Napoli – Atalanta 3-4 (2-0)NAPOLI (3-5-2):
Idasiak 6; Casella 6, Manzi 6,5, Senese 5 (27′ st Perini 5,5); Mezzoni 6,5, Lovisa 6,5 (41′ st Saporetti sv), D’Alessandro 6 (16′ st Zanoli 5,5), Mamas 6, Zedadka 6; Gaetano (cap.) 8,5, Palmieri 6 (15′ st Sgarbi 5,5). A disp.: D’Andrea, Piai, Calvano, A. Esposito, Marino, Illuminato, Guadagni. All.: Roberto Baronio 6.
ATALANTA (4-2-3-1): Ndiaye 5; Zortea 5, Okoli 6,5, Guth 5, Brogni 5,5 (1′ st Traore 7); Colpani 7, Del Prato (cap.) 6,5; Peli 6,5 (45′ st Da Riva sv), Kulusevski 7, Cambiaghi 6 (38′ st Gyabuaa sv); Babbi 5,5 (18′ st Piccoli 7). A disp.: Carnesecchi, Corna, Bencivenga, Girgi, Kraja, Pina Gomes, Nivokazi. All.: Massimo Brambilla 6,5.
Arbitro: Cipriani di Empoli 6 (Garzelli di Livorno, Colasanti di Grosseto).
RETI: 2′ pt, 20′ pt e 6′ st Gaetano (N), 10′ st Okoli (A), 23′ st Del Prato (A), 24′ st Piccoli (A), 30′ st Traore (A).
Note: ammoniti Kulusevski, Guth e Senese (reciproche scorrettezze), D’Alessandro e Gaetano (proteste). Allontanato Baronio al 31′ st per proteste. Corner 5-8, recupero 2′ e 4′.
Frattamaggiore (Napoli) – Come prendere una sbandata nella tana del Napoli, sbattendo addosso alla verve di Gianluca Gaetano, capitano e leader azzurro che affonda la lama nel burro di una squadra distratta per quasi un’ora, e vincere lo stesso in rimonta da 0-3. L’Atalanta capolista (quota 28) nel campionato Primavera élite s’inventa una sceneggiatura thrilling per confermare la propria forza d’urto anche nell’anticipo dell’undicesima giornata, cogliendo il quarto successo di fila.
Allo “Ianniello” comincia subito male, col movimento di Zortea a difesa del primo palo a distrarre Ndiaye sulla traiettoria dalla bandierina sinistra del numero 10, ovvero colui che materialmente s’è procurato la situazione inattiva. All’ottavo l’apripista sfiora il bis cogliendo la traversa piena sul suggerimento di Mezzoni, poi Lovisa raggiunto dal filtrante del grande protagonista di casa impegna il portiere senegalese nell’alzata di braccio in fallo di fondo. All’11’ Cambiaghi, col suo tecnico Brambilla risedutosi in panchina dopo aver accusato un malessere (pressione bassa, controlli e poi gara seguita a bordocampo nella ripresa), punta Senese trovando solo l’esterno della rete, due giri di lancetta e Colpani chiude col piede sbagliato (il destro) il triangolo con Kulusevski allargando dal limite. I nerazzurri in kit bianco attuano un forcing a mirino appannato: al 16′ l’accentrato Peli lancia Babbi che non incrocia il tiro. Il castigo piove gelido sotto il sole al ventesimo, quando l’estremo senegalese s’impapera sul bis del ras locale dall’out destro, una sorta di cross arcuato che si aiuta col legno alto prima di varcare la riga nonostante il tardivo ritorno del ragazzo coi guanti che manca la presa. In capo a due corsette di cronometro Cambiaghi taglia l’area sul la del nazionale svedese sganciando la botta dritta, al 29′ ancora il fuoriquota di San Zeno Naviglio ci prova da fuori senza inquadrare lo specchio.
Fra 33′ e 34′ i bergamaschi potrebbero riaprirla, ma prima Idasiak toglie dall’angolino il radente di Colpani e la difesa libera nuovamente oltre la linea la puntata di Cambiaghi, con Kulu a ispirare convergendo da destra in ambo le chances. Nel recupero del primo tempo Okoli non riesce nella deviazione sotto porta sul mancato colpo dello scorpione di Babbi da angolo, ennesima spia di un pomeriggio storto che a raddrizzarsi ce ne metterà un po’. Nella ripresa Gianpaolo Bellini, il vice superstite della panchina, vira al 3-4-3 con Del Prato e Peli a scalare e Zortea a sinistra aggiungendo Traore alto a destra, ma la sbilanciatissima Baby Dea si becca sullo stomaco anche il malloppone del tris: il lancio di Mezzoni è arpionato dal lider maximo di casa che gabba il terzetto prima di scaricare basso alla destra di Ndiaye. Colpani ci ritenta da fuori e al decimo accarezza con un calcio franco dalla sinistra la schiacchiata di testa di Okoli che riapre la speranziella. L’incredibile pari si consuma in meno di sessanta secondi: Del Prato insacca in svettata sfruttando la torre di Piccoli (l’ultimo a toccare è Casella sul contrasto) sulla parabola dalla bandierina mancina di Colpani, il bomber di Sorisole intercetta la palla in uscita di Senese sulla rimessa e trafigge Idasiak dopo la mini fuga per vie centrali. Alla mezzora Kulusevski pesca il taglio di Traore a centro area: davanti all’area piccola, per l’ivoriano classe 2002, è uno scherzetto. A tre dal novantesimo Manzi sale in cielo sul quarto corner a favore cogliendo la faccia superiore della barra trasversale, ma Ndiaye stavolta c’era. Come alle soglie del triplice fischio, quando salva su Gaetano ma rischia di regalarla a Sgarbi.
Effe