Atalanta – Frosinone 1-2 (0-0)ATALANTA (3-4-1-2):
Bertini 6,5; Del Lungo 6 (1′ st Muhameti 5), Tornaghi 5,5, Regonesi 5; Palestra 6, Colombo 6 (29′ st Vavassori 5,5), Riccio 6 (36′ st Roaldsøy sv), Ghezzi 6,5; Vorlický 5,5; De Nipoti 6, Falleni 6 (25′ st Stabile 5,5). A disp.: Maglieri, Pardel, Bernasconi, Saleh, Hecko, Fisic, Perez, Tavanti, Bevilacqua, Mendicino, Cellerino. All.: Marco Fioretto 5,5.
FROSINONE (4-3-3): Di Chiara 6; Rosati 7 (17′ st Ferrieri 6), Pahic 6,5, Maestrelli 6, Bracaglia (cap.) 6; Milazzo 6,5, Mulattieri 7,5 (31′ st Pera 6,5), Cangianiello 6,5; Afi Ayoub 7 (38′ st Pozzi sv), Selvini 6,5, Condello 6,5 (38′ st Voncina 6). A disp.: Stellato, Jirillo, Stefanelli, Zettera, Gomes, Macej, Stazi, Maura. All.: Giorgio Gorgone 6,5.
Arbitro: Bordin di Bassano del Grappa 6,5 (Barberis di Collegno, El Filali di Alessandria).
RETI: 9′ st De Nipoti (A), 25′ Mulattieri (F), 28′ st Pahic (F).
Note: primo pomeriggio coperto, spettatori 150. Ammoniti Pahic, Del Lungo, Riccio e Stabile per gioco scorretto. Tiri totali 7-17, nello specchio 2-8, parati 1-6, respinti/deviati 3-5. Corner 4-10, recupero 1′ e 5′.
Zingonia – Da lontano o da vicino, la Primavera dell’Atalanta proprio non ce la fa a vedere al di là dei problemi interni di equilibrio e rotazione fra reparti. Tanto da non aver sfruttato la zampata di De Nipoti per provare a tirarsi fuori dal brutto impiccio della zona playout. Il flipper tra Bracaglia e Maestrelli innescato dalla puntata dal fondo di Ghezzi trova il friulano libero per il settimo sigillo sotto la traversa, ma la staffilata di Mulattieri e il colpo di schiena di Pahic, giratosi per vincerla dopo la respintina di Regonesi sulla sua svettata, sono l’uno-due della vittoria per il Frosinone nella rivincita dell’ottavo di Coppa Italia Col quarto del trofeo della coccarda messo in coda al programma, l’8 febbraio alle 14 al “Torrini” di Sesto Fiorentino coi viola detentori proprio a spese dei bergamaschi, il mese di un campionato tornato in auge col ko in casa del Cagliari si chiude domenica 22 all’una a Bologna e nell’ultimo festivo di gennaio ricevendo il Lecce nella matinée zingoniana (ore 11).
Il botta e risposta iniziale fuori-dentro l’area Bracaglia-Vorlicky trova la carambola tra il portiere ospite e De Nipoti a metà del guado provocando il primo corner. A fare lo stesso col secondo ci pensa Riccio, di seconda, da fuori, approfittando del disimpegno molliccio dei gialloazzurri sulla puntata di Falleni. Quando il cronometro è a settebello la Baby Dea ha già concluso quattro volte, sempre in modo inefficace. I ciociari manovrano che è un piacere, come del resto a metà settimana. La sofferenza è un lungometraggio di sequenza in sequenza. Oltre il quarto d’ora Ghezzi chiude opportunamente in fallo di fondo Afi Ayoub, raggiunto davanti al secondo palo dal lato opposto, ma è al secondo scollinamento del ventesimo che Bertini deve scomodarsi a proteggere con un balzo l’incrocio di competenza la trivela di Selvini in asse col recuperatore alto Mulattieri. Poco più di una loffietta, invece, l’allungo di Condello, mentre nei pressi del 27′ il terminale ospite chiama l’estremo baluardo di casa al riflesso salvifico pur ciabattando sottoporta l’apertura al contagiri di Rosati dall’out.
La sveglia arriva nel modo sbagliato, perché la seconda punta atalantina spinge proprio il terzino destro avversario per propiziare il vano destro a incrociare di Del Lungo. Il razzente compagno di reparto di un De Nipoti un po’ troppo defilato dalla parte opposta al suo mancino è bravo a tendere la trappola a Bracaglia per la punizione del regista classe 2006 contro la barriera. Break infrequenti come il contropiede gestito da Colombo alle soglie dell’intervallo per la sovrapposizione a destra del fantasista moravo, lesto a cercare l’onnipresente Falleni che però la tocca per ipotesi a gamba alzata, disturbato dalla diagonale del solito esterno basso. Nella ripresa l’inconcludenza nerazzurra concede se non altro soltanto un sinistro pretenzioso a Milazzo (6′) prima del guizzo a due dell’insperato vantaggio, foderato da Bertini che con l’aiuto del palo esterno toglie la ragnatela dall’angolino alla sua sinistra levando dalla porta il pareggio praticamente già fatto di Condello, prontissimo a sbucare per il radente sul contrasto da doppio ruzzolone tra Milazzo e la new entry Muhameti (12′). Inizia la fase della gestione, che resta in canna. Tornaghi fa muro su Selvini (22′), pescato dal suo capitano, prima del pokerissimo di angoli di fila sul penultimo dei quali la respinta di testa del perno locale è preda ai 25 metri del mediano di Gorgone che scaraventa la sfera all’angolo alto. Imprendibile quanto il rimpallo del centrale difensivo sugli sviluppi del tiro dalla bandierina numero nove di Ayoub dalla destra. Entrano Stabile e Vavassori, ma è ancora la matricola terribile a provarci col sinistro senza angolazione del centravanti (33′). Al 39′ Voncina sbuca strozzando sul decimo angolo (di Pozzi) mancato stavolta in gioco aereo dal match winner. Assalto vano e asfittico: si rimane a quota 14, ottavo scivolone. Urgono rimedi.