Fiorentina – Atalanta 1-4 (0-2)FIORENTINA (4-3-1-2):
Tognetti 6; Maggini 5,5 (14′ st Vigiani 6,5), Biagetti 5,5 (39′ pt Sadotti 5,5), Romani 5,5, Fortini 5,5; Harder 6,5, Vitolo 5,5 (38′ st Deli sv), Gudelevicius 6 (14′ st Ofoma 5,5); Rubino 6,5; Sene 5,5 (38′ st Presta sv), Caprini 6,5. A disp.: Leonardelli, Scuderi, Spaggiari, Kouadio, Balbo, Mignani. All.: Daniele Galloppa 5,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Pardel 6,5; Guerini (cap.) 7, Comi 7, Tornaghi 6,5; Ghezzi 7,5, Colombo 6,5, Riccio 7,5 (26′ st Bonanomi 6), Armstrong 6,5; Manzoni 7 (44′ st Capac sv); Fiogbe 7,5 (38′ st Castiello sv), Vavassori 8,5 (44′ st Cassa sv). A disp.: Sala, Torriani; Obric, Bonsignori Goggi, Mensah, Camara, Jonsson. All.: Giovanni Bosi 7,5.
Arbitro: Vogliacco di Bari 6,5 (Russo di Torre Annunziata, Romaniello di Napoli).
RETI: 2′ pt Manzoni (A), 23′ st Vavassori (A), 13′ st Riccio (A), 20′ st Caprini (F), 44′ st Vavassori (A).
Note: pomeriggio coperto, spettatori 100. Ammonito Ofoma per gioco scorretto. Occasioni da gol 7-9, tiri totali 13-11, parati 5-2, respinti/deviati 4-4, legni 1-0. Corner 9-5, recupero 1′ e 5′.
Bagno a Ripoli (Firenze) – Assist di tacco all’insaccata sotto il primo sette di Manzoni, ennesima corsa imbeccata da Riccio e tocco sotto sull’uscita di Tognetti bruciando Romani e doppietta imbracciata nel finalino con Castiello a reggergli il calcio del fucile. Nella Primavera dell’Atalanta da scavalco temporaneo alla Roma (49 a 47, gioca a Pasquetta a Verona) al secondo posto dietro l’Inter, Dominic Vavassori (13, 11 in campionato) da solo vale ben più della metà dello score, un roboante 4-1 al Viola Park completato dall’imperiale zuccata del regista figlio d’arte su pallone al bacio di Ghezzi dopo una battuta di dribbling in area di Fiogbe, l’altro moloch di un Giovanni Bosi on fire a ruota dei successi raccolti a Sassuolo e col Frosinone prima della pausa. A sette dalla fine della stagione regolare, sul campo della Fiorentina, a stento in grado di accorciare con lo svettante Caprini su scodella di Vigiani, viene vendicato l’1-2 dell’andata (Vlahovic; Baroncelli, 91′ Rubino dopo il doppio giallo all’82’ a Guerini): si torna ad Alzano domenica 7 aprile (ore 13) col Genoa; quindi, già programmati due sabati di fila contro il Cagliari ad Assemini (ore 11) e ancora al “Carillo Pesenti Pigna” contro la Juventus (13). Ma il vento è ormai decisamente in poppa.
E dire che l’inizio non è granché, con Fortini ad aprire il sinistro di Gudelevicius rintuzzato di piede da Pardel. Al 9′, prima spia di un malessere esistenziale viola davanti alle folate dell’italobrasiliano, con Romani a recuperare e rimpallare rimediando al liscio a due con Biagetti. A un tiretto del quarto d’ora, Sene sbuca insieme a Rubino dalla verticalizzazione di Caprini, ma quasi anticipa l’attrezzo che termina lemme tra le braccia del portiere polacco della Baby Dea. Al 19′ Harder, smorzato da Comi, ottiene soltanto un altro corner con Pardel attento nella smanacciata sopra il montante. Sorpassata la mezzora, Guerini resta sul lato corto a sinistra dopo il secondo angolo ospite e centra per la sponda di Fiogbe, dalla quale Riccio gira addosso a Romani. Manita cronometrica precisa al botta e risposta Harder-Manzoni che trova pronti rispettivamente il portiere dei bergamaschi e Biagetti.
Nella ripresa, terminato fuori il tentativo a giro di Vitolo, ricomincia comunque forte la squadra di Galloppa, punita nel suo impeto garibaldino senza contromisure in copertura lasciando i fianchi ampiamente scoperti: al 5′ apre Harder per Caprini che prende la mira a giro anche lui sbattendo sulle gambe peraltro aperte del capitano atalantino, mentre a orologio raddoppiato Romani sbuca inoffensivamente di testa dal tiro di Rubino dalla bandierina sinistra. Se quest’ultimo spaccherà dal nulla la traversa da quasi trenta metri (22′), il buon Dominic fa le prove di bis (19′) a rimorchio di Candas, eccellente partner di linea, poco prima dell’illusoria riapertura toscana della pratica. Solo un corner dal doppio controbalzo tra le due punte col beninese, che manca il poker nei pressi della mezzora, ma alla fine la quaterna arriverà lo stesso, dopo un ulteriore conato di Armstrong al 32′: controllo perfetto sul crossetto dell’ottimo grassobbiese Ghezzi, Tognetti ci mette il piedone.