui disputati ha lanciato un chiaro campanello d’allarme: i palazzolesi aprono attualmente la zona-playout, con otto punti all’attivo, necessitando di un’immediata inversione di rotta. Ecco allora la scelta dell’esonero, ratificata nella mattinata di martedì, coadiuvata dalla nomina del successore, altrettanto noto alle latitudini del calcio orobico. Il nuovo tecnico è Riccardo Poma, in tempi recenti presso Trevigliese e Atletico Chiuduno Grumellese, dunque ottimo conoscitore della zona, nonché valore aggiunto per la Promozione, avendo gravitato soprattutto in Eccellenza. Chi invece ha preso contatto negli ultimi anni con la Promozione è Emanuele Finazzi, che nel 2019 condusse alla salvezza l’allora Pradalunghese. L’esperto tecnico, già protagonista nel Bresciano, con la Rudianese e con un’epopea che fece il paio con i fasti occorsi a Caravaggio, è tornato garante di un super progetto, quale quello imbastito dall’Orceana Calcio, che reduce da troppi anni di anonimato ha puntato su un organico top class per risalire di consensi e, naturalmente, categorie. La compagine di stanza a Orzinuovi ha assunto gradualmente le redini, guadagnando la vetta a braccetto con il Calcio Pavonese, ed esibendo alcuni dati-chiave come l’imbattibilità, tuttora in essere, e come la prolificità dell’attacco, che trascinato dalle reti di Fabrizio Bosis risulta il migliore di tutto il girone D. Per Bosis, accostabile alle vicende di successo raccontate con Pradalunghese e Atletico Chiuduno, ma anche alle caterve di reti segnate lo scorso anno a Scanzo, tanti gol – otto in nove gare – ma anche di importanza capitale, come testimoniato anche dal successo di domenica scorsa con la Nuova Valsabbia. Vittoria di misura, sancita dalla zampata dell’ariete di Ghisalba e blindata da un’accorta fase difensiva che trova in Daniele Zucchinali e Giorgio Belotti gli interpreti più blasonati, in contesto che rimanda chiaramente a palcoscenici superiori. Non è tutto, perché di mezzo ci sono altri fuoriclasse del calibro di Colonetti, i fratelli Duda, il portiere Mazzetti e l’attaccante Vitari, in rappresentanza del blocco ex Calcio Romanese. E di certo si inizia a intravedere la portata degli sforzi e delle aspettative, in una mission votata senza mezzi termini al ritorno in Eccellenza.
Nik