10a giornata Primavera 1 – Alzano Lombardo, stadio “Carillo Pesenti Pigna”, sabato 2 novembre (ore 15)
Atalanta – Genoa 2-3 (1-3)
ATALANTA (3-5-2): Zanchi 6; Tavanti 5,5 (33′ st Bono 6,5), Bilac 5,5, Armstrong 5,5 (12′ st Colombo 6); Bonsignori Goggi 5,5 (1′ st Idele 6), Mencaraglia 6 (1′ st Martinelli 6), Bonanomi (cap.) 7, Steffanoni 6, Simonetto 6,5; Camara 6, Baldo 5 (33′ st Capac 5,5). A disp.: Torriani, Gobbo, Ghezzi, Mensah, Arrigoni, Michieletto. All.: Giovanni Bosi 5,5.
GENOA (3-5-2): Consiglio 6; Klisys 5,5 (1′ st Arata 6,5), Ferroni 6, Meconi 7 (33′ st Grossi sv); Deseri 7 (20′ st Venturino 6), Fazio 7 (41′ st Carbone sv), Barbini 6,5, Rossi 6,5, I. Dorgu 7 (21′ st Contarini 7); Nuredini 7,5, Romano (cap.) 7. A disp.: Lysionok, Thorsteinsson, Mendolia, Ndulue, Doucoure, Odero. All.: Jacopo Sbravati 7.
Arbitro: Castellano di Nichelino 6,5 (Tomasi di Schio, Boato di Padova).
RETI: 10′ pt Deseri (G), 24′ pt Nuredini (G), 39′ pt Dorgu (G), 43′ pt Mencaraglia (A), 44′ st Bono (A).
Note: pomeriggio caldo e soleggiato, spettatori 150. Ammoniti Bonanomi, Fazio e Romano per gioco scorretto, Consiglio per comportamento non regolamentare. Tiri totali 20-15, nello specchio 4-9, parati 2-6, respinti/deviati 4-6, legni 0-1. Corner 7-7, recupero 1′ e 5′.

Alzano Lombardo – Parlare di crisi non è più un tabù. Specie se tra le mura amiche si fanno solo 2 punti sugli 11 totali in 10 giornate e il Genoa arriva per terzo a espugnare il “Carillo” a ruota della Cremonese alla prima e del Torino alla sesta. La Primavera dell’Atalanta resta ferma al palo, anche se nella realtà lo colpiscono i Grifoncini, delle sole due vittorie fuori casa a Bogliasco con la Samp il 15 e a Lignano con l’Udinese il 23 settembre. In attesa della prossima casalinga con la Roma, domenica 10 novembre alle 11 del mattino, quattro giorno dopo la trasferta europea dal baby Stoccarda, qualche riflessione s’impone. Unica nota lieta, il primo gol a livello Under 20 di Davide Bono, nel finale, dopo la parziale riapertura delle grandi illusioni di Henri Camara a fil di pausa.
Riassumendo, un inizio disastroso pagato a carissimo prezzo. Deseri usa la testa sul tracciante di Rossi dalla bandierina sinistra, Nuredini piega le mani a Zanchi a rimorchio di Meconi su allungo di Romano e Dorgu la chiude virtualmente, tre lampi nel giro di meno di mezzora a cui ogni contromossa s’è rivelata vana. Sotto sul primo corner, l’ammiraglia del vivaio di Zingonia che in Youth League spopola a punteggio pieno continua ad arrancare in campionato perché sballottata tra novità nell’organico obbligate e discontinuità nella presenza di giocatori chiave come Lorenzo Riccio.

Le prove generali di svantaggio all’8′, col cross di Romano a innescare la fronte del parente d’oro (a tutta fascia, ma è un’ala) con la difesa più o meno attenta a limitarlo. Dura davvero poco, la primissima situazione inattiva è punitiva oltre misura. Scollinato il quarto d’ora, il break di Bonanomi accompagna corsa e tiro di Baldo a un metro abbondante dalla lunetta con rimbalzo fasullo a lato del secondo palo. Il regista, un giro di lancetta più tardi, stacca senza equilibrio a centro area senza sfruttare il pennello di Simonetto. I due in prima linea reclamano invano l’angolo dopo essersi fiondati contro il muro ospite dietro input di Tavanti al ventesimo, ma la catena di destra di casa non tiene né sul raddoppio né sul borseggio di Meconi (26′) che la tenta dal fondo, chiuso dal portiere nerazzurro sul legno di competenza. A nove abbondanti dall’intervallo è peggio d’un rigore in movimento la schiacciata di Camara che manda fuori il tracciante di Simonetto dal lato corto di destra, mentre è Bonsignori Goggi ad allungare poco convintamente la zampa sul corner di Mencaraglia subito dopo. Contrappasso sublimato dall’azione del terzino sinistro prolungata dall’assist in scivolata dell’autore del bis per il rasoterra a incrociare del fratello d’arte dell’esterno mancino del Lecce. Bonanomi sbuca dal secondo angolo a favore facendo la barba al secondo palo, Bilac (42′) svetta troppo verso il cielo sul terzo.

A provare il riavvicinamento è il franco-guineano, che riprende in tap-in sinistro il pallone lavorato a due tra Bonanomi e Mencaraglia, malamente rinviato da Klisys proprio addosso a quest’ultimo per l’assist più involontario dei tempi recenti. Baldo manca il 2-3 fallendo il pallonetto di un amen a tiro di presa alta di Consiglio sul geniale lancione del suo regista a 1 e 45 dall’intervallo e, in avvio di seconda metà, sul contrasto di Ferroni ciancica l’attrezzo portogli dal compagno di reparto. Fotocopia, stavolta in gioco aereo, su cross di Idele al 6′. Le chances sbagliate cominciano ad accumularsi. C’è l’esordio in categoria del 2008 Matteo Colombo, ma a tenere tutti sul pezzo è la botta di Fazio che si stampa sul palo al quarto d’ora da fuori. Zanchi abbranca sulla linea la punizione da sinistra di Rossi per poi sbarrare lo specchio a Nuredini in asse con Romano (22′). Questi, appoggiato dal centravanti su iniziativa della new entry a sinistra Contarini, tiene caldi i guantoni del baluardo bergamasco al settantesimo, uguale un tris d’orologio più tardi quando a salvare su Nuredini in linea col suo pendolino è però Simonetto sulla riga di porta. Bono (classe 2007) accorcia ulteriormente le distanze sbucando sul la del suo numero 10 tra Contarini e Grossi a 1′ dal 90′ per metterla sotto il primo sette senza che il portiere avversario riesca a trattenere. Allo start del recupero Zanchi la prende pure a Carbone sull’insistenza di Nuredini. Niente da fare nemmeno per l’estirada da zero metri di Capac sull’ultima palla dentro di Bonanomi, vero predicatore nel deserto, dal centrodestra.