Quarto
titolo nazionale e soprattutto secondo di fila. La Primavera dell’Atalanta, allenata da Massimo Brambilla e con Roberto Piccoli superbomber stagionale (17 di cui 8 in Youth League: lo scettro è suo), s’è vista assegnare d’ufficio lo scudetto dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Un verdetto relativo a una stagione monca, interrotta definitivamente lo scorso 16 giugno anche se di fatto non si giocava dall’inverno. “Stabilita la classifica finale attraverso il coefficiente correttivo già adottato in altri campionati, il Consiglio ha assegnato lo scudetto 2020 all’Atalanta”, si legge nel comunicato. Il giusto riconoscimento a una supremazia non interrotta nemmeno dall’ultimo turno disputato, il quarto oltre il giro di boa, il 15 febbraio al “De Cecco” di Città Sant’Angelo contro il Pescara risolto dal capitano Nicolò Cambiaghi.
48 i punti totalizzati dai nerazzurrini, 3 in più del Cagliari e 9 in più dell’Inter, ma con una partita (19 in tutto) in meno rispetto ai sardi e due rispetto ai meneghini. Sempre in testa, l’ammiraglia del settore giovanile di Zingonia ha chiuso col secondo miglior reparto offensivo del campionato Primavera 1 – Trofeo Giacinto Facchetti: 48 palloni nella porta altrui, con Ebrima Colley (12) capocannoniere di squadra davanti a Roberto Piccoli (7); a quota 6 l’ala mancina Amad Traore; a 4 il fantasista-mezzala Alessandro Cortinovis e il jolly brasiliano-tedesco Rodrigo Guth; a 3 il centrale difensivo Caleb Okoli e il centrocampista Manu Gyabuaa.
La Roma ha segnato 52 reti, ma in 21 match; la difesa, invece, non ha rivali: solo 16 gol subìti. In precedenza, in bacheca, i titoli del 1993 con Cesare Prandelli e del 1998 con Giovanni Vavassori in panchina. All’attivo, in questa stagione, anche la Supercoppa Italiana vinta al Gewiss Stadium di Bergamo il 29 ottobre scorso, 2-1 sulla Fiorentina (a segno Gyabuaa e Piccoli). In Coppa Italia, invece, percorso interrotto nel quarto casalingo con la Roma il 29 gennaio (1-4, rigore di Piccoli) dopo aver battuto il Benevento (4-1, tripletta di Colley e Ghisleni) nell’ottavo sempre al Centro Sportivo Bortolotti il 18 dicembre precedente.
Per la Baby Dea è stata l’importantissima annata dell’esordio in Europa. In Youth League, girone brillantemente superato col centravanti sorisolese Piccoli protagonista assoluto. Il 2001, aggregato alla prima squadra già nel 2018-2019 con presenze contro Empoli e Udinese, nonché nel 2019-2020 col gettone concesso in casa contro il Brescia, dopo il ko iniziale a Zagabria di misura (al ritorno, Cortinovis e Gyabuaa) s’è letteralmente caricato sulle spalle i Brambilla-boys: doppietta (testa e sinistro) nel 2-2 interno con lo Shakhtar con impresa ripetuta anche a campi invertiti (destro e sinistro), acuto mancino del 2-1 nel 3-1 a Manchester sui Citizens (Ghislandi e Traore gli altri marcatori), penalty del matchball al ritorno coi medesimi e infine due anche al Lione nello sfortunato ottavo a Coverciano del 10 marzo (destro e testa, da 2-0 a 2-2 a 3-3 al 94 con ko ai rigori; provvisorio raddoppio di Nicolò Cambiaghi). 8 primizie oltre confine, nessuno come lui.