Primavera 1, 8a giornata – Alzano Lombardo, stadio “Carillo Pesenti Pigna” – domenica 20 ottobre, ore 11
Atalanta – Cesena 1-1 (0-1)
ATALANTA (3-5-2): Pardel 6,5; Ghezzi (cap.) 6,5 (1′ st Capac 6,5, 37′ st Camara sv), Bilac 6, Gobbo 6; Idele 5,5 (1′ st Armstrong 6), Mensah 6 (24′ st Finazzi 6), Bonanomi 6,5, Mencaraglia 6,5 (24′ st Tavanti 6,5), Simonetto 7; Artesani 6, Baldo 6,5. A disp.: Zanchi, Sala; Asiatico, Mungari, Arrigoni, Michieletto. All.: Giovanni Bosi 6.
CESENA (3-5-2): Veliaj 7; Gallea 5,5, Valentini (cap.) 6,5, Pitti 6; Manetti 6,5 (39′ st Domeniconi sv), Arpino 6 (24′ st Ghinelli 6,5), Zamagni 6, Castorri 7, Ronchetti 6; Coveri 7 (34′ st Tosku sv), Perini 6 (34′ st Papa Wade 5,5). A disp.: Montal, Tampieri, Valmori, Lontani, Cavaliere, Dolce, Abbondanza. All.: Nicola Campedelli 6,5.
Arbitro: Drigo di Portogruaro 6 (Di Meo e Russo di Nichelino).
RETI: 27′ pt Coveri (C), 12′ st rig. Baldo (A).
Note: mattinata coperta, spettatori 130. Ammoniti Ghezzi, Perini, Arpino, Valentini e Papa Wade per gioco scorretto, Bosi (all. A.) al 5′ st per proteste, Simonetto per simulazione. Tiri totali 13-9, nello specchio 6-4, parati 5-3, respinti/deviati 4-3. Corner 11-7, recupero 1′ e 4′.

Alzano Lombardo – Coveri incorna lo svantaggio a sorpresa, Baldo la riacciuffa di rigore. Ma la costante, alla ripresa delle ostilità, è che per la Primavera dell’Atalanta il “Carillo” è un tabù. Col Cesena, infatti, è appena il secondo punto in quattro partite, avendo pareggiato sul campo amico in precedenza solo con la Lazio. I ko con Cremonese e Torino hanno fatto il resto: successi solo esterni con Samp e Udinese (23 settembre, campa cavallo), 10 punti in 8 turni, pochino. Tra le note positive, l’esordio in categoria del capitano dell’Under 18 Riccardo Finazzi. Mercoledì c’è il Celtic a pranzo in Youth League a Caravaggio con ingresso libero, domenica prossima si va a Verona per la nona di campionato.

C’è della cronaca in attesa del patatrac di Idele, che innesca il rompighiaccio ospite disimpegnando corto per il rinculante Artesani favorendo il pressing alto di Castorri e il pallone dal fondo di Ronchetti per la punta dal cognome modaiolo, a diciannove dall’intervallo. Al settimo spunta il destro da fuori murato in angolo del recente pareggiatore del derby di serie C con l’AlbinoLeffe, in linea col recupero alto di Mensah e la rifinitura dell’avanzatissimo Bonanomi, a metà del guado delle chiusure di Ghezzi ai danni del bomber in chiaro, servito rispettivamente da Perini da destra in avvio e lungo da Castorri all’alba del decimo. Del regista di casa succitato, dalla lunga ma non troppo, la prima vera chance al quarto d’ora su inserimento e scarico di Mencaraglia, anche se Veliaj non ne abbocca al tiro mancino deviando in angolo, come farà un minutone più tardi Valentini in caduta per dire di no alla già menzionata punta di provenienza comasca, servita più dal cincischiare di Gallea che dalla sponda del partner di linea o dall’assistenza della sua iperattiva mezzala sinistra.

A metà frazione è ancora Bonanomi a provarci dopo un paio di battute di dribbling appoggiate da Simonetto, una telefonata dai venti metri scarsi tutto sommato poco impegnativa per chi deve riceverla. Lo zero a uno si consuma a sorpresa in fase di possesso, laddove si rischia per vie centrali sulla volata dello stesso apripista a un tocchettino dalla mezzora, ma Bilac esce oltre la lunetta per contrarlo in fallo di fondo e al 32′ Castorri, virato a centrodestra, è troppo lontano e privo di equilibrio per punire il passaggio a vuoto di Mensah. A nove dalla pausa, la chance di pareggiarla sprecata ancora dal play tuttosinistro che spreca il rimorchio artesaniano sul disimpegno stitico di Pitti per dire no alla catena lunga di destra nerazzurra, ma a ruota si rischia con la svettata a palombella del centravanti romagnolo direttamente da rimessa laterale di Manetti. Pardel sbraccia sopra la traversa, Veliaj di là non ha bisogno di farlo per la mira alta e larga comunque di poco di Simonetto lanciato lungo e della nuova incursione del pendolino sinistro mal sfruttando un contrasto di Baldo per l’ultima occasione della prima metà con un tracciante allargato.

La ripresa inizia a spron battuto col poker di angoli di fila, l’ultimo conquistato da Artesani con la zampata mancina suggeritagli da Capac, il nuovo ingresso a braccetto di Armstrong con sequela di Gobbo in corsia destra, e alzatagli sopra il montante dall’ultimo baluardo cesenate. Il colpo di reni nemico al 4′ precede di tre lancette la sparacchiata di Arpino dalla lunghissima e di sette l’incrocio entro il lato corto di sinistra fra Baldo e Gallea da rimessa da sinistra. Bravo l’attaccante a cacciare la sfera arrivandoci prima, nonché a spiazzare di destro il portiere avversario dal dischetto. Comincia una partita nella partita, la terza, dopo aver dominato la seconda per il sospirato 1-1. Non servirà al bottino pieno. Occhio, piuttosto, a Perini, che al quarto d’ora strozza il sinistro, raggiunto dalla sventagliata di Arpino. Simonetto, di suo, ci prova davanti alla lunetta su apertura di Mensah (22′) trovando il tuffetto dell’ostacolo tra i pali. Una manita cronometrica e tocca a Gobbo fare muro nel gioco delle torri con Perini innescato dalla new entry Ghinelli crossando da destra di esterno. La moviola reclama la sua parte a quindici dal novantesimo con la fotocopia o quasi della beffa col protagonista bianconero in fuorigioco. Simonetto e la coppia Capac-Bonanomi fanno alzare un paio di muraglie alla retroguardia altrui, ma la seconda è di Veliaj, prima dei brividi provocati da lontano da Zamagni a Pardel su scarico del nuovo entrato Wade (38′) e dell’appoggio in stacco di Gallea su tiro dalla bandierina (40′). Simonetto, invece, cicca su allungo di Tavanti (s’è tornati da poco a tre dietro; 44′) prendendosi il giallo per simulazione dopo essere incespicato da solo. Camara, entrato per Capac che si rompe, manca l’ultimo controllo nel recupero sull’ultimissima occasione portagli dai compagni di reparto e buonanotte.