25a (6a rit.) Primavera 1 – Formello (Roma), stadio Mirko Fersini – sabato 15 febbraio (ore 11)
Lazio Under 20 – Atalanta Under 20 1-0 (1-0)
LAZIO (4-3-3): Renzetti 6,5; Zazza 6, Bordon 6,5, Bordoni 6,5, Milani 7 (23′ st Karsenty 6); Munoz 6,5, Nazzaro (cap.) 6, Farcomeni 6 (43′ st Gatto sv); Serra 5,5 (32′ st Cuzzarella sv), D’Agostini 7,5 (43′ st Marinaj sv), Balde 7,5 (33′ st Gelli sv). A disp.: Gioele Bosi, Cipriani, Petta, Scuto, Battisti, Ciucci. All.: Sergio Pirozzi 6,5.
ATALANTA (3-4-1-2): E. Zanchi 7; Gobbo 6, Ramaj 6, Armstrong 6 (22′ st Arrigoni 6); Idele 6 (23′ st Damiano 6), Manzoni 6,5, Steffanoni 6, Simonetto 6,5; Bonanomi 5,5 (22′ st Bonsignori Goggi 6,5); Baldo 6 (32′ st Capac sv), Camara 5,5 (1′ st Fiogbe 6). A disp.: Bugli, Ghezzi, Mensah, Gariani, Tavanti, Bilać. All.: Marco Zanchi 6 (Giovanni Bosi squalificato).
Arbitro: Liotta di Castellammare di Stabia (Gigliotti di Lamezia Terme, Mallimaci di Reggio Calabria).
RETE: 14′ pt D’Agostini (L).
Note: mattinata , spettatori . Ammoniti Farcomeni, Bordon e Ramaj per gioco scorretto. Tiri totali 8-8, nello specchio 3-1, parati 2-, respinti/deviati 1-4. Corner 4-11, recupero 0′ e 4′.

Formello (Roma) – Fatta fuori nella lotteria dei rigori la Dynamo Kyiv ad Antalya, riecco la disillusione. Sconfitta di corto muso, la nona in campionato, lungo la stagione altalenante della Primavera dell’Atalanta, chiamata a reggere il doppio fronte con l’Europa almeno fino alla fine d’inverno. Riccio e Serra ad Alzano l’1 settembre, D’Agostini stavolta: con la Lazio il confronto registra il gap sia in termini di classifica avulsa che di classifica vera, 37 a 30 e zona rossa-playout ancora troppo a rischio di risucchio.  Calendario fitto, da qui ai primi di marzo, cominciando dall’infrasettimanale in casa con la Fiorentina mercoledì 19 (ore 15); lunedì 24 c’è il Milan al Vismara (18), quindi l’ospitata al Bologna e la trasferta dal Genoa con l’ottavo di Youth League a Trabzonspor a metà del guado.

In definitiva, sono stati pagati l’avvio e una certa, sistematica asfissia del reparto offensivo, che vede ruotare costantemente parecchi elementi senza trovare una coppia fissa. L’unica conclusione nello specchio dell’intera partita la dice lunga. Al primo volo l’Aquila nidifica a mancina con la sovrapposizione di Milani a Balde e il taglio del match winner per l’insaccata sotto la traversa bruciando due terzi della difesa nerazzurra. Il successivo duello è ben più morbido per Edoardo Zanchi, la folata dopo è chiusa male dall’assistman oltre la traversa dalla media. Nulla al quoto per i nerazzurri al netto di qualche guizzo di Idele, magari con cross, in scia a Manzoni o qualche incartamento di Simonetto. Balde dice trentatré anche virando a destra e Gobbo deve anticipare il primo e unico marcatore di giornata in angolo sfruttando elevazione e tempismo, gli stessi che impediscono al centravanti di casa di imbracciare la doppietta sulla battuta dalla bandierina del succitato partner da tridente. A otto dall’intervallo, finalmente uno squillo atalantino: l’incredibile slalom dal lato corto di sinistra di Manzoni fa secchi Serra e Zaza sfociando nel diagonale mancino respinto da Renzetti per l’alzata in tap-in di Bonanomi che si ritrova la sfera troppo sotto per poter prendere la mira.

Al quarantesimo, però, rischio raddoppio con l’azione in verticale rifinita ancora dal protagonista laziale per il destro incrociato di Balde a lato di mezzo metro dalla destra dell’area. Il medesimo torna a sinistra in avvio di ripresa (3′) per servire a rimorchio Munoz che dalla lunetta alza la mira. Non finisce qui lo slancio capitolino, perché l’ala sinistra serve la prima punta, il portiere ospite cuce un’altra pecetta e Simonetto anticipa Serra scaraventando in angolo. La reazione dei Bosi-boys affidati per squalifica (doccia anticipata in Coppa Italia con la Juve, fino al 21) a Marco Zanchi è flebile, tra una sortita di Baldo stoppata da Bordoni e l’angolo arcuatissimo di Bonanomi a rientrare dalla destra (13′) allontanato di pugno dall’estremo di stanza a Formello. Verso il quarto d’ora il muro biancoceleste si oppone alla puntatina a due dell’attaccante non sostituito e Idele he taglia nei pressi del dischetto lamentando una deviazione di mano.

Ultimo spicchio di gara aperto dal gioco tra corsie tra le new entry Damiano e Arrigoni che svetta sull’esterno alto della rete un po’ defilato a destra verso il fondo, siamo al 28′ e tempo ce ne sarebbe. L’ex campione d’Italia Under 16 ormai due anni fa si fa fermare dalla metà di destra della retroguardia altrui scollinata la mezzora, quando Fiogbe lo appoggia da sinistro dopo aver arpionato un rilancio di Steffanoni; Simonetto (36′) ha un lampo accecante ma invece di fare un passo in più o smazzarla la tenta da oltre venti metri gonfiando la rete dalla parte sbagliata con un lungolinea secco. La cinquina di tiri dalla bandierina di fila, tre di Bonsignori Goggi da destra e il resto di Manzoni, a cavallo dell’ottantaseiesimo. Oltre il novantesimo Ramaj in gioco aereo sul corner di Damiano non sovrasta anima viva.