Atalanta – Milan 1-1 (0-1)ATALANTA (4-3-1-2):
Dajcar 6; Ghislandi 7, Sutalo 5,5 (34′ st De Nipoti sv), Scalvini 7, Ruggeri 6; Gyabuaa 7, Zuccon 5,5 (33′ pt Giovane 6,5), Sidibe 6,5; Cortinovis (cap.) 6; Kobacki 5,5, Vorlicky 6,5. A disp.: 12 Sassi, 13 Scanagatta, 14 Hecko, 15 G. Renault, 16 Ceresoli, 17 Grassi, 18 Bonfanti, 20 Oliveri, 21 A. Mehic, 24 Falleni. All.: Massimo Brambilla 6.
MILAN (4-3-3): Jungdal 5,5; Coubis 6,5, Stanga 6, Michelis 7,5, Oddi 6 (14′ st Obaretin 6,5); Frigerio 7, A. Brambilla (cap.) 6,5, Mionic 5,5; El Hilali 6 (1′ st Robotti 6), Tonin 6,5 (15′ st Nasti 6,5), Roback 5,5 (29′ st N’Gbesso 6). A disp.: 12 Moleri, 22 Desplanches (p), 13 Kerkez, 15 Fili, 16 Tahar, 17 Saco, 18 Cretti, 19 Tolomello. All.: Federico Giunti 6.
Arbitro: Delrio di Reggio Emilia 6,5 (Buonocore di Marsala, Pragliola di Terni).
RETI: 10′ pt Michelis (M), 24′ st Gyabuaa (A),
Note: ammoniti Giovane e De Nipoti per gioco scorretto. Tiri totali 13-6, nello specchio 3-5, respinti/deviati 4-0, parati 3-4, legni 1-0. Corner 9-2, recupero 1′ e 4′.
Zingonia – Michelis la sblocca a freddo prendendo l’ascensore in torsione, il risolutore dell’andata Cortinovis resta fermo al palo, i compagni sprecano l’impossibile e Gyabuaa alla terza fetta si gusta la polentina del punticino. Ma è un 1-1 amaro, al rientro dalla pausa, perché la seconda di ritorno zavorra la corsa ai playoff dell’Atalanta Primavera, che si fa fermare a Zingonia dal Milan pari classifica (24), non vince dal 3-1 casalingo all’Ascoli (Sidibe, Italeng, Vorlicky) ed è reduce dai pari extra moenia pieni di rimpianti con Inter e Juve (3-3; 2 Sidibe, Cortinovis). Se la terza a Empoli, domenica 11 a pranzo, è avvolta nell’incertezza per i 16 positivi nei toscani, il mese di aprile proseguirà comunque ospitando la Roma (sabato 17 alle 15) e andando a Torino il 25 (12.30).
Parola alla cronaca. Niente prima del tracciante dal limite appena largo dell’avanzato e accentrato Sidibe all’ottavo, figlio del recupero di Ruggeri a spezzare l’asse Frigerio-Tonin verso l’attacco innescando Vorlicky in rifinitura, ma entro il paio cronometrico piove la doccia gelata. Sul primissimo angolo da sinistra di Alessio, figlio e nemico di turno del guru di casa Massimo Brambilla, la palombella beffarda di tempia del centrale difensivo sinistro a un metro dal vertice dell’area piccola di fronte al primo palo che si spegne sotto il sette opposto. Il quarto d’ora vede la grande muraglia opposta al fantasista ceco, il 17′ la conclusione nello specchio numero 1 del prestito del Gasp chiamato Sutalo (infortunato nel finale) che dopo la sponda di Cortinovis impegna Jungdal nella presa a cartoccio. Vagamente pretenziosa la rabona quasi dal fondo di Lukas il Moravo al ventesimo, smorzata da Stanga tra le braccia del portiere del Diavolo. Pericolo nerissimo all’alba del ventisei, quando El Hilali centra dal lato destro, Ghislandi cicca il rinvio – unico errore della sua giornata – e la mezzala destra a due fasi scarica per la zuccata lemme del suo centravanti.
Verso l’intervallo, oltre a un certo inceppamento nelle combinazioni offensive, anche la scalogna, sotto forma dell’acciacco muscolare di Zuccon cui subentra Giovane e soprattutto del legno alto colto dalla distanza dalla botta liftata e improvvisa del regista offensivo di Monterosso a dieci dalla pausa, con Tonin a rispondere di testa troppo sotto al culmine della sgroppata con cross di Coubis. Ma è del futuro impattatore, che alza il piattone al volo sprecando (38′) l’ammollo da mancina del ragazzo con l’11 sulla schiena, la chance più nitida ed eclatante da un passettino. Il giro di lancetta dopo, invece, il capolavoro è del battistrada, che in estirada spezza la trama Cortinovis-Kobacki sul lancetto del ceco. C’è ancora tempo per due occasioni in black and blue, il tap-in di Sidibe stoppato dall’onnipresente Michelis, sulla scia dell’uscita da guantoni saponati del suo estremo baluardo sulla punizione crossata di Ruggeri (43′), e il destro privo di mira di prima intenzione di Vorlicky sul quarto angolo a favore.
Al rientro dal tunnel l’avanti polacco pensa bene di non tirare indietro la gamba colpendo in volto Jungdal sul lungolinea del terzino osiense, ma il delitto vero e proprio è l’ex Parma a consumarlo, al 12′, quando il filtrante del precedente, ricevuto l’attrezzo dallo scambio Ghislandi-Cortinovis sul vertice destro, gli apre il piattone sinistro a lato senza ostacoli. Serve aspettare metà ripresa per l’agognato pari sull’uno, firmato Gyabuaa nello schema da corner di Ghislandi con Scalvini in elevazione a servirgli la sfera sottomisura a tiro dell’ennesima respinta dell’apripista dello score su Sidibe, raggiunto dallo scarico proprio dell’italo-ghanese dopo la palla dentro di Vorlicky. A un ottovolante dal novantesimo l’apertura dell’erede del mister atalantino trova la bramosia di gollasso poco entro i trenta metri di Frigerio, ma Dajcar nell’unico balzo del sabato pomeriggio sa metterci il colpo di reni. E per il sinistro strozzato di N’Gbesso sul la di Nasti, appena prima che parta il recupero, c’è da ringraziare il raddoppio in copertura di Ghislandi che dà una mano, pardon un piede, al centrale-assistman. Al 92′ Vorlicky parte dalla sua metà campo e impegna Jungdal al tuffetto da fuori: una storia già vista, la concretezza latita una volta di più.
Simone Fornoni